martedì 13 maggio 2014

"Aforismi, ma, soprattutto, riflessioni politiche flash" by Luca Bagatin (parte quinta) (tratti da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

Ad Anita, a Giuseppe, ai Garibaldi di ieri ed agli eroi di sempre che, dopo aver lottato, oggi, si rivoltano nelle tombe. In attesa della riscossa e della remissione dei peccati altrui.

A volte, l'amore, è meglio che rimanga inespresso. Ma non per questo è assente.
La gran parte dei politicanti afferma di opporsi al "pensiero unico", ovvero è favorevole al pensiero duplice. Nel senso che essi affermano di possedere dei principi, ma, se non vi stanno bene, ne hanno anche degli altri.

Il Pregiudicato Nazionale, finalmente, anziché seguitare a romperci le balle in televisione, inizia finalmente - arrivato alla soglia degli 80 anni - a rendersi utile alla collettività.
Meglio tardi che mai.

Per qualche giorno, con l'adunata degli Alpini, Pordenone è stata la città più militarizzata d'Italia.
Per un obiettore di coscienza militante come me (servizio civile 1999 presso il WWF) è stato pertanto normale disertare la città.
Con una riflessione.
Perché non organizzare - a Pordenone (ribattezzabile Porno Eden), ma un po' in tutta Italia - un'adunata di Pornodive ed Artiste dell'Eros, con scopi sociali quali il diritto alla sessualità dei disabili, dei detenuti, la riqualificazione dell'ambiente, per un'urbanistica eco-eros-sostenibile (con tanto di promozione di parchi verdi dell'amore in luogo di nuovi eco-mostri), l'assistenza legale e sanitaria delle prostitute e tante altre battaglie civili ?

E pensare che a Milazzo, molti eroi garibaldini persero la vita per l'Italia, mentre da decenni, al governo della stessa, ci son tante teste di ca....

Il potere comandava e comanderà sempre. Ciò è cosa nota e, forse, inevitabile, specie in assenza di massa critica. Se ne accorse Garibaldi allorquando abbandonò il Parlamento, nel quale era stato eletto, dichiarando in quel momento: "Quando i posteri esamineranno gli atti del governo e del Parlamento durante il Risorgimento, vi troveranno cose da cloaca".
Garibaldi non avallò quel sistema. Morì agricoltore ma coerente. Da Eroe quale era sempre stato.
Oggi, che pur si è perso il senso dell'eroismo, della cavalleria e dell'onore (non a caso si preferisce il sistema delle querele in sede giudiziaria - magari per guadagnarci qualche cosa in termini monetari - piuttosto che i duelli d'onore, retaggio della nobile cavalleria) riteniamo più importante un atto di coraggio militante, piuttosto che il sostegno - acritico - agli imbroglioni ed ai fubetti-riccetti del quartierino, eredi non della nobile Polis greca, bensì dei mass-media.
E ciò, pertanto, ci costringe - come ai tempi costringeva Garibaldi - a scegliere l'(anti)politica e, in questo senso, il NON VOTO.

Il Pregiudicato Nazionale sostiene che ScaRola si trovi in carcere in quanto "ha aiutato un amico". In effetti tutto rientrebbe nella tipica logica da associazione a delinquere...


La realtà supera sempre di gran lunga la fantasia, dalla quale, in ogni caso, non si discosta mai del tutto.

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