giovedì 4 luglio 2019

Libia nel caos. Saif Gheddafi una possibile alternativa laica e democratica ? Articolo di Luca Bagatin tratto da "Alganews"

La Libia è sempre più il caos.
Non ultimo l'attacco aereo al centro migranti - con 60 morti e 130 feriti – effettuato dalle forze del generale Khalifa Haftar sostenuto da Francia e Emirati Arabi.
Un vero e proprio crimine di guerra al quale l'Unione Europea – di cui la Francia è parte integrante – assiste silente.
L'ennesimo crimine in Libia perpetrato dopo la barbara uccisione del Rais Mu'Ammar Gheddafi, leader della Jamahiriya, ovvero la Repubblica Popolare e Socialista di Libia, ad opera dei ribelli fiancheggiati dalla NATO.
Da allora, la Libia è nel caos e a poco è servita la carta diplomatica giocata recentemente dal governo Serraj, sotto l'egida ONU, per tentare di porre fine alla guerra con Haftar.
In tutto ciò, a raccogliere le simpatie di gran parte del popolo libico, il secondogenito del Rais Gheddafi, Saif al Islam Gheddafi, il quale – nel 2016 - ha fondato il “Fronte popolare per la liberazione della Libia”, di ispirazione socialista araba, con il quale ha più volte dichiarato di volersi presentare alle elezioni presidenziali, semmai ci saranno.
Scopo di Saif, quello di “liberare il territorio dal controllo delle organizzazioni terroristiche e dagli stranieri” e si propone di lavorare per costruire uno stato nazionale sovrano, laico e indipendente.
In un comunicato del marzo 2018, anche il Presidente della FederPetroli Italia, Michele Marsiglia, aveva peraltro espresso stima nei confronti di Saif Gheddafi, scrivendo “Solo Saif Gheddafi ha il potere di rilanciare il settore dell’Oil & Gas in Libia. Per diversi anni sino ad oggi, l’industria petrolifera libica è rimasta bloccata. Questa situazione ha causato ingenti danni e perdite per le aziende sull’intera scala internazionale. Questa continua crisi Libica sta creando l’impossibilità effettiva per le aziende del nostro settore di operare, risultando un danno ed una perdita riguardo milioni di barili di petrolio tra le numerose aziende libiche e per il settore petrolifero internazionale. E’ con vero piacere che recepiamo la candidatura di Saif Gheddafi per le Elezioni presidenziali in Libia del 2018 e siamo fiduciosi che il futuro dell’Oil and Gas nel territorio potrà avere una nuova stabilità in tutta la nostra industria”.
Al momento, purtuttavia, di elezioni democratiche nemmeno l'ombra e per il popolo libico il dramma è più che evidente.

Luca Bagatin

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