lunedì 21 novembre 2016

Articolo-intervista di Luca Bagatin alla modella d'arte Lidia Laudani

Gli sguardi, gli sguardi delle donne. Gli sguardi delle donne sono a volte più intriganti dei corpi. I corpi, con il tempo, sono destinati a svanire. Gli sguardi, invece, rimangono immutati.
Curiosi, intriganti, sorridenti, smaliziati...
Non ho mai creduto che la bellezza possa in qualche modo salvare il mondo. Il mondo è già condannato dagli uomini che non sanno attingere alla bellezza della natura. Alla natura in tutte le sue forme, non edulcorata dalle strutture e sovrastrutture umane e razionali.
Ho sempre saputo, ad ogni modo, che lo sguardo di una bella donna può aprire il cuore di un Eroe dello Spirito.
Ancora una volta nella mia vita devo ringraziare lo sguardo di una bella donna. Uno sguardo che uno scrittore come me può solo tentare di raccontare mettendolo su carta o, meglio, oggi si direbbe, tentando di trasmetterlo ad uno schermo di pixel, pigiando su di una tastiera delle lettere che vanno a comporre e ricomporre storie, racconti, vite.
La storia, la vita, lo sguardo è quello di Lidia Laudani, ventinovenne catanese di nascita ma milanese d'adozione. Attrice, conduttrice, fotomodella e modella d'arte.
Mi ha colpito molto il fatto che mi abbia ricercato sul web, pressoché per caso, dopo aver letto casualmente un'intervista che realizzai alla mia musa Maria José, qualche tempo fa, ed ora mi fa molto piacere dare voce al suo sguardo ed alla sua anima.

Luca Bagatin: Ho scoperto che, prima di essere una modella, sei una giovane mamma. Mi piacerebbe ci raccontassi la tua storia e quella della piccola Aurora.
Lidia Laudani: Aurora ora ha 9 anni. Avevo 20 anni quando è nata ed io le dico sempre che se Dio me l’ha mandata tanto presto è perché probabilmente avevo bisogno di lei il prima possibile ed è vero è lei che sta insegnando tanto a me. Quanto sia meravigliosa la vita, quanto è bello meravigliarsi ogni giorno di cose a cui magari prima non davo importanza. E’ una bambina estremamente, sensibile, buona, gentile e premurosa verso chi è più in difficoltà. Le si spezza il cuore quando vede qualcuno che soffre. Con la sua dolcezza ha smussato alcuni angoli di me, mi ha fatto capire che non bisogna stare sempre con un’armatura addosso. Mi ha aiutato a liberarmi da tutti quei macigni che impediscono di “volare”. Grazie a lei ora volo, affrontando la vita col sorriso e la vita mi risponde sorridendo. Siamo molto legate ed ogni giorno ci diciamo quanto siamo importanti l’una per l’altra.

Luca Bagatin: Dalla Sicilia ti sei trasferita a Milano. E' stata solo una scelta professionale o dettata anche da altri motivi ?
Lidia Laudani: Beh la scelta professionale è stata presa dai miei genitori quando io ero molto piccola. Sono praticamente stata adottata da Milano, che non posso far altro che ringraziare perché mi ha dato molto sia a livello personale che professionale. Le mie origini ed il mio cuore rimangono comunque legate alla mia terra.

Luca Bagatin: Che cosa significa per te “arte” ? In un'epoca mercificata come la nostra c'è ancora spazio per la vera arte, a tuo parere ?
Lidia Laudani: L’arte è ovunque ci sia emozione. Tutto ciò che ci trasmette qualcosa e ci suscita un’emozione è arte. Arte è poesia, musica e spettacolo. Posso affermare con certezza che c’è ancora spazio per la vera arte, perché ho avuto la fortuna di conoscere artisti veri in diversi ambiti.

Luca Bagatin: Arte ed erotismo, a tuo parere, sono concetti destinati ad unirsi e allearsi oppure no ?
Lidia Laudani: Partirei con il dire che a me piace più parlare di sensualità che di erotismo. L'erotismo è esplicito, la sensualità è sottile, meno evidente, fatta di gioco e finezza. Arte e sensualità possono assolutamente legarsi, arte ed erotismo secondo me no. Amo l’elegante sensualità, che deve essere ben lontana dalla volgarità. Mi permetto di citare Coco Chanel perché sono perfettamente d’accordo con questa frase “Amo il lusso. Esso non giace nella ricchezza e nel fasto, ma nell'assenza della volgarità. La volgarità è la più brutta parola della nostra lingua. Rimango in gioco per combatterla”.

Luca Bagatin: Sei una modella, per così dire, “curvy”, nel senso che porti con orgoglio una taglia 44. E forse, a parer mio, è anche questo a renderti particolarmente intrigante e decisamente anti-convenzionale rispetto alla masse delle tante modelle supermagre. Pensi sia proprio questo il tuo punto di forza nel lavoro che svolgi ?
Lidia Laudani: Credo che la bellezza si manifesti attraverso gesti, modi, sguardi, sorrisi e parole. Tutto ciò che è la personalità. La bellezza è una miscela di molti elementi, mentre il corpo è solo l’involucro. Ovviamente la bellezza esteriore e la fisicità in questo lavoro sono importanti ed io sono orgogliosa delle mie forme !

Luca Bagatin: In generale quale pensi possa essere il tuo punto di forza ?
Lidia Laudani: Il mio punto di forza nel lavoro e nella vita in generale è sicuramente il mio carattere, la mia personalità e quello che esprimo a chi mi sta intorno. Mi ritengo una portatrice sana di positività. Amo la vita e affronto ogni situazione col sorriso.

Luca Bagatin: Quale pensi possa essere il punto di forza delle donne in generale e delle donne della tua generazione in particolare ?
Lidia Laudani: Il punto di forza di ogni donna dovrebbe essere piacersi, accettarsi ed amarsi. Oggi si tende a seguire la moda in maniera eccessiva diventando tutte troppo simili tra loro perdendo di unicità sia nel modo di pensare che fisicamente.

Luca Bagatin: Nel mio articolo introduttivo ho parlato di sguardi delle donne. E proprio con il tuo sguardo vorrei concludere. Che cosa racconta, dunque, il tuo sguardo un po' orientale?
Lidia Laudani: Mi piacerebbe che a quest'ultima rispondessi tu Luca. Cosa ti ha trasmesso il mio sguardo ?

Luca Bagatin: Ti dirò che il tuo sguardo mi ha ricordato il mito della Donna Selvaggia di cui parla Clarissa Pinkola Estés nel suo saggio “Donne che corrono coi lupi” e di cui ho trattato anche nel mio saggio “Ritratti di donna”. Saggio che ho dedicato in particolare ad una mia musa, che ho definito non a caso “Donna selvaggia doc”.
Il tuo è lo sguardo di una donna libera dai condizionamenti esterni. Forte e per nulla malizioso.
Direi che è lo sguardo fiero delle donne di Sicilia che, senza rigettare la tradizione e senza scadere nella mercificazione consumistica e borghese, vogliono liberarsi dall'ancestrale cultura patriarcale che per troppo tempo le ha oppresse.
Penso che tu e la tua piccola Aurora meritiate di volare sempre alto, senza mai perdervi nei labirinti di questa società troppo spesso barbarica e volgare.

Luca Bagatin

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