martedì 22 novembre 2016

Riflessioni antimaterialiste di Luca Bagatin sulla passione, sull'economia del dono e della decrescita. Per una (possibile) Civiltà dell'Amore

Se tutta l'umanità annientasse e trascendesse il suo ego, l'economia del dono tipica delle società matriarcali e spiegata dall'antropologo Marcel Mauss sarebbe una realtà. E così l'economia della decrescita tanto cara a Serge Latouche.
I materialisti, capitalisti, liberali e marxisti, non sono in grado di comprendere questo.
Personalmente riconosco la superiorità morale del povero sul ricco e ritengo che il ricco debba per forza essere al servizio del povero, sino al punto in cui povertà e ricchezza non esisteranno più e vi sarà - al loro posto - una comunità di eguali e dunque di liberi. Ma ciò sarà possibile solo rigettando le empie ideologie umane, comprendenti anche le religioni monoteiste istituzionalizzate.
Dall'ideologia nasce solo violenza e divisione.
I comunisti post-marxisti e tutta la sinistra in genere, purtroppo, disprezzano la povertà ed infatti, una volta giunti al potere, finiscono per diventare capitalisti e si alleano o diventano esattamente come i liberali. Ce lo insegnò Pier Paolo Pasolini nel suo discorso ai giovani sull'edonismo sessantottino. Lo abbiamo visto in tutto l'Occidente.
La povertà non va combattuta in sé, ma compresa, appresa, vissuta. Personalmente ho imparato tutto dalla povertà.
I ricchi, i borghesi, i polticanti ideologizzati, invece, si fanno grandi attraverso lo sfruttamento dei poveri per accrescere la loro bramosia materiale. Costoro ricercano potere, ricchezza, agi, desideri illimitati. E' per questo che, una sana filosofia della decrescita, rispettosa dell'umanità e della comunità, non può che osteggiare tutto ciò.

Ho da sempre idee di sinistra e valori di destra. Oppure, viceversa, idee di destra e valori di sinistra.
Credo nella giustizia sociale e nella democrazia intesa come "governo di popolo e per il popolo" tanto quanto nell'eroismo, nelle identità e nei doveri verso patria e umanità.
Sono della scuola, in sostanza, di Alain De Benoist, Giuseppe Mazzini, Anita e Giuseppe Garibaldi, Evita e Juan Domingo Peron, Hugo Chavez, Eduard Limonov, Simon Bolivar e molti altri pensatori, condottieri, patrioti.

La passione brucia tutto ciò che trova.
Se sei una persona appassionata rischi di bruciare e di bruciarti.
Per questo devi indirizzare le tue energie in grandi imprese. Senza fermarti mai. E soprattutto senza curarti del successo o dell'insuccesso.

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