sabato 8 agosto 2020

"Riflessioni brevi sulla giustizia sociale e sulla critica alla modernità" By Luca Bagatin

"Monte Lenin", dipinto di Nikolaj Roerich, 5 ottobre 1925
II termine "liberista" è improprio.
Prima di tutto esiste solo nel gergo italiano. È un termine generico, circostanziato e poco preciso. Che vorrebbe assolvere il liberalismo dalle sue responsabilità storiche, sociali e politiche.
Più centrato e appropriato, invece, il termine liberal capitalista. Che unisce e evidenzia le responsabilità e i caratteri propri del liberalismo (dominio della borghesia sulle altre classi sociali) e del capitalismo (dominio del danaro sui popoli).

Nell'occidente opulento e moderno (per quanto vi lamentiate di "non essere ricchi", ma comunque di "amare il progresso") il nazionalbolscevismo non è compreso.
Lo si scambia, a torto, per una forma di fascismo. Quando invece fu il primo antifascismo (dal 1920).
Oppure lo si scambia per una forma di comunismo, il che è vero solo in parte, in quanto il nazionalbolscevismo è anti-materialista e anti-moderno.
Esso è una forma di socialismo arcaico, originario, selvaggio come le popolazioni che lo hanno ispirato: dall'Eurasia all'America Latina. 

Giustizia è vivere con lo stretto necessario. Con dignità, senso di fratellanza e amicizia. In armonia con la Natura e tutti gli esseri.
Il resto – l'opulenza, l'accumulo, l'arricchimento, la prevaricazione - è decadenza e disonore.

Luca Bagatin

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