mercoledì 2 dicembre 2020

Superare il liberal-capitalismo, la religione e l'antropocentrismo. Per un Socialismo conservatore, laico, ecologista. Riflessioni brevi

Sino a che la sinistra europea non comprenderà che il peggior fascismo moderno è il liberalismo, il cui retaggio dovrà imparare a scrollarsi di dosso, continuerà ad essere la migliore servitrice del capitalismo. 

Il liberalismo è la prostituta del capitalismo.

Ho iniziato ad allontanarmi dal cattolicesimo quando avevo 10 anni. Proprio perché ho frequentato spesso le lezioni di catechismo e ho capito che ciò che veniva detto erano invenzioni. Negli anni ho avuto modo di comprendere, anche, che erano cose totalmente estranee alla nostra cultura e appartenevano a una cultura a noi distante, sia per forma mentis, che geograficamente. La spiritualità è un'altra cosa.

Mi auguro che un giorno ci si renderà conto che l'unico animale guasto e fuori posto è l'essere umano. Che, con quella che (impropriamente) viene chiamata "intelligenza", cerca di piegare la Natura al suo volere. E' uno sciocco, che solo le calamità naturali possono contribuire, in parte, a rinsavire. La Natura è selvaggia e non ha alcun sentimento di bontà e cattiveria. E' al di là del bene e del male e per questo è naturale. L'essere umano, invece, è naturalmente guasto. E causa del suo e dell'altrui danno (anche alle specie animali). 

Nell'occidente opulento e moderno (per quanto vi lamentiate di "non essere ricchi", ma comunque di "amare il progresso") il nazionalbolscevismo non è compreso.
Lo si scambia, a torto, per una forma di fascismo. Quando invece fu il primo antifascismo (dal 1920).
Oppure lo si scambia per una forma di comunismo, il che è vero solo in parte, in quanto il nazionalbolscevismo è anti-materialista e anti-moderno.
Esso è una forma di socialismo arcaico, originario, selvaggio come le popolazioni che lo hanno ispirato: dall'Eurasia all'America Latina 

(Luca Bagatin) 


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