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sabato 17 giugno 2017

"Sui Doveri prima dei diritti; sul rispetto e amore per la Natura; sul multipolarismo ed il rispetto delle differenze". Riflessioni di Luca Bagatin

Nessuno ha amore più grande di colui il quale sa rispettare la libertà dell'altro.
(Simone Weil)

È criminale tutto ciò che ha come effetto di sradicare un essere umano o d’impedirgli di mettere radici.
(Simone Weil)

Il liberalismo è responsabile di crimini storici tanto quanto il fascismo (Auschwitz) e il comunismo (i gulag); è responsabile della schiavitù e della distruzione dei nativi americani negli USA, per Hiroshima e Nagasaki, per le aggressioni in Serbia, Iraq e Afganistan, per la devastazione e lo sfruttamento di milioni di persone sul pianeta, e per le menzogne ignobili e ciniche che imbellettano queste verità storiche.
(Aleksandr Dugin, da La Quarta Teoria Politica, Edizioni Nova Europa)
 
Tutti a chiedere diritti, ma nessuno che considera i doveri (verso il prossimo, la comunità, l'umanità...), come ci insegnò Giuseppe Mazzini.
L'edonismo modernista ci seppellirà.



Non si tratta nemmeno di essere antiamerikani, ma di prendere coscienza del fatto che, l'unipolarismo a guida Statunitense, è l'antitesi della democrazia e della libertà dei popoli.



Sono un critico dell'universalismo liberale, preferendogli il pluriversalismo comunitario.



L'uomo, nel suo essere limitato, pensa di poter domare la Natura, ma essa, presto o tardi, trionfa sempre.



Anzichè favorire politiche di "accoglienza" (leggi: deportazione), bisognerebbe sradicare le cause che obbligano le persone a fuggire dalla propria terra d'origine.



Non riesco proprio ad essere antropocentrico.
Per me al primo posto viene la Natura e poi tutto il resto.
Quanto alla tecnologia, penso sia uno dei fenomeni di decadenza del Kali Yuga.
Passerà tutto quanto. L'essere umano deve prendere consapevolezza di non essere, per la fortuna del Pianeta, unico, ma uno dei tanti esseri che lo abitano.

Il Comandante e Presidente Eterno Hugo Chavez ha ricevuto il testimone da Simon Bolivar, la sua spada.
La sua missione non è finita: continua nella Rivoluzione dell'Amore.

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