giovedì 8 giugno 2017

"Rispetto e amore per le differenze; lotta alla globalizzazione selvaggia; libertà dalla schiavitù del lavoro e del salario; autogestione ed autodeterminazione. Ovvero Amore e Libertà" Riflessioni di Luca Bagatin

Più che una cosiddetta (o sedicente) Società Aperta che si traduce nell'imposizione del modello americanocentrico al resto del mondo, preferisco una Civiltà dell'Amore, nella quale le singole identità e comunità si rispettino, con le rispettive peculiarità e differenze.

Continuo a pensare che, se in Francia si alleassero Front National e France Insoumise, lasciando alle spalle feticismi ideologici del passato e unendosi su un programma sovranista e anti-globalizzazione, potrebbero dare filo da torcere allo Squalo della finanza oggi al governo.

Il socialista autogestionario è molto più liberale del liberale economicistico.
Egli ambisce alla liberazione dalla schiavitù del lavoro e del salario, mentre il liberale è un propugnatore/sostenitore di tale schiavitù.

Non sono diventato antiamerikano per ideologia politica marxista o di sinistra o cose simili. Perché non lo sono.
Sono diventato antiamerikano perché sono democratico e credo nelle differenze e nell'autodeterminazione dei popoli.

Il lavoro è via via sempre più fonte di stress. Mentre la disoccupazione è sempre più endemica. Occorre pensare un nuovo sistema, comunitario, che ci liberi dalla schiavitù del lavoro e del salario.

Amare è tendere la mano o il cuore a qualcuno, non certo prendere e pretendere.
Sarà per questo che ritengo troppo complicati (ed evitabili) i rapporti sentimentali nel mondo della materia. 

(Luca Bagatin)

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