tag:blogger.com,1999:blog-56642026021002026402024-03-18T04:03:58.080+01:00Amore e LibertàPensatoio cultural-politico antipartitocratico e per la Civiltà dell'Amore fondato da Luca Bagatin il 30 maggio 2013Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.comBlogger1736125tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-92160261956471507862024-03-15T17:33:00.004+01:002024-03-15T17:38:09.748+01:00La Sapienza e la Storia contro un mondo moderno consumista e vuoto. Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf-ow5BvR1DcOKGoSsakRqMQbRb7aV7pveTeMYej-IZgmnckYtLxiTt900-aLT7RTxV0wpxpL9hm5JTYI2G-aZx6xF7S3S_cAAvExulXa2BifPwNvxG8g8lu8DKD9EIcD6Uy2g03uC3ddorXohmQDMxx0x4pJcyy50GJ-s9VsxqeT91zYkb1GQqd0-UFs/s1000/sapienza%20storia%20giancarlo%20elia%20valori.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="760" height="385" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf-ow5BvR1DcOKGoSsakRqMQbRb7aV7pveTeMYej-IZgmnckYtLxiTt900-aLT7RTxV0wpxpL9hm5JTYI2G-aZx6xF7S3S_cAAvExulXa2BifPwNvxG8g8lu8DKD9EIcD6Uy2g03uC3ddorXohmQDMxx0x4pJcyy50GJ-s9VsxqeT91zYkb1GQqd0-UFs/w292-h385/sapienza%20storia%20giancarlo%20elia%20valori.jpg" width="292" /></a><br />
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Siamo passati da una
società in cui il ruolo sociale era definito in base alla sua
capacità produttiva, ad una società in cui tale ruolo è definito
dalla qualità, quantità e tipologia di consumi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Da una società di
produttori, si è passati ad una società di consumatori.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Questo ciò che rileva il
prof. Giancarlo Elia Valori, nell'appendice di uno dei suoi più
interessanti saggi: “La sapienza e la storia: i grandi illuminati”,
con prefazione del prof. Oliviero Diliberto e edito da Futura Edizioni
alcuni anni fa.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il saggio è certamente
interessante per l'analisi di numerose figure storiche, alla luce
delle loro conoscenze in ambito esoterico e spirituale e dalla loro
capacità di portare tali aspetti sapienziali nel proprio agire
politico.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il prof. Valori ci parla,
dunque, dei Cardinali Mazzarino e Richelieu; di Ireneo Filalete; del
conte di Cagliostro; del Principe Raimondo di Sangro (al quale dedica
numerosissime pagine ed al quale ha dedicato anche un saggio, da me
recentemente recensito); degli aspetti esoterici in Mao Tse-Tung; di
quelli di Winston Churchill e Franklin Delano Roosevelt e non fa
alcuno sconto alle pratiche occultistiche, ma in questo caso
estremamente negative e aberranti, di Adolf Hitler.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il saggio è
particolarmente interessante, anche per le sue conclusioni, indicate,
come accennavo, nell'appendice al testo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Perché sono un
parallelismo fra un mondo che non esiste più (che fu anche quello
nel quale vissero grandi illuminati, esoteristi, filosofi, sapienti,
teosofi e massoni) e quello moderno, fondato sull'immagine, la
“società dello spettacolo” che diventa merce (e dunque banalità
standardizzata, come chi la consuma), già denunciata da Guy Debord e
dal Situazionismo francese alla fine degli Anni '60.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Un mondo moderno
consumista e fondamentalmente vuoto, desiderante e proprio per questo
inconsapevolmente totalitario e orwelliano.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Un mondo nel quale sembra
aver vinto, come afferma il prof. Valori, <i>“il maligno, quello
che propone a Cristo di trasformare le pietre in pane, azione alla
quale, naturalmente, Gesù si rifiuta”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Qui, peraltro, mi ritorna
alla mente un film di Adriano Celentano, che ho amato molto e
sottovalutatissimo in Italia (ma molto valutato all'estero). “Joan
Lui”, del 1985. Un film nel quale la morale, in particolare
conclusiva, era la medesima.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">E non occorre essere
cristiani (personalmente non lo sono) per rendersene conto.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">“<i>Oggi il desiderio è
la legge”</i>, scrive il prof. Valori (che sembra quasi ricordare i
moniti di Michel Clouscard e Pier Paolo Pasolini) <i>“e l'istinto e
la ragione devono sempre coincidere”. “Esistono solo i singoli,
concreti, cittadini”</i>, prosegue il prof. Valori. <i>“Cittadini
che non hanno nessun obbligo a seguire un ethos sociale, scritto e
non scritto, oggi la morale non esiste”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ciò che manca, per
l'Autore, è l<i>”Invisibile”</i>, la <i>“sapienza del cuore”</i>,
che è stata annientata dalla <i>“scienza triste”</i>, ovvero
dall'economia che<i> “ha reso tutti delle macchine attente al
calcolo dei dolori e dei piaceri”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">“<i>Senza Dio, anche il
Dio dei laici migliori, non vi è l'uomo”</i>, scrive Valori
citando successivamente un grande laico anti-materialista quale fu
Giuseppe Mazzini, che fondò le sue lotte risorgimentali e la
Repubblica Romana del 1849 sui precetti “Dio e Popolo”, che
influenzeranno il Risorgimento, anche grazie al pensiero
teosofico-massonico di Giuseppe Garibaldi, sino a giungere alle lotte
antifasciste e post-risorgimentali del Partito d'Azione (fondato sul
precetto Pensiero e Azione) e ad influenzare il Centro-Sinistra
italiano del dopoguerra, che si reggeva sull'asse
laico-socialista-risorgimentale e quello cattolico democratico.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il mondo moderno attuale
è, oltre che del consumo e dell'immagine, schiavo di quella che il
prof. Valori definisce <i>“polizia del linguaggio”</i>, ovvero il
cosiddetto “politicamente corretto”. Mentre si è perduta la
conoscenza del passato, quella cultura che <i>“è sapienza del
passato, conoscenza delle radici personali, storiche, nazionali e
sovranazionali”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Che sono peraltro anche
gli strumenti per comprendere e dialogare con chi è diverso da noi,
ha storie, cultura, tradizioni, idee e sistemi di valori differenti
dai nostri.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">“<i>Il mondo
contemporaneo”</i> - scrive il prof. Valori - <i>“ha quindi
distrutto tutte le bellissime tradizioni del cattolicesimo sociale,
del socialismo, della semplice bontà popolare, della solidarietà
laica”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Tutti aspetti, peraltro,
analizzati alla perfezione anche da due ottimi intellettuali francesi
contemporanei quali Jean-Claude Michéa e Alain De Benoist.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Occorrerebbe tornare a
riannodare i fili di un passato che non esiste più, fondato sul
civismo, la democrazia autentica, la solidarietà comune.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">“<i>Senza comunità,
niente società, che è anch'essa una rete solidale”</i>, scrive
Valori.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ma come insegnare, tutto
ciò, ai nostri ragazzi, si chiede l'Autore?</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Con l'esempio, dettato da
un comportamento retto.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">“<i>Il Comportamento è
la vera scuola, che si apprende con tutti i sensi e, soprattutto, con
la discussione unita all'intuizione”</i>.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il prof. Valori conclude,
dunque, con uno spiraglio di speranza per il futuro, se “<i>i
ragazzi impareranno a vivere in posti piccoli, sani, ameni, non
troppo globalizzati e dove il lavoro manuale e quello intellettuale
vanno di pari passo”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-19497313246858198162024-03-12T16:14:00.003+01:002024-03-12T16:26:33.190+01:00Pensieri per costruire e rifondare una comunità democratica organizzata. Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCFdD5BKXcTGRVJ0CMgFSwuZtUKnsCNVNxLI8_WvXLMs4HtmP1CRAEC0pnZWJV1UNR5TP0gjpXNPu9B9ymLPz5XbcqNDS3Oq7-CtkzzC0Vsn15yILGU9yqQXbmSXJdcowN12Zya7P240Hv8XyGiI0PjHM57VXjhUpH-dfNurr66fqiiX37KSrgb9IoAYw/s227/peace.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="222" data-original-width="227" height="255" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCFdD5BKXcTGRVJ0CMgFSwuZtUKnsCNVNxLI8_WvXLMs4HtmP1CRAEC0pnZWJV1UNR5TP0gjpXNPu9B9ymLPz5XbcqNDS3Oq7-CtkzzC0Vsn15yILGU9yqQXbmSXJdcowN12Zya7P240Hv8XyGiI0PjHM57VXjhUpH-dfNurr66fqiiX37KSrgb9IoAYw/w261-h255/peace.jpg" width="261" /></a> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">In tutta Europa, anziché
investire in sanità pubblica e in sicurezza per i cittadini, si
investe in armamenti.</div><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Esattamente l'opposto di
quanto servirebbe dopo una pandemia (e l'avvento di possibili
ulteriori pandemie, tutt'altro che improbabili, al netto delle
sciocchezze dei soliti complottisti anti-scientifici) e nell'epoca
dello sviluppo dell'Intelligenza Artificiale.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Alla fine gennaio 2021,
in un articolo, rilevavo che <i>“la pandemia da Covid 19 (…) ci
pone difronte la necessità – e allo stesso tempo l'occasione - di
rivedere completamente il nostro modello economico e di sviluppo”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">In quell'articolo
riportavo, fra l'altro, un'affermazione di quel periodo del
Presidente francese Emmanuel Macron (non certo un socialista) durante
i lavori del World Economic Forum di Davos, ovvero “<i>abbiamo
creato due re del sistema, i produttori e i consumatori, a spese dei
lavoratori e ciò ha creato esternalità negativa per l’ambiente e
ha alimentato la crisi della democrazia”.</i></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;">Le
crisi maggiori, in termini sanitari e economici, infatti, durante la
pandemia, le hanno pagati proprio i Paesi liberal-capitalisti e i
relativi lavoratori e cittadini.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">In quell'articolo rilevai
come occorresse abbandonare totalmente le politiche di <i>“macelleria
sociale fatte di flessibilità nei contratti di lavoro e ogni misura
che favorisca una illusoria quanto dannosa “crescita economica””</i>.</p>
<p align="JUSTIFY">Oltre che la necessità di <i>“sostenere
massicciamente la sanità e la ricerca pubbliche; nazionalizzare i
servizi pubblici (energia elettrica, gas, acqua e telecomunicazioni)
e renderli di diretta pertinenza della comunità; lavorare il
necessario e per meno tempo (con conseguente risparmio di risorse, di
emissioni inquinanti, consentendo alle persone di avere maggiore
tempo libero); garantire a tutti un reddito universale e pensare, via
via, ad un progressivo superamento del sistema monetario (che genera
spirali inflazionistiche, interessi sui debiti, schiavitù del lavoro
stesso); introdurre possibili forme di baratto; puntare
all'autoproduzione e all'autogestione del lavoro; superare
l'industrializzazione (aspetto che la pandemia stessa potrebbe
accelerare, specie con fisiologici e necessari lockdown); utilizzo
intelligente delle tecnologie, per permettere e coordinare tutti
questi aspetti”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY">Relativamente a quest'ultimo punto, l'IA potrebbe
darci una mano, se usata a scopi pubblici e non privati.</p>
<p align="JUSTIFY">Una economia fondata sul <i>“dare, ricevere,
ricambiare”</i>, che punti a unificare i Paesi del mondo, ciascuno
nel rispetto delle proprie specificità e scelte politiche e che li
spinga ad abbandonare ogni investimento in armamenti, ricercando
cooperazione e una unità politico-militare globale (pragmatica e
oltre gli steccati ideologici), che si concentri su: sicurezza
globale, servizio alla comunità, efficienza dei servizi pubblici,
risoluzione delle controversie entro tempi certi e brevi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel febbraio 2023 il
Presidente cinese Xi Jinping tenne un importante discorso nel quale
enunciò le cosiddette “cinque modernizzazioni cinesi”, ovvero:
1) modernizzazione di un popolo numeroso; 2) prosperità comune; 3)
progresso materiale ed etico-culturale; 4) armonia tra umanità e
natura; 5) sviluppo pacifico.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Cinque aspetti che Xi
Jinping ha lanciato alla Cina moderna, ma che potrebbero valere per
qualsiasi Paese, nel rispetto delle specificità, cultura, storia e
tradizione del proprio popolo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Tutti i popoli del mondo
necessitano semplicemente di pace, sviluppo, armonia, progresso
materiale, emancipazione sociale, sicurezza.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Oggi, purtroppo,
assistiamo a: città sempre meno sicure (con il drammatico fenomeno
delle baby gang nelle strade); sanità pubblica distrutta; scuola
pubblica ridotta all'osso; investimenti in armamenti; distruzione del
welfare state.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Se i cittadini italiani
preferiscono astenersi dal votare alle elezioni, che siano
amministrative o nazionali, come non comprenderli?</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Cosa ci si può aspettare
quando manca organizzazione, pragmatismo, buonsenso e le basi stesse
per costruire o, meglio, ricostruire una comunità e una società
civile e democratica?</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-50660824229781355732024-03-09T16:55:00.007+01:002024-03-09T17:01:29.296+01:00Leonel Brizola, storia di un socialista democratico brasiliano e internazionale. Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz4HhGXEwDKR9gfwStd9LWlt1K0xa_b8CNdZkcvccyFPY6_aUBTBmT-dtxjN7fEjDE27VtC0qakw6MkMnjT7ANEvFyhbxtdRZESRAGCTjGCW8SoLj1Y9o2C-SDxjRwjAB_MHmmzLZPBPPaZJ1WUjkUsi_MPODc2xwhMYRZdwUNN5wNcCoqITu9_NTF_7o/s709/leonel%20brizola%201.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="709" data-original-width="709" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz4HhGXEwDKR9gfwStd9LWlt1K0xa_b8CNdZkcvccyFPY6_aUBTBmT-dtxjN7fEjDE27VtC0qakw6MkMnjT7ANEvFyhbxtdRZESRAGCTjGCW8SoLj1Y9o2C-SDxjRwjAB_MHmmzLZPBPPaZJ1WUjkUsi_MPODc2xwhMYRZdwUNN5wNcCoqITu9_NTF_7o/w293-h293/leonel%20brizola%201.png" width="293" /> </a> <br /></div><p></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Figura fondamentale del
socialismo internazionale e di quello latinoamericano e brasiliano in
particolare, Leonel Brizola, classe 1922, il 22 gennaio scorso
avrebbe compiuto 102 anni.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Brizola non è
personalità molto conosciuta nel nostro Paese, per quanto fu molto
amico dell'ex Presidente del Consiglio socialista Bettino Craxi e
figura di punta dell'Internazionale Socialista di quegli anni.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il figlio di Craxi,
Vittorio, detto Bobo, ricordò, in un post su Facebook del 2016, il
Brizola del 1989, quando la sinistra brasiliana si riunì per la
prima volta attorno alla candidatura dell'attuale Presidente
socialista Lula da Silva. Il Vice di Lula era proprio Leonel Brizola,
che lo sostenne al secondo turno.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Bobo Craxi ricordò come
la candidatura di Lula fu sostenuta da tutti i partiti aderenti
all'Internazionale Socialista e in particolare come Brizola abbia
suggerito a Lula di richiedere il sostegno dei partiti italiani amici
dell'America Latina, in primis del Partito Socialista Italiano di
Bettino Craxi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Oggi, in un momento
storico nel quale il socialismo democratico e libertario è pressoché
totalmente assente in Europa, ma ha trionfato nell'America Latina del
XXI secolo, sarebbe bene ricordare personalità come Brizola, che
richiamano tanto la figura del nostro Giuseppe Garibaldi, quanto
quella del già citato Bettino Craxi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Socialisti autentici;
populisti (di sinistra) nel senso positivo e democratico del termine,
ovvero personalità provenienti dal popolo che agivano in favore del
popolo; riformisti nel senso del promuovere quelle giuste riforme,
oltre e contro gli sciocchi ideologismi novecenteschi delle estreme
destre e delle estreme sinistre che, non a caso, assieme ai liberal
capitalisti, contribuiranno ad affossare il socialismo in Europa e
tenteranno sempre di affossarlo anche nell'America Latina dei tempi
più recenti.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Leonel de Moura Brizola,
da sempre promotore delle nazionalizzazioni dei settori chiave
dell'economia e di politiche in favore delle classi più povere della popolazione,
entrò in politica guidando l'ala giovanile del Partito Laburista
Brasiliano dell'allora Presidente Getulio Vargas.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel 1956 fu eletto
Sindaco di Porto Alegre e, nel 1958, governatore di Rio Grande do
Sul.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel 1961 sostenne la
candidatura alla presidenza di suo cognato, il laburista Joao
Goulart, che purtuttavia fu deposto - nel 1964 - da un golpe militare di destra
sostenuto dagli USA e Brizola, che tentò di resistere al
golpe, fu esiliato in Uruguay e successivamente, con l'avanzare della
dittatura militare in quel Paese, si trasferì in Portogallo, ove
divenne amico del leader socialista Mario Soares e entrò in contatto
con l'Internazionale Socialista, di cui diverrà Vicepresidente.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Con l'amnistia del 1979
Brizola tornò in Brasile e fondò il Partito Democratico Laburista
(PDT), con un programma socialista democratico, cristiano e di
sinistra non marxista. La piattaforma politica del PDT fu definita
“socialismo moreno”, ovvero una via socialista democratica
specificatamente brasiliana e alternativa ad ogni blocco della Guerra
Fredda, puntando proprio a un contesto post-Guerra Fredda, oltre i
blocchi ideologici contrapposti.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel 1983 e nel 1993 fu
eletto governatore di Rio de Janeiro, mentre nel 1989 si candidò
alle già citate elezioni presidenziali, arrivando terzo con il 16%
dei voti, subito dopo Lula, che Brizola sostenne al secondo turno,
chiamando a raccolta tutta la sinistra brasiliana, che pur perse
contro il candidato democristiano dell'epoca.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Si ricandidò alle
presidenziali del 1994, ma ottenne solo il 3% dei consensi. Infine,
nel 1998, sostenne la candidatura alle presidenziali di Lula, che pur
perse contro il liberale Cardoso.</p>
<p align="JUSTIFY">I suoi programmi politici erano incentrati su
aspetti quali la promozione dell'istruzione e della sicurezza
pubblica, oltre che la promozione dei servizi pubblici e di politiche
abitative dignitose per gli abitanti delle cosiddette “baraccopoli”.</p>
<p align="JUSTIFY">Sebbene la gran parte dell'eredità politica di
Brizola oggi sia parte integrante dell'amministrazione socialista di
Lula, sostenuta anche dal Partito Democratico Laburista, Brizola fu
critico nei confronti di Lula negli Anni 2000 e alle presidenziali
del 2002 sostenne il laburista Ciro Gomes.</p>
<p align="JUSTIFY">Brizola morì nel 2004 per attacco cardiaco e, nel
dicembre 2015, la Presidente socialista Dilma Rousseff lo inserì nel
Libro degli Eroi della patria, ovvero nel registro ufficiale di quei
brasiliani deceduti che hanno “offerto la loro vita alla Patria,
alla sua difesa e costruzione, con eccezionale impegno ed eroismo”.</p>
<p align="JUSTIFY">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></p>
<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG2NMTPhRdQLxYSTXic_95sP15OnBRD1yw8ce9FjL4hdOm8SFm45LnmM-wkcLUpRb5l3pdNyP6zCEbcJktqbmNY8rSb5fCJpoSvPK9QG3aN0gOiVrBmOihDcauimWQxAEaLFOvy7nUwaiF3DiRgq16m9JiCEDyt9gfHnAae9HagFln4ZmTS3D8JE_MUG0/s301/brizola%20e%20lula.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="274" data-original-width="301" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG2NMTPhRdQLxYSTXic_95sP15OnBRD1yw8ce9FjL4hdOm8SFm45LnmM-wkcLUpRb5l3pdNyP6zCEbcJktqbmNY8rSb5fCJpoSvPK9QG3aN0gOiVrBmOihDcauimWQxAEaLFOvy7nUwaiF3DiRgq16m9JiCEDyt9gfHnAae9HagFln4ZmTS3D8JE_MUG0/s1600/brizola%20e%20lula.jpg" width="301" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkQdUcVHwenWSmxoouSDdUBFaccRvsOUizBdJS4cL3zRiLaiqZFDdoy0msEn2lvu13H2rFNLZ88GFcsJ9QycP0SWDwV_mJAaWokjPnvGJb6NB6h-gnKiofaXfSwVw9g56uKtr7DJDbK6CB4DS8oCTwiAsrVuoohJ0XRUqMCVxJQ993YvE6yftyyqIzqU8/s1280/leonel%20brizola.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="734" data-original-width="1280" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkQdUcVHwenWSmxoouSDdUBFaccRvsOUizBdJS4cL3zRiLaiqZFDdoy0msEn2lvu13H2rFNLZ88GFcsJ9QycP0SWDwV_mJAaWokjPnvGJb6NB6h-gnKiofaXfSwVw9g56uKtr7DJDbK6CB4DS8oCTwiAsrVuoohJ0XRUqMCVxJQ993YvE6yftyyqIzqU8/w445-h256/leonel%20brizola.jpg" width="445" /></a></div>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-51029905421382752462024-03-08T19:07:00.003+01:002024-03-08T19:07:22.315+01:00Speciale Festa della Donna. Amore, Eros e Rivoluzione secondo Aleksandra Kollontaj<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhstnLVpjVbnIt1lD4UFJl8E19sd1ExpV_5eEOWgJWD04V-3orLqYq43nXCsMbqDeIBOmkqss7V6DdgT7E8nUD9L6QeAyT3ucbsZP7pf1xNACKzFDhyjnSnpr3gRSqzmPDEXYFft4o5qWwN60iIDNN_36nQIzCsl8DMCHiAMqdZ5Z6sZH3s1yfdnoyy7X0/s786/aleksandra%20kollontaj.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="786" data-original-width="720" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhstnLVpjVbnIt1lD4UFJl8E19sd1ExpV_5eEOWgJWD04V-3orLqYq43nXCsMbqDeIBOmkqss7V6DdgT7E8nUD9L6QeAyT3ucbsZP7pf1xNACKzFDhyjnSnpr3gRSqzmPDEXYFft4o5qWwN60iIDNN_36nQIzCsl8DMCHiAMqdZ5Z6sZH3s1yfdnoyy7X0/s320/aleksandra%20kollontaj.jpg" width="293" /></a><br /></p><div dir="auto" style="text-align: justify;"><div class="ecm0bbzt hv4rvrfc ihqw7lf3 dati1w0a" data-ad-comet-preview="message" data-ad-preview="message" id="jsc_c_4n8"><div class="j83agx80 cbu4d94t ew0dbk1b irj2b8pg"><div class="qzhwtbm6 knvmm38d"><i><span class="d2edcug0 hpfvmrgz qv66sw1b c1et5uql rrkovp55 a8c37x1j keod5gw0 nxhoafnm aigsh9s9 d3f4x2em fe6kdd0r mau55g9w c8b282yb iv3no6db jq4qci2q a3bd9o3v knj5qynh oo9gr5id hzawbc8m" dir="auto"><div class="kvgmc6g5 cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;">"L'ideale
dell'amore nel matrimonio comincia ad apparire in seno alla classe
borghese unicamente quando la famiglia, si trasforma da unità di
produzione in unità di consumo, e nello stesso tempo si fa "custode" del
capitale accumulato. [...] </div><div dir="auto" style="text-align: start;">Per
millenni, una cultura fondata sull'istinto di proprietà ha inculcato
negli uomini la convinzione che il sentimento d'amore aveva anch'esso
come base il principio della proprietà. </div><div dir="auto" style="text-align: start;">L'ideologia
borghese ha messo in testa alla gente l'idea che l'amore, compreso
l'amore reciproco, dava il diritto di possedere interamente e senza
spartizioni il cuore dell'essere amato. </div><div dir="auto" style="text-align: start;">Quest'ideale,
questo esclusivismo nell'amore, derivava naturalmente dalla forma di
unione coniugale stabilita e dell'ideale borghese di "amore totale ed
esclusivo" degli sposi.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Ma può forse un simile ideale corrispondere agli interessi della classe operaia? </div><div dir="auto" style="text-align: start;">Non
è al contrario, importante e auspicabile, dal punto di vista
dell'ideologia proletaria, che i sentimenti delle persone divengano più
ricchi, più diversificati?</div><div dir="auto" style="text-align: start;">[...]</div><div dir="auto" style="text-align: start;">Il
riconoscimento, anche nell'amore, dei diritti reciproci, la capacità di
tener conto della personalità dell'altro, un fermo e mutuo sostegno,
una sollecitudine attenta e reale comprensione di ciascuno per i bisogni
dell'altro, congiunti alla comunanza degli interessi o delle
aspirazioni: ecco l'ideale dell'amore da compagni che l'ideologia
proletaria sta forgiando per sostituire il caduco ideale d'amore
coniugale "assorbente" ed "esclusivo" della cultura borghese.</div><div dir="auto" style="text-align: start;">[...] </div><div dir="auto" style="text-align: start;">La
"forma dell'amore" sarà molto più grande e l'amore-solidarietà avrà un
motore analogo a quello della concorrenza e dell'amor proprio nella
società borghese. </div><div dir="auto" style="text-align: start;">Il collettivismo dello spirito e della volontà riporterà la sua vittoria sulla fatuità individualista. </div><div dir="auto" style="text-align: start;">La
"fredda solitudine morale", alla quale le persone, nella società
borghese, tentavano spesso di sfuggire attraverso l'amore e il
matrimonio, sarà scomparsa; molteplici e svariati vincoli uniranno le
persone in una vera comunanza spirituale e morale. </div><div dir="auto" style="text-align: start;">I
sentimenti degli uomini s'indirizzeranno verso lo sviluppo della
coscienza sociale, mentre l'ineguaglianza tra i sessi, affondata nella
memoria dei secoli passati, e ogni forma di dipendenza della donna
dall'uomo saranno scomparsi senza lasciar traccia"</div><div dir="auto" style="text-align: start;"> </div></div><div class="o9v6fnle cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql ii04i59q"><div dir="auto" style="text-align: start;"><b>Aleksandra
Kollontaj - Largo all'Eros alato, dal libro "Amore e Rivoluzione,
autobiografia di una comunista sessualmente emancipata", 1923</b></div></div></span></i></div></div></div></div>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-44763297361315985822024-03-07T19:19:00.003+01:002024-03-07T19:37:10.732+01:00Riflessioni socialiste, democratiche, garibaldine, massoniche, spirituali, per il superamento dell'ego, per la Civiltà dell'Amore. Di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"></span></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim27OOZb9d0rAyNVSoqLwKqA40vZveHZ5ZO3VYUFr1HySzKd9J4nedxpPDKxTRfGtZJOl3YngcFAhLkcvjLzG-6OiNud7Juw_-tqjE0-ELrSfSsMUbVsoHzXoLK1HT3X5SY0ves0PbrlVgy7Z0trFwqBe737czh15LNAfmiAm68u8Uv-532l3uE5js0PY/s600/anita%20garibaldi.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="358" data-original-width="600" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim27OOZb9d0rAyNVSoqLwKqA40vZveHZ5ZO3VYUFr1HySzKd9J4nedxpPDKxTRfGtZJOl3YngcFAhLkcvjLzG-6OiNud7Juw_-tqjE0-ELrSfSsMUbVsoHzXoLK1HT3X5SY0ves0PbrlVgy7Z0trFwqBe737czh15LNAfmiAm68u8Uv-532l3uE5js0PY/w423-h253/anita%20garibaldi.png" width="423" /></a></i></span></div><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"></span></i></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;">Sono da sempre contro ogni idea imperiale e imperialista.</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">Sono, dunque, per una forma di tribalismo, il più possibile arcaico, matriarcale, socialista, democratico e anti-moderno.</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">Sono per le piccole e piccolissime comunità omogenee, autogestite e democratiche dirette, che dialogano pacificamente con altre piccole comunità omogenee autogestite e democratiche dirette.</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">Senza imperatori, governanti, Stati, mercati e con una tecnologia ridotta al minimo e una economia volta all'auto-produzione e al soddisfacimento de bisogni di tutti. Senza che nessuno sia lasciato indietro.</span><br /><span style="white-space: pre-wrap;">In questo modo l'ego umano è tenuto a bada e così ogni forma di guerra e sopraffazione. Ovvero tutti gli aspetti patologici che infettano l'umanità. </span></i></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"><b>(Luca Bagatin) </b></span></i></span></p><p>
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Va sfatato il falso mito
che l'imprenditore crea ricchezza.</i></span></p>
<div dir="LTR" id="Sezione1">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Egli la sottrae alla
comunità a vario titolo.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Usando il lavoro di
altri e veicolando la sua merce attraverso la pubblicità
commerciale e convincendo, con tecniche di persuasione, la comunità
a farsi pagare per prodotti di cui spesso non ha bisogno. Prodotti
realizzati da appartenenti alla comunità stessa e venduti a prezzo
maggiorato.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Per questo una impresa
non dovrebbe mai essere di un soggetto privato o peggio ancora di
degli azionisti esterni, ma unicamente di chi ci lavora e della
comunità nel suo complesso.</i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"><b>(Luca Bagatin) </b></span> <br /></i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione2">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>I socialisti autentici
(anticapitalisti e libertari) danno da sempre fastidio ai
fondamentalisti liberali, fascisti e comunisti con il portafoglio a
destra.</i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione3">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Costoro non riescono a
tollerare il superamento dell'egoismo, ovvero non riescono a tollerare l'egualitarismo
e la democrazia autentica.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>È per questo che nel
mondo il socialismo è perseguitato ovunque nei Paesi liberal
capitalisti.</i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"><b>(Luca Bagatin) </b></span> <br /></i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione4">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Non amo l'ipocrisia
politicamente corretta.</i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione5">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Questo mi ha sempre
fatto detestare la cosiddetta "sinistra fighetta liberal"
occidentale, che non ha nulla di libertario, ma ha tutto di
moralista.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Al punto da essere
praticamente uguale alla destra bigotta, ugualmente moralista, ma
per ragioni diverse.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Amo la cruda, fredda
realtà della vita.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Che non ha nulla di
ipocrita, né di politicamente corretto.</i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"><b>(Luca Bagatin) </b></span> <br /></i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione6">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Ai fondamentalisti
italiani e europei liberali, cattolici, atlantisti, para fascisti,
para comunisti, complottisti dico: studiate e approfondire prima di
evacuare le vostre stupide ottusità piene di pregiudizio e becera
ideologia al servizio del Potere e del dogma.
</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"><b>(Luca Bagatin) </b></span></i></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>La religione è una
forma di manipolazione della mente, che può portare a gravi
conseguenze.</i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione7">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>La Massoneria,
diversamente, è un metodo per l'emancipazione individuale.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Per questo la religione
combatte da secoli la Massoneria.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>E i massoni sono
storicamente perseguitati da ogni forma di settarismo religioso e
totalitarismo politico.</i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione8">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"><b>(Luca Bagatin) </b></span></i></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Perché dal 1993 in poi
c'è stato il diluvio politico in Italia?</i></span></p>
</div>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Perché si sono sdoganate
realtà politiche becere e inaccettabili: liberal capitalisti,
leghisti, post e neofascisti, comunisti al caviale amici dei più
ricchi, seguaci di comici discutibili, fondamentalisti atlantisti e
religiosi.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Categorie che prima erano
giustamente IMPRESENTABILI e che tali avrebbero dovuto continuare a
rimanere.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Non smetterò mai di
ripeterlo, perché tutto ciò è alla base della distruzione del
socialismo democratico e libertario in Italia e Europa e dell'essenza
stessa della democrazia e del multipolarismo.</i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"><b>(Luca Bagatin) </b></span></i></span></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="white-space: pre-wrap;"><b></b></span></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><i><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb3ywgLyYDSiL_8HuLOyPzHWYNEPUyCI2Xo2-_77qDwIDD-lQHhtOqcdx6QDLNUUPxcFBVTNkMpio5i6r2O2k08DwVzPtcKii9JZZsL45hotWOTh3g_ofWdmjT3xLB381YVI8s5UENJ8yVCrbNZK-Q0CUnUs5AdHtvFFJmh8u5HfSMPvrmLHLSCfzSsaE/s306/ritratti%20del%20socialismo%20by%20luca%20bagatin.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="306" data-original-width="200" height="405" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb3ywgLyYDSiL_8HuLOyPzHWYNEPUyCI2Xo2-_77qDwIDD-lQHhtOqcdx6QDLNUUPxcFBVTNkMpio5i6r2O2k08DwVzPtcKii9JZZsL45hotWOTh3g_ofWdmjT3xLB381YVI8s5UENJ8yVCrbNZK-Q0CUnUs5AdHtvFFJmh8u5HfSMPvrmLHLSCfzSsaE/w265-h405/ritratti%20del%20socialismo%20by%20luca%20bagatin.jpg" width="265" /></a></b></i></span></div><span style="font-size: medium;"><i><b><a href="https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo/">https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo/</a></b></i></span> <br /><p></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-90531235541569764992024-03-07T18:44:00.001+01:002024-03-07T18:44:42.863+01:00"La collana lungo la Via della Seta". Articolo del prof. Giancarlo Elia Valori<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaoTEfeJwQs6OSLkbYBiJmyCvx5nkZnuG_Op7Y_phuAqO20MX-LcW2txpSucoFfUwnFF7V7sNmew2nL3w0sx8kRh-wy3GhavOj2YvnYmXuC2kL23WZ8VjiMUUdaU2i5sENO6NI4MftfTVX4b8FYbChjNo5-R7jb1iGJgsODN3fRi-EplWkYEI3EG4wvnM/s400/giancarlo%20elia%20valori.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaoTEfeJwQs6OSLkbYBiJmyCvx5nkZnuG_Op7Y_phuAqO20MX-LcW2txpSucoFfUwnFF7V7sNmew2nL3w0sx8kRh-wy3GhavOj2YvnYmXuC2kL23WZ8VjiMUUdaU2i5sENO6NI4MftfTVX4b8FYbChjNo5-R7jb1iGJgsODN3fRi-EplWkYEI3EG4wvnM/s320/giancarlo%20elia%20valori.jpg" width="320" /></a></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Quanti
cinesi ci sono al mondo fuori Patria? Parlando di cinesi d’oltremare
che siano di cittadinanza sinica o di origine, dobbiamo ammettere che
li possiamo trovare in quasi ogni angolo del mondo. Secondo
statistiche del 2022, il numero di cinesi all’estero è una
diaspora di oltre 60 milioni, distribuiti in 198 Paesi e regioni di
tutto il pianeta. In questo articolo tratteremo dei Paesi in cui vi è
il più alto numero di cinesi più ulteriori note.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Parliamo
prima dell'Indonesia. L'Indonesia è l’arcipelago più grande del
mondo fra le 17.500 e 18.300 isole ed è anche la più grande
economia del sud-est asiatico. La popolazione dell’Indonesia
(277.534.122 abitanti) è al quarto posto nel mondo, dopo India,
Repubblica Popolare della Cina e Stati Uniti d’America.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">L’Indonesia
è riconosciuto come il Paese con la più estesa popolazione cinese.
Secondo le statistiche, circa il 5% della popolazione indonesiana è
cinese, contando più di 10 milioni di persone, e oltre il 90% di
loro è diventato cittadino indonesiano. La maggior parte dei cinesi
indonesiani proviene dalle province meridionali della Cina, come
Fujian, Hainan e Guangdong. I cinesi indonesiani sono distribuiti
principalmente in città come Giacarta, Surabaya, Medan, Pekanbaru,
Semarang, Pontianak (Pontinak), Sijiang (Makasa), Palembang, Bandung
e Pangkal Pinang.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Tuttavia,
a causa di alcune particolari ragioni storiche, i cinesi locali sono
relativamente sensibili alla propria identità cinese. Negli ultimi
anni, il governo indonesiano ha attuato una politica di riforma
democratica e di apertura, riconoscendo i cinesi come membri della
famiglia nazionale indonesiana, e lo status dei cinesi è migliorato.
Secondo il censimento ufficiale dell'Indonesia, attualmente sono
circa 2,8 milioni i cinesi indonesiani che riconoscono l'identità
cinese.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Con
la rapida ascesa della RP della Cina e il graduale miglioramento
delle relazioni con l’Indonesia, sempre più cinesi indonesiani
possono affermare con sicurezza di essere cinesi.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">In
Thailandia attualmente, ci sono più di 30 gruppi etnici, con una
popolazione totale di oltre 71.801.279 abitanti. Il principale gruppo
etnico del Paese è quello tailandese, che rappresenta il 40% della
popolazione. Il secondo gruppo è quello dei Lao, che rappresenta il
35% della popolazione totale. I cinesi rappresentano il 14% della
popolazione totale, mentre i malesi rappresentano il 2,3% della
popolazione totale. Questi gruppi etnici sono in percentuale i
maggiori della popolazione totale della Thailandia, mentre altri
gruppi etnici rappresentano proporzioni minori.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Ora
ci sono quasi 10 milioni di cinesi in Thailandia e la maggior parte
dei cinesi in Thailandia proviene da Guangdong, Chaoshan, Xiamen e
altre regioni. I cinesi in Thailandia hanno una lunga storia e un
gran numero di persone e hanno dato un contributo considerevole allo
sviluppo della Thailandia medesima.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">I
cinesi della Malaysia (34.308.525 ab.) malesi sono il secondo gruppo
etnico, con circa 7,4 milioni di persone, che rappresentano circa il
21,5% della popolazione totale malesiana. I dati mostrano che i
cinesi malesi (o cinesi etnici) si riferiscono agli immigrati e ai
loro discendenti che sono giunti in quel Paese dalle province di
Fujian, Guangdong, Guangxi e Hainan in Cina per centinaia di anni a
partire dalle dinastie Ming (1368-1644) e Qing (1644-1911).</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Attualmente,
la percentuale di cinesi nella struttura demografica della Malaysia
sta diminuendo di anno in anno. Secondo le statistiche dell'<i>Asia
Strategy and Leadership Institute</i>, il più grande <i>think tank</i>
indipendente della Malaysia, se l'attuale tendenza all'immigrazione
del Paese rimane invariata, la percentuale di cinesi malesi nella
popolazione nazionale passerà dal 38,2% ch’era nel 1957, al 19,6%
nel 2030.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Ci
sono tanti cinesi anche negli Stati Uniti d’America (339.996.563
ab.), provenienti dalla madrepatria e da tutto il mondo che in
seguito si sono naturalizzati come cittadini statunitensi, compresi i
loro discendenti.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Secondo
gli ultimi dati rilasciati dal <i>Federal Census Bureau</i> degli
Stati Uniti d’America, la popolazione asiatica complessiva totale
negli Stati Uniti d’America ha raggiunto i 21,4 milioni, con la
popolazione cinese in testa con 5,08 milioni. La maggior parte di
essi è concentrata in California, New York e nelle città
metropolitane.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">I
cinesi americani provengono principalmente da Changle, Lianjiang,
Fuqing e altre regioni della provincia del Fujian, Gaocheng, Hengshui
e altre regioni dello Shijiazhuang, della provincia di Hebei e della
regione nordorientale.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">La
città-Stato di Singapore (4.044.000 ab. al censimento del 2020) è
l'unico Paese, ad eccezione ovviamente della RP della Cina, in cui la
popolazione cinese costituisce la maggioranza con 3.006.800 abitanti,
pari al 74,3% della popolazione. La lingua nazionale di Singapore è
il malese è la lingua nazionale; mentre inglese, cinese, il tamil
sono lingue ufficiali e l'inglese è la lingua amministrativa.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">In
effetti, i primi scambi e lo sviluppo di Singapore come centro
commerciale videro la crescita di una grande comunità cinese
all'interno della colonia britannica. I cinesi provengono
principalmente dai gruppi dialettali hokkien, chaozhou, cantonese,
hakka, qiong e fuzhou delle province costiere sudorientali della
Cina, come Guangdong, Fujian e Hainan. Il 40% di loro è hokkien,
seguito da chaoshan, cantonese, e hakka, hainanesi e fuzhou, ecc.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Secondo
i risultati dell'analisi demografica di <i>Statistics Canada</i>, ci
sono circa 1,77 milioni di cinesi in Canada (38.781.291 ab.) e la
percentuale di cinesi a Vancouver ha raggiunto il 21%.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">I
cinesi rappresentano il 4,6% della popolazione totale e si collocano
al settimo posto tra tutti i gruppi etnici, mentre i primi sei sono
canadesi, britannici, scozzesi, francesi, irlandesi e tedeschi.
Invece, come abbiamo visto negli Stati Uniti d’America, che sono
pure un grande Paese di immigrati, i cinesi rappresentano meno
dell’1,5%.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Il
Myanmar (Birmania) confina con la RP della Cina e i due Paesi hanno
una frontiera comune di oltre 2.000 chilometri. I due Paesi sono
vicini, amici che dipendono l’uno dall’altro che da sempre hanno
condiviso benefici, e anche le sventure del colonialismo. Sin dai
tempi antichi, le popolazioni dei due Paesi hanno formato carovane e
viaggiato attraverso montagne e fiumi per svolgere attività
commerciali di scambio di merci. Poiché nell'antichità il confine
tra i due Paesi non era chiaro, il commercio via terra tra Yunnan e
Bhamo portò alla migrazione stagionale dei “cinesi di montagna”
in Myanmar.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Attualmente
in Myanmar (54.577.997 ab.) vivono circa 1,63 milioni di cinesi, che
rappresentano circa il 3% della popolazione. Le comunità cinesi in
Myanmar vivono in aree diverse. In termini di distribuzione, in città
come Yangon, la popolazione cinese è dominata da cantonesi (compresi
hakka, chaoshan, ecc.) e fujianesi, e la maggior parte di loro
gestisce piccole imprese; alcuni svolgono commerci e hanno notevoli
<i>joint venture</i> a Singapore, Xianggang (Hong Kong) e Taiwan,. I
cinesi kokang e i cinesi musulmani vivono principalmente nella zona
di confine tra RP della Cina e Myanmar.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Oggi
nelle Filippine (117,337,368 ab.) nove cinesi su dieci dei loro
antenati provenivano dal Fujian meridionale (Quanzhou, Zhangzhou,
Xiamen), con Quanzhou che offriva la maggiore emigrazione (80-90% dei
cinesi nelle Filippine). Il restante circa 10% proviene
principalmente dal Guangdong, con solo pochi da altre province.
L'hokkien è la lingua franca della comunità filippino-cinese. In
totale, nella nazione filippina, l’ascendenza cinese rappresenta
circa il 20%. Considerando l’attuale popolazione filippina,
potrebbero esserci più di 10 milioni di persone con origini cinesi.
Tuttavia, in passato, a causa del sottosviluppo dell’istruzione
cinese, la maggior parte delle persone con origini cinesi raramente
aveva l’opportunità di ricevere un’istruzione cinese e
dichiararsi di origine cinese. Ed insieme alla fede cattolica, il
risultato è che un cinese è stato assimilato ad un filippino
autoctono.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Anche
in Sudamerica ci sono cinesi. In Perù (34.352.719 ab.) vivono 1,3
milioni di cinesi. In Perù, si stima che gli asiatici peruviani
costituiscano almeno il 5% della popolazione. Una fonte ha affermato
che il numero di cittadini con origini cinesi potrebbe raggiungere i
5 milioni, pari al 15-16% della popolazione totale del Paese. Al
momento però non esiste alcuna verifica.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">La
maggior parte dei cinesi peruviani parla più lingue e, oltre allo
spagnolo o al quechua, molti di loro possono parlare almeno il
mandarino e i dialetti cinesi, tra cui cantonese, hakka, mandarino e
hokkien. Poiché il primo gruppo di immigrati cinesi proveniva da
Macao, alcuni di loro parlavano anche portoghese.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">In
Australia (26.439.111 ab.) la popolazione cinese totale è di circa
1.214.000 milioni, pari al 4,59% della popolazione totale. La
comunità cinese è diventata il più grande gruppo di minoranza non
anglofona dell'Australia.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Per
i gruppi cinesi che attualmente scelgono di rimanere in Australia, a
giudicare dagli ultimi dati del censimento australiano rilasciati
dall’</span><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span lang="en"><i>Australian
Bureau of Statistics</i></span></span><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">,
non solo sta aumentando il numero di cinesi, ma sta crescendo anche
la loro influenza su questo Paese, ed essi svolgono anche un ruolo
maggiore nel rafforzamento degli scambi culturali e della
cooperazione tra i due Stati.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Oltre
ai dieci Paesi sopra menzionati, ci sono Vietnam, Repubblica di Corea
(sud) e Cambogia con una popolazione cinese che supera il milione.
Inoltre nella nostra Italia, in Francia, Giappone, Regno Unito di
Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Venezuela, Repubblica del
Sudafrica, Italia, Brasile, Russia, Spagna, Nuova Zelanda, Paesi
Bassi, Germania, India e altri Paesi si ha una popolazione cinese
d’oltremare di oltre 100.000 persone.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Suddividendo
per Paese e regione, oltre il 70% dei cinesi d’oltremare è
concentrato nel sud-est asiatico, mentre Indonesia, Thailandia e
Malaysia da sole rappresentano circa il 60% del numero totale di
cinesi d’oltremare nel mondo.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;">Oggi,
i cinesi d’oltremare, o come li definirei «la collana che si
estende sulla Via della Seta», è una passerella, un collegamento
tra la Repubblica Popolare della Cina e i Paesi di residenza di
questi suoi figli lontani. Essi sono diventati una forza importante
negli scambi culturali ed economici tra Pechino e il resto del mondo.</span></p>
<p style="line-height: 115%; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Giancarlo
Elia Valori</span></b></span></p><p style="line-height: 115%; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Honorable
de l’Académie des Sciences de l’Institut de France</i></span></b></span></p><p style="line-height: 115%; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>Honorary
Professor at the Peking University </i></span></b></span>
</p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-62527355139534905972024-03-04T16:13:00.000+01:002024-03-04T16:13:00.366+01:00Una interessante riflessione del prof. Giancarlo Elia Valori su "Cina, modernizzazione, sviluppo e nuovo ordine mondiale" tratta da Bankimpresanews<h1 class="post-title entry-title" itemprop="name headline" style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;">CINA, MODERNIZZAZIONE, SVILUPPO E NUOVO ORDINE MONDIALE</span></h1><p style="text-align: center;"></p><p style="text-align: center;"><b> riflessione del prof. Giancarlo Elia Valori tratta da</b></p><p style="text-align: center;"><a href="https://www.bankimpresanews.com/riflessione-elia-valori/2024/03/04/45671_cina-modernizzazione-sviluppo-e-nuovo-ordine-mondiale/">https://www.bankimpresanews.com/riflessione-elia-valori/2024/03/04/45671_cina-modernizzazione-sviluppo-e-nuovo-ordine-mondiale/</a><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp6LuMSnkv26WB1QS-Hxq4WwpoI_xMzdngE0jTeSwb6w_FugxzttviC6lBGHw81YIimD85ZOpuhNozJCxjqGY5cuFHRmcuDwqy8eaAk7VN5NDzI3lLO61ZrCuG-64W3ndATW37o1Eb90dngsaaunDBe_iSoZ2nDoMFYYuSwFwxe3AWF-1DcC6XHBV5Ynk/s1024/giancarlo%20elia%20valori%20kissinger.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="715" data-original-width="1024" height="264" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp6LuMSnkv26WB1QS-Hxq4WwpoI_xMzdngE0jTeSwb6w_FugxzttviC6lBGHw81YIimD85ZOpuhNozJCxjqGY5cuFHRmcuDwqy8eaAk7VN5NDzI3lLO61ZrCuG-64W3ndATW37o1Eb90dngsaaunDBe_iSoZ2nDoMFYYuSwFwxe3AWF-1DcC6XHBV5Ynk/w378-h264/giancarlo%20elia%20valori%20kissinger.jpeg" width="378" /></a></div><p></p><p><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US"><i><b>La
Cina approccia al periodo delle “due sessioni”. Che significato
attribuisce alle “due sessioni” e alle decisioni adottate per il governo
e il popolo cinese?</b></i></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Innanzitutto
va detto sùbito che quest’anno ricorre il 75° anniversario della
fondazione della Repubblica Popolare della Cina: anno emblematico teso
al raggiungimento degli obiettivi e delle attribuzioni del XIV Piano
quinquennale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Promuovere
la modernizzazione è il raggiungimento maggiore che è alla base di tali
progetti nazionali. Per cui la vigilia delle Due Sessioni, è
un’occasione per meglio discutere le intuizioni e le idee, onde mirare
al futuro quadro generale e alla direzione pratica di questi nuovi
impegni, sottolineando che la modernizzazione è la guida e che tutti i
centri nazionali, dall’intero partito alle singole regioni e
municipalità devono concentarsi a tali scopi.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">La
Repubblica Popolare della Cina è un grande Paese con oltre 1,4 miliardi
di abitanti e la popolazione totale supera quella dei Paesi sviluppati
esistenti. La modernizzazione con una popolazione enorme, mira alla
prosperità comune di tutte le etnie e persone cinesi.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Di
fronte alla contraddizione tra il crescente bisogno delle persone di
una vita migliore e uno sviluppo squilibrato e inadeguato, è necessario
sfruttare appieno i vantaggi del sistema socialista con caratteristiche
cinesi e usarli per forgiare la più ampia fiducia e forza sociale nella
Cina contemporanea.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Nel
corso dei recenti 75 anni la Repubblica Popolare della Cina si è
trasformata da Paese povero a seconda economia mondiale, con il sistema
manifatturiero più grande del globo (da quattordici anni consecutivi),
con le categorie più complete e le più strutturate di supporto.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Dal
XVIII Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, il Comitato
Centrale del Partito, con alla direzione Xi Jinping, ha unito e guidato
alla stabilizzazione dell’economia e alla promozione dello sviluppo, per
combattere la povertà, controllare le epidemie, evitare i grandi
disastri, rispondere alle situazioni e risolvere le crisi. L’impegno
nazionale ha ottenuto risultati e ha conseguito cambiamenti storici,
promuovendo e ampliando con successo le tappe della modernizzazione.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Per
cui l’importante compito delle Due Sessioni Nazionali è far sì che le
idee espresse recentemente dai vertici diventino volontà del Paese e
azione comune delle etnie della Repubblica Popolare della Cina
attraverso le procedure legali, basate sui compiti primari e la
pianificazione attenta di uno sviluppo ad alta qualità.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US"><i><b>La
Cina ha sempre posto lo “sviluppo di elevato livello” tra i primi punti
dell’agenda di governo, evidenziandolo come il primo e principale
compito tra gli sforzi della Cina per costruire un Paese socialista
moderno sotto tutti i punti di vista. Come intende il perseguimento
dello “sviluppo di alto livello” nell’economia cinese? Come interpreta
le sue specifiche connotazioni?</b></i></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Lo
sviluppo di nuove forze produttive è stato proposto dal segretario
generale Xi Jinping nel settembre 2023: lo stato di produttività
avanzata in cui l’innovazione gioca un ruolo di primo piano, è basilare
per promuovere l’autosufficienza scientifica e tecnologica di alto
livello. Anche per quanto riguarda lo sviluppo regionale coordinato, il
segretario generale Xi Jinping ha allestito una serie di incontri
incentrati sullo sviluppo regionale e ha tenuto discorsi importanti,
guidando la direzione dello sviluppo, attraverso il pieno sfruttamento
dei vantaggi di ciascuna regione, la costruzione di un assetto economico
regionale con vantaggi complementari e sviluppo di alta qualità e
trasformare l’energia potenziale dei divari di sviluppo nello slancio di
uno avanzamento coordinato.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Alta
qualità è anche la capacità di favorire uno sviluppo finanziario di
notevole livello. Dalla Conferenza Centrale sul Lavoro Finanziario che
propone che la finanza debba fornire servizi di alta qualità per lo
sviluppo economico e sociale e alle dichiarazioni del segretario
generale Xi Jinping che ha sottolineato – durante la cerimonia di
apertura – la creazione di un seminario speciale sulla promozione dello
sviluppo finanziario per i quadri dirigenti a livello provinciale e a
livelli ministeriali che aderiscano fermamente alle caratteristiche
cinesi. Per cui il contenuto rilevante delle Due Sessioni Nazionali di
quest’anno sullo sviluppo finanziario di alta qualità ha attirato molta
attenzione da parte di tutti i ceti sociali.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">In
tal senso è fondamentale migliorare ulteriormente le funzioni del
mercato finanziario, consolidare le basi istituzionali e guidare il
flusso di risorse finanziarie verso le industrie e le imprese che sono
in linea con la direzione strategica dello sviluppo nazionale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Continuare
a migliorare la vita, il benessere delle persone e la felicità sociale
sono l’obiettivo finale della promozione di uno sviluppo di alta
qualità. Quanto più grave e complessa è l’economia, tanto più importante
è concentrarsi sui problemi di sostentamento dei cittadini e garantire
loro i mezzi di sostentamento fondamentali.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Ritengo
che le due sessioni di quest’anno si concentreranno ancora sulla
rivitalizzazione rurale e sul sostentamento della classe dei contadini,
in particolare sull’aumento del sostegno industriale per aree rurali,
nonché corsi di aggiornamento per guidare i giovani a partecipare alla
predetta rivitalizzazione rurale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Il
19 febbraio scorso, la IV riunione del Comitato centrale per
l’approfondimento globale delle riforme ha lanciato un segnale
importante sul lato della legislazione: «Quest’anno è un altro periodo
importante per l’approfondimento globale delle riforme. Il compito
principale è pianificare ulteriori riforme di approfondimento globale.
Questo non è solo un seguito pratico all’approfondimento globale delle
riforme dopo la III Sessione plenaria del XVIII Comitato Centrale del
Partito Comunista, ma anche un nuovo capitolo nella nuova era di
promozione della modernizzazione in stile cinese».</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">L’anno
scorso, in conformità con i nuovi requisiti per approfondire
globalmente le riforme nella promozione della modernizzazione in stile
cinese, una serie di lavori di riforma hanno fornito slancio e vitalità,
attraverso una serie di importanti misure di riforma. Si sono risolti i
problemi legati ai bisogni urgenti di uno sviluppo di alta qualità e i
problemi irrisolti che la gente attende con ansia. È occorso studiare e
organizzare l’attuazione della riforma delle istituzioni del partito e
dello Stato, migliorare il sistema di leadership, ottimizzare la
ripartizione delle responsabilità istituzionali in settori chiave quali
scienza, tecnologia, finanza, ecc., e i compiti di riforma a livello
centrale sono stati sostanzialmente completati.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Una
delle esperienze di riforma e di apertura di successo degli ultimi
quarant’anni è stata quella di continuare a espandere l’autonomia delle
entità del mercato e rafforzare continuamente il ruolo di esso
nell’allocazione delle risorse. Nella Repubblica Popolare della Cina si è
aderito alla direzione di una riforma orientata al mercato per svolgere
meglio il ruolo del governo e garantire il ruolo decisivo del mercato
stesso. Questo perché i rappresentanti e i membri dei comitati in
generale ritengono che si debba continuare ad attuare misure di riforma
che favoriscano l’espansione della domanda interna, l’ottimizzazione
della struttura, l’aumento della fiducia, la garanzia del sostentamento
delle persone, la prevenzione evitando i rischi e la concentrazione
sulla risoluzione dei problemi più critici e urgenti.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Inoltre
le imprese private rappresentano una forza importante per lo sviluppo
di alta qualità cinese e un promotore attivo dell’approfondimento delle
riforme e della creazione di nuove situazioni, attraverso l’introduzione
di leggi e regolamenti per promuovere lo sviluppo dell’economia privata
e rafforzare la fiducia e la vitalità del mercato al fine di esplorare e
sbloccare le difficoltà, i punti critici e gli ostacoli nello sviluppo
delle imprese private e attuare i requisiti per promuovere la loro
crescita.</span></span></span></span></p>
<ol start="3"><li><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US"><i><b>In
un momento di turbolenza economica globale, quale contributo offre,
alla stabilità dell’economia mondiale, il modello di sviluppo di elevato
livello della Cina?</b></i></span></span></span></span></li></ol>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Il
mondo di oggi è intrecciato con il caos e cambiamenti secolari si
stanno sgretolando, mentre i nuovi avanzano in progressione geometrica.
Il mondo è entrato in un nuovo periodo di tumulto e trasformazione. Lo
slancio della crescita economica mondiale è insufficiente e
l’instabilità, l’incertezza e i fattori imprevedibili stanno aumentando.
Dal restare indietro rispetto al mondo a partire dalla seconda metà del
XIX secolo, ai punti di forza nel guidare la tendenza mondiale
contemporanea, si dimostra pienamente che i salti qualitativi si
promuovono a vicenda.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">La
modernizzazione in stile cinese rappresenta una grande innovazione
nella teoria e nella pratica della modernizzazione mondiale. Non esiste
né un unico modello di modernizzazione né uno standard di
modernizzazione universalmente applicabile nel mondo. Per molto tempo,
alcuni Paesi hanno monopolizzato il discorso sulla modernizzazione e
aderito alla “teoria occidentale-centrica”, sostenuto il cosiddetto
Washington Consensus” e amplificato continuamente l’illusione che “la
modernizzazione sia occidentalizzazione” e che “la civiltà occidentale è
la civiltà moderna”, la perfetta: ove tutti sono buoni e i cattivi
giacciono dall’altra parte. Alcuni dei principali Paesi occidentali
affermano di avere l’economia più sviluppata e la tecnologia più
avanzata al mondo, ma presentano la più grave polarizzazione tra ricchi e
poveri e registrano il maggior numero di morti sul lavoro. “Liberi e
democratici”, ma continuano ad esserci morti fra le minoranze etniche,
femminicidi e discriminazioni contro le minoranze etniche. Vendette e
divisioni sociali si sono aggravate come mai prima d’ora.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">La
visione del mondo, i valori, la storia, la civiltà, la democrazia
popolare e socialista, l’ecologia, ecc., e le sue grandi pratiche
contenute nella modernizzazione in stile cinese, rompono il mito della
“modernizzazione = occidentalizzazione” e abbandonano il modello
occidentale incentrato sul capitale. L’espansione del materialismo,
l’abbandono della fede, l’espansione esterna (leggi: neocolonialismo e
imperialismo) e il saccheggio e le guerre contro popoli inermi, stanno
creando a comparativamente un nuovo modello di modernizzazione, quello
cinese che fornisce una soluzione alla società umana per raggiungere
pace e stabilità a lungo termine, eliminare la povertà estrema,
promuovere lo sviluppo comune e rispondere a sfide come quella
climatica.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">La
Repubblica Popolare della Cina non solo sta praticando la
modernizzazione, ma sta anche intraprendendo il proprio percorso
innovativo per superare gli errori e le carenze della modernizzazione in
stile occidentale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Il
modello di sviluppo ad alta qualità in stile cinese offre una nuova
scelta ai Paesi in via di sviluppo. Gli Stati che una volta erano
chiamati del Terzo e Quarto Mondo, hanno il diritto e la capacità di
esplorare in modo indipendente i propri percorsi unici verso la
modernizzazione in base alle proprie condizioni nazionali. Per un certo
periodo, alcuni di questi Paesi si erano illusi – ed indotti a farlo –
di “imparare dall’Occidente” e hanno copiato i modelli occidentali, di
conseguenza, non sono stati ovviamente in grado di adattarsi e sono
caduti in un pantano di stagnazione a lungo termine nello sviluppo e
nella situazione sociale, sfociate nell’instabilità politica.
Indipendentemente dalle enormi differenze nei livelli di sviluppo, nella
storia e nella cultura tra i Paesi, alcuni grandi Stati interferiscono
arbitrariamente negli affari interni di altri, impongono loro con
violenza militare e bombe sui civili i propri sistemi politici e valori
agli altri, attuano la “trasformazione democratica” e pianificano
“rivoluzioni colorate”, provocando disordini, conflitti e disastri
umanitari: segnando col rosso del sangue le striscie di mezzeria sul
loro percorso.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Dalla
predetta fondazione della Repubblica Popolare della Cina, soprattutto
dopo la riforma e l’apertura, sono trascorsi decenni per completare il
processo di industrializzazione che i Paesi sviluppati occidentali hanno
attraversato per centinaia di anni: la Cina ha creato un miracolo di
rapido sviluppo economico e sociale a lungo termine, che ha condotto
stabilità e ha cambiato profondamente il processo di sviluppo della
storia mondiale. Il rapporto della Banca Mondiale ha sottolineato che
dal 2013 al 2021, il tasso medio di contributo della Cina alla crescita
economica mondiale ha raggiunto il 38,6%, superando il tasso di
contributo combinato dei Paesi del G7. Per cui la pratica di successo
dello sviluppo ad alta qualità in stile cinese ha dato ai Paesi in via
di sviluppo nuove speranze e nuove scelte, innescando un’ondata di
“guardare a est” e di “imparare dalla Cina”.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US"><i>4. </i></span></span><span><span lang="en-US"><i><b>Il
cambiamento del panorama economico ha prodotto una pressione da parte
degli Stati Uniti e una tendenza al disaccoppiamento, guidata dagli
Stati Uniti. Quale, secondo lei, è la questione più critica per
risolvere questo problema?</b></i></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Le
relazioni economiche e commerciali tra Repubblica Popolare della Cina e
Stati Uniti d’America, RP della Cina ed Europa, e RP della Cina,
Giappone e Corea del Sud sono ancora influenzate dalla tendenza di fondo
del disaccoppiamento a lungo termine. È difficile che le relazioni
sino-americane ritornino all’epoca migliore, ed è arduo per la RP della
Cina tornare alla fase di principale partner commerciale degli Stati
Uniti d’America.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">La
RP della Cina è passata dall’essere il principale partner commerciale
degli Stati Uniti d’America al terzo, superata da Messico e Canada. Un
tempo Pechino era il principale partner commerciale della Germania, ma
ora è stata superata da Washington.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Le
economie sviluppate guidate dagli Stati Uniti attuano il “near-shoring”
e il “friendly-shoring” per raggiungere la concorrenza e la sicurezza
economica. A partire dal 2019, gli Stati Uniti d’America hanno iniziato a
promuovere vigorosamente la creazione dell’area di libero scambio
USA-Canada-Messico, facendo sì che gli Stati Uniti rappresentino una
quota crescente di importazioni dall’area di libero scambio e
l’”outsourcing quasi-shoring” “ è diventata una tendenza alternativa.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Il
termine “friendly outsourcing” si riferisce ad alleanze di
“outsourcing” della catena industriale stabilite con alleati con
richieste politiche e modelli di </span></span><span><span lang="en-US"><i>governance</i></span></span><span><span lang="en-US"> simili per raggiungere quella che considerano la sicurezza della catena industriale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">La
tendenza del “near-shoring” e del “friendly-shoring” promossa dagli
Stati Uniti frenerà, nel breve termine, la globalizzazione e avrà un
impatto su giganti come la RP della Cina che hanno una posizione
importante nella catena dell’industria manifatturiera globale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Inoltre
un altro punto ostico è la guerra tecnologica e le restrizioni al
trasferimento di tecnologia avanzata. Le recenti relazioni
sino-statunitensi non hanno raggiunto un consenso sostanziale, ma hanno
unicamente visto una svolta sulla questione fondamentale della
prevenzione di conflitti feroci. Considerando l’intero anno 2024, si
ritiene che le restrizioni alla guerra tecnologica e al trasferimento di
tecnologie avanzate non verranno allentate, ma diventeranno solo più
stringenti: si tratta di una richiesta fondamentale inarrestabile
nell’ondata di anti-globalizzazione politica.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Va
detto pure che le economie sviluppate dovrebbero passare dalla
debolezza alla realtà e incoraggiare la rivitalizzazione dell’industria
manifatturiera. I forti legami interni compensano le carenze e
prevengono il rischio di rimanere bloccati. Le economie sviluppate
stanno rilanciando l’industria manifatturiera, impedendo ai giganti
industriali con al centro le aziende cinesi di migliorare il loro
contenuto tecnologico e di acquisire più quote nella catena industriale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Sotto
l’ondata di globalizzazione che dura da decenni, la profonda divisione
del lavoro ha trasformato in perdenti molte classi medie e basse delle
economie sviluppate, e le richieste politiche anti-globalizzanti sono
diventate sempre più intense. In tale contesto, i Paesi sviluppati
stanno promuovendo su larga scala il “reshoring” e la rivitalizzazione, e
dall’altro continuano a consolidare i loro vantaggi in campo
tecnologico. Come contromisura, la RP della Cina promuoverà catene forti
per colmare le carenze, promuovere il ricambio interno e prevenire il
rischio di colli di bottiglia.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">In
primo luogo, la tendenza alla frammentazione della catena di
approvvigionamento industriale globale, riduce l’efficienza
dell’allocazione globale delle risorse e fa aumentare i costi di
produzione di varie materie prime, spingendo così lentamente verso
l’alto l’inflazione globale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Se
tutte le economie del mondo costruissero le stesse fabbriche e
fabbricassero gli stessi prodotti, ci sarebbe un grave eccesso di
capacità e una grave duplicazione delle risorse. La tendenza alla
frammentazione e alla duplicazione degli investimenti nelle risorse
infatti sta riducendo l’efficienza dell’allocazione delle risorse
globali e, in definitiva, aumenta il costo di produzione delle materie
prime.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Un
gran numero di materie prime originariamente dovevano essere prodotte
solo nei distretti industriali cinesi ed esportate negli Stati Uniti. Ma
ora la RP della Cina produce materie prime di base e le esporta in
Vietnam o in Messico e poi negli Stati Uniti. In questo processo, la
catena industriale intermedia si è allungata del 30%, il che ha fatto
aumentare il costo di produzione delle merci e rallentato la consegna
efficiente dei beni. Oltre alle tendenze a lungo termine sopra
menzionate, tra le cause figurano anche le crisi energetiche e le
carenze materiali causate da guerre e conflitti regionali.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">La
stagnazione della crescita è dovuta al forte ciclo del dollaro USA che
ha portato a un declino della crescita economica globale. I continui
conflitti geopolitici hanno influenzato anche la crescita economica
globale, che ha continuato a diminuire.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Gli
Stati Uniti alzano i tassi di interesse sul dollaro americano, e il
dollaro torna a essere importante a livello globale. Il ciclo forte del
dollaro statunitense e il suo modello di raccolta causeranno un declino
dell’intera crescita economica globale. La velocità di sviluppo dei
Paesi quali Vietnam, India, ecc. diminuiranno, così come il tasso di
crescita delle economie sviluppate tali il Giappone e l’Europa. </span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Per
cui le economie sviluppate, guidate da Stati Uniti d’America con al
traino l’Europa, stanno alzando significativamente i tassi di interesse
per frenare l’inflazione. Stimiamo che il tasso di inflazione globale
rimarrà intorno al 4% nel 2024: un livello ancora elevato.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Questa
situazione di stagflazione – ossia quando sono contemporaneamente
presenti nello stesso mercato sia un aumento generale dei prezzi, sia
una mancanza di crescita dell’economia – in termini reali non è un buon
segnale per l’economia globale nel 2024. Le Nazioni Unite hanno
recentemente previsto che il tasso di crescita economica globale nel
2024 rallenterà dal 2,7% nel 2023 al 2,4% nel 2024; ed è di gran lunga
inferiore al tasso di crescita medio del 3% prima dell’epidemia, e
rappresenta un calo molto netto.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">In
definitiva la ragione principale deriva dall’intensificazione del
disaccoppiamento e della duplicazione dell’allocazione delle risorse,
che si traduce in un calo dell’efficienza economica globale, oltre che
dal forte status ciclico del dollaro statunitense, che ha un effetto
repressivo sull’economia globale.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><b>5. </b></span><span><i><b>Perché
è stato costante il racconto dell’Occidente del “crollo economico della
Cina” e “l’economia cinese ha raggiunto il suo picco?” </b></i></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">La
posizione preminente della RP della Cina nella produzione industriale
ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, in particolare il suo grande
successo nel fornire beni di alta qualità e a basso prezzo ai
consumatori di tutto il mondo. Come abbiamo già detti la RP della Cina è
attualmente il più grande Paese manifatturiero del mondo e la sua
industria continua ad espandersi, aiutando la maggior parte dei Paesi in
via di sviluppo, e non solo, ad aver resistito e resistere all’impatto
del rallentamento della crescita economica causato dall’epidemia di
COVID-19.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Lo
sviluppo dell’industria manifatturiera e di altre aree produttive ha
migliorato l’immagine della Cina in patria e all’estero , ma ha anche
attirato alcune dure e irragionevoli critiche vecchio stile da parte
degli Stati Uniti d’America e dei propri caudatari. Colpire la RP della
Cina sembra essere diventata una tradizione politica nei rapporti dei
Paesi occidentali con l’Impero di Mezzo, e di tanto in tanto si ripete
la stessa vecchia melodia. I Paesi occidentali di solito usano trucchi
per fabbricare e distorcere i fatti dal nulla per attaccare e diffamare
l’immagine della RP della Cina, ma non menzionano mai il suo contributo;
preferendo porre in evidenza il “missionaresimo” occidentale nel
portare il “mondo libero” al di là con bombe intelligenti e massacri,
nonché provocare guerre periferiche per non porre in crisi la propria
produzione bellica.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Recentemente,
il presidente statunitense George Biden e il segretario al Tesoro
americano Janet Yellen hanno usato rispettivamente i termini “bomba a
orologeria” e “fattori di rischio per l’economia statunitense” per
commentare l’economia cinese. Secondo loro, il governo cinese guidato
dal presidente Xi Jinping, non è riuscito a portare prosperità al Paese
di 1,4 miliardi di persone, mentre la sua strategia economica finora è
stata in gran parte speculativa piuttosto che basata su proiezioni
realistiche.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Sebbene
gli Stati Uniti d’America siano ben consapevoli degli sforzi della RP
della Cina per risolvere il problema della disoccupazione urbana e
rurale, della produzione alimentare e dello sviluppo industriale per
eliminare con successo la povertà, quegli attacchi verbali infondati
continueranno a verificarsi, qualunque cosa accada. In effetti, gli
sforzi del presidente Xi Jinping hanno consentito all’economia cinese di
continuare a crescere, mantenendo la promessa dei fondatori della
Repubblica Popolare Cinese, rendendola Cina migliore giorno dopo giorno.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">L’implicazione
della retorica dei politici statunitensi è che – considerando il
contributo dell’industria manifatturiera cinese alla produzione e al
consumo globale – l’economia cinese una volta crollata avrà un impatto
negativo su tutti, e lo sviluppo economico e sociale della maggior parte
dei Paesi del mondo si troverà ad affrontare questioni di cui gli
stessi Stati Uniti d’America e i Paesi occidentali non ne saranno
immuni. I predetti politici hanno ripetutamente ricordato ai cittadini i
pericoli e rammentati loro la loro esperienza durante la pandemia di
coronavirus, quando la produzione industriale in Cina ha rallentato e le
catene di approvvigionamento globali sono state interrotte, facendo
aumentare l’inflazione e riducendo i redditi.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Le
statistiche invece dimostrano – a parità di Covid-19 per tutti – che
l’industria manifatturiera cinese rappresenta oltre il 28% del totale
mondiale, mentre gli Stati Uniti d’America sono a circa il 16%. Inoltre,
secondo i dati del </span></span><span><span lang="en-US"><i>Brookings Institution</i></span></span><span><span lang="en-US">
– centro di ricerca senza scopo di lucro, fondato nel 1916 con sede
centrale a Washington D.C. – la RP della Cina ha mantenuto un reddito
annuo di oltre due trilioni di dollari statunitensi dal 2018, il che
dimostra pienamente i risultati raggiunti da Pechino nella </span></span><span><span lang="en-US"><i>governance</i></span></span><span><span lang="en-US">
economica a fronte di un’enorme incertezza globale. Inoltre, il governo
cinese insiste nell’essere incentrato sulle persone, concentrandosi su
uno sviluppo di alta qualità, perseguendo basse emissioni di carbonio,
innovazione e sostenibilità e migliorando costantemente l’ambiente
rurale e gli standard di vita delle persone.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Dovremmo anche renderci conto che la </span></span><span><span lang="en-US"><i>performance</i></span></span><span><span lang="en-US">
economica non può essere statica: la cosa più importante è migliorare
continuamente la capacità di gestione e controllo del rischio, essere
sempre pronti ad affrontare – come dicono i cinesi – i cigni neri e i
rinoceronti grigi e allo stesso tempo ottimizzare la produzione e la
distribuzione. L’economia cinese, infatti, continua a migliorare: nella
prima metà del 2023, il PIL cinese era cresciuto del 5,5%; e nell’agosto
dello stesso anno, il valore aggiunto industriale è aumentato del 4,5%.
Sia nel breve che nel lungo termine, l’economia cinese manterrà lo
slancio di crescita.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">È
evidente che i politici occidentali – chi per posizione di potere e chi
per timore di ritorsioni da parte di Metropolis – distorcono i fatti e
diffamano l’economia cinese perché considerano la Cina come un “alieno”
che non segue né aderisce al percorso di sviluppo politico ed economico
dell’Occidente: per cui si tratta essenzialmente della trita e ritrita
storia hollywoodiana: “Qui ci sono i buoni” e “Lì ci sono i cattivi”;
chiamarla una disputa ideologica sarebbe troppo elogio.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">In
effetti abbiamo assistito alla forte resilienza dell’economia cinese
sotto la guida del presidente Xi Jinping e, anche di fronte a enormi
incertezze come l’epidemia di COVID-19, la RP della Cina ha mantenuto la
sua posizione di primo Paese manifatturiero. Pertanto, la propaganda
dei Paesi occidentali che offusca l’immagine della RP della Cina è
fuorviante: questo tipo di metodo politico che spera di utilizzare le
questioni internazionali per deviare i conflitti interni è ormai
obsoleto da tempo nel mondo di oggi.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><b>6. </b></span><span><i><b>La
Cina è da tempo una forza trainante della ripresa economica mondiale,
questa tendenza continuerà nel 2024? Confida in questa prospettiva?</b></i></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Cito
il Fondo monetario internazionale che ha recentemente alzato le sue
previsioni di crescita per l’economia cinese e le economie asiatiche
emergenti nel 2024. Allo stesso tempo, sulla base della crescita
resiliente delle principali economie come la stessa RP della Cina, il
FMI ha aumentato le sue previsioni di crescita economica globale per
quest’anno di 0,2 punti percentuali, portandole al 3,1%. Il FMI ha
sottolineato che la revisione al rialzo delle previsioni di crescita
economica della RP della Cina riflette la continuazione dello slancio di
crescita dell’economia cinese superiore alle attese lo scorso anno e il
ruolo trainante dell’introduzione da parte del governo cinese di
politiche pertinenti.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Il
Fondo monetario internazionale ha dichiarato nel suo ultimo “World
Economic Outlook Report” che la crescita economica globale probabilmente
vedrà un’ulteriore tendenza al rialzo nel 2024. Tra i fattori
principali figura l’accelerazione della ripresa economica della RP della
Cina.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Le
aspettative ottimistiche per la crescita economica della RP della Cina
hanno inoltre rafforzato la fiducia nella crescita economica regionale.
Il FMI prevede che, poiché la crescita economica della RP della Cina
potrebbe superare le aspettative, il tasso di crescita economica
complessiva delle economie emergenti in Asia dovrebbe raggiungere il
5,2% quest’anno, 0,4 punti percentuali in più rispetto alle previsioni
dell’ottobre dello scorso anno.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Non solo il FMI, ma anche istituzioni finanziarie internazionali come </span></span><span><span lang="en-US"><i>Goldman Sachs</i></span></span><span><span lang="en-US"> e </span></span><span><span lang="en-US"><i>UBS Group AG</i></span></span><span><span lang="en-US">
(una società svizzera di servizi finanziari con sede a Zurigo e
Basilea) hanno recentemente pubblicato rapporti in cui si afferma che i
settori dei consumi e dei servizi cinesi continueranno il </span></span><span><span lang="en-US"><i>trend</i></span></span><span><span lang="en-US"> di ripresa post-epidemia nel 2024. L’</span></span><span><span lang="en-US"><i>Economist Intelligence Unit</i></span></span><span><span lang="en-US"> britannico e altri prevedono che i fondamentali economici della Cina saranno più solidi nel 2024.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Sonali
Jain-Chandra, capo della delegazione del FMI nella RP della Cina per il
rapporto di consultazione dell’Articolo IV, ha detto ai giornalisti che
le politiche attuate dal governo cinese avranno un impatto positivo
sull’economia, aggiungendo che la ricerca relativa al FMI mostra che
ogni punto percentuale di crescita economica della RP della Cina
spingerà la crescita economica di altri Paesi di 0,3 punti percentuali.
Ritiene che la crescita economica della RP della Cina sarà ancora
superiore alla media globale nel 2024 e che la Cina sarà il principale
contributore alla crescita economica globale nel 2024.</span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span lang="en-US">Basti questo.</span></span></span></span></p>
<p align="RIGHT"><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span style="font-size: small;">Giancarlo Elia Valori</span><span style="font-size: medium;"> </span></span></span></p><p align="RIGHT"><a href="https://www.bankimpresanews.com/riflessione-elia-valori/2024/03/04/45671_cina-modernizzazione-sviluppo-e-nuovo-ordine-mondiale">https://www.bankimpresanews.com/riflessione-elia-valori/2024/03/04/45671_cina-modernizzazione-sviluppo-e-nuovo-ordine-mondiale</a>/ <span style="font-family: Arial, sans-serif;"><span><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></span></p>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-84917897563634412452024-03-03T17:46:00.004+01:002024-03-03T17:48:09.157+01:00Prima Internazionale quale base per un socialismo democratico e libertario. Riflessione di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtR3iOT4yyo4Uyti2C42szGfwiDSGVrqIE2oUsc7KZTrWQj2LUEU7iykcigYCS7GFftB-m1oiAyKqGeBZ9bDjFWth8nr8APpH0pHxbUtsqb23am4oVGX9SROOoWuCEaOU12kxKRCPJOhfazdmXKsrlEZtPnSsGpaOIKBxMlofgmB2dsVe-BAdx9-PTRy0/s233/prima%20internazionale.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="233" data-original-width="227" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtR3iOT4yyo4Uyti2C42szGfwiDSGVrqIE2oUsc7KZTrWQj2LUEU7iykcigYCS7GFftB-m1oiAyKqGeBZ9bDjFWth8nr8APpH0pHxbUtsqb23am4oVGX9SROOoWuCEaOU12kxKRCPJOhfazdmXKsrlEZtPnSsGpaOIKBxMlofgmB2dsVe-BAdx9-PTRy0/s1600/prima%20internazionale.jpg" width="227" /></a><br /></p><div style="text-align: justify;"><div><div class="x1iorvi4 x1pi30zi x1swvt13 xjkvuk6" data-ad-comet-preview="message" data-ad-preview="message" id=":r1mj:"><div class="x78zum5 xdt5ytf xz62fqu x16ldp7u"><div class="xu06os2 x1ok221b"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"><div class="xdj266r x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs x126k92a"><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Fra le varie Internazionali socialiste, quella in cui mi sono sempre riconosciuto è la Prima Internazionale del 1864, che vide dialogare socialisti, anarchici, mazziniani, garibaldini e marxisti.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Purtroppo fu sciolta nel 1876, ma a mio avviso rimane l'unica seria base per la costituzione di un socialismo al contempo nazionale (non nazionalista, ovvero non sciovinista) e internazionale (non internazionalista, ovvero non per l'omologazione universalista), ancorato a valori egualitari, libertari e democratici.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">La Seconda Internazionale fu interessante in particolare alla sua fondazione, nel 1889, e univa socialisti e marxisti, in <span></span>una sorta di centro marxista, orientato alle riforme.<br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">La Terza Internazionale del 1919, marxista-leninista, invece, mi è abbastanza estranea, ma la comprendo se attuata e adattata alla realtà dei Paesi in Via di Sviluppo o del Terzo Mondo ed è stata molto utile all'emancipazione di molti di quei Paesi, in particolare in Asia. <br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">La Quarta Internazionale del 1938, invece, per me rimane una assurdità confusa, dogmatica e poco degna di nota.<br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Negli Anni 2000 si è iniziato a parlare, in particolare grazie a Hugo Chavez, di Quinta Internazionale. Se questa guardasse a una sintesi fra le prime tre, se ne potrebbe anche discutere.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"> </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Luca Bagatin</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"> </span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKzmf6hF2SaMX31QxJaN4QUZ3ZGQPxlFWkkI84OgTei0cjTg3rG0ZyLW3AFA41JDaLh7mYIaTBAO4H2Gdo2tSkpGDDgdxuCQfkq4RCvWVjvhRtWsDVX7BHDtpS72S3-9ugjUp-FTQ8NvCwfbMInPysHSW1nxou-f55w6HH0jMVKpvdHGr2Nl2fEP0kN94/s306/ritratti%20del%20socialismo%20by%20luca%20bagatin.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="306" data-original-width="200" height="380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKzmf6hF2SaMX31QxJaN4QUZ3ZGQPxlFWkkI84OgTei0cjTg3rG0ZyLW3AFA41JDaLh7mYIaTBAO4H2Gdo2tSkpGDDgdxuCQfkq4RCvWVjvhRtWsDVX7BHDtpS72S3-9ugjUp-FTQ8NvCwfbMInPysHSW1nxou-f55w6HH0jMVKpvdHGr2Nl2fEP0kN94/w249-h380/ritratti%20del%20socialismo%20by%20luca%20bagatin.jpg" width="249" /> </a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo/" target="_blank">https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo/ </a><br /></div></span></div></div></span></div></div></div></div></div>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-59513417000892426622024-03-01T18:04:00.010+01:002024-03-01T18:20:36.730+01:00 Gran Bretagna. Il socialista (autentico) George Galloway vince le elezioni suppletive e entra in Parlamento. Articolo di Luca Bagatin<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBlz0wC4jSbOAFNgu0xqoqmpNXU6RaFnOR_wQGy9kjnpguY0-7zPI6_RQpDIsZXdXzFjHa6xUVKy1hDfKHl2yxqYl4tRYercfbZcZzL34dVIvJSYVE4hehnmZLIy7k3PbR5rV_Ea-OiQjwrSe_cMOhGA_1blbtDXedskwKGVPP998330bvUlIkylKP9-A/s3320/george%20galloway.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1263" data-original-width="3320" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBlz0wC4jSbOAFNgu0xqoqmpNXU6RaFnOR_wQGy9kjnpguY0-7zPI6_RQpDIsZXdXzFjHa6xUVKy1hDfKHl2yxqYl4tRYercfbZcZzL34dVIvJSYVE4hehnmZLIy7k3PbR5rV_Ea-OiQjwrSe_cMOhGA_1blbtDXedskwKGVPP998330bvUlIkylKP9-A/w561-h214/george%20galloway.jpg" width="561" /></a></div><div style="text-align: center;"> </div><div style="text-align: center;"><div style="text-align: justify;">George Galloway è
probabilmente, assieme a Jeremy Corbyn e a Jean-Luc Mélenchon,
l'ultimo dei socialisti europei autentici.</div><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Rarità negli ultimi
trent'anni, se pensiamo che, in Europa, come ho scritto più volte,
il socialismo è completamente scomparso, per lasciare lo spazio all'egoistico
liberal-capitalismo assoluto e al più retrogrado militarismo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ebbene, George Galloway,
alla guida del socialista Partito dei Lavoratori della Gran Bretagna
(Workers Party of Britain), è stato eletto deputato del Parlamento
del Regno Unito alle elezioni suppletive del collegio di Rochdale del
29 febbraio scorso, con il 39,7% dei voti, battendo l'Indipendente
David Tully (21,3%), il Conservatore Paul Ellison (12%), il Laburista
Azhar Ali (7,7%), il Liberaldemocratico Iain Donaldson (7%) e
l'esponente della destra euroscettica Simon Danczuk (6,3%).</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nato da una famiglia di
umili operai nella città scozzese Dundee, vissuto nel quartiere
irlandese, classe 1954, già collaboratore del giornale britannico
“The Guardian”, scrittore (è autore di una biografia di Fidel
Castro, una dell'ex calciatore e allenatore nordirlandese Neil
Lennon e di una sua autobiografia), George Galloway fu attivo nel
Partito Laburista britannico fin da adolescente.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">A 26 anni divenne
Presidente del Partito Laburista in Scozia e, con tale partito, fu
eletto in Parlamento, per la prima volta, nel 1987.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel 2003 fu espulso dal
partito con l'assurda accusa di gettare “discredito”. In realtà, le
posizioni socialiste e autenticamente laburiste di Galloway e quelle
del nuovo corso liberal capitalista e guerrafondaio di Tony Blair,
non erano più compatibili da tempo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Fu così che, nel 2004,
entrò a far parte del socialista, anticapitalista, antimperialista e
nonviolento Respect Party, con il quale fu rieletto al Parlamento nel
2012, alle suppletive del collegio di Bradford West, rimanendo in
carica fino al 2015.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Anticonformista e
libertario, nel 2006, divenne anche, goliardicamente, concorrente del
Grande Fratello VIP britannico.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">In tutti questi anni si è
sempre battuto, sia dentro che fuori dal Parlamento britannico –
come tutti i socialisti autentici (uno per tutti, il nostro caro
vecchio Bettino Craxi) - per la giustizia sociale, il multipolarismo,
il sostegno alla causa palestinese, il superamento del capitalismo,
la liberazione del giornalista libertario Julian Assange, guidando
oggi il Workers Party of Britain, ovvero il Partito dei Lavoratori
della Gran Bretagna, fondato nel 2019 da supporter dell'ex leader
laburista Jeremy Corbyn.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Workers Pary of
Britain, infatti, si propone – in primis - di raccogliere i voti
dei delusi dell'attuale Partito Laburista, ormai da tempo svuotato e diventato partito liberal capitalista e militarista, non così diverso
da quello Conservatore.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Workers Party of
Britain, che ambisce a diventare un vero grande Partito Laburista
autentico, si propone, fra le altre cose: una ricostruzione
dell'industria britannica; la ridistribuzione della ricchezza e del
potere ai lavoratori; la partecipazione e il controllo delle imprese
da parte dei lavoratori; la possibilità di andare in pensione a 60
anni; la richiesta di un referendum che chieda ai cittadini l'uscita
della Gran Bretagna dalla NATO; il diritto alla casa per tutti; un
trasporto pubblico gratuito o comunque economico; una sanità
gratuita e universale ed ha simpatia, a livello internazionale, per
le politiche socialiste e multipolari di Repubblica Popolare Cinese e
Cuba.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Workers Party of
Britain si propone, dunque, quale alternativa socialista in Gran
Bretagna. Una alternativa che manca da tempo, tanto nel Regno Unito,
quanto in Unione Europea.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></p>
</div>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-35580918178069202002024-02-27T17:00:00.005+01:002024-02-27T17:02:34.060+01:00Riflessioni socialiste. Di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" data-original-height="306" data-original-width="200" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv9RN0I-5IpkP3ZkoNQFdFDZXXnLUVCJQpA6u2lpeaqfxeuvFF06UXRVeDOx9dCMTxagUdjjOxvdx_w08f9jl0aXudkeaDYj1XWfhTwhtWcCtX3VZ4Bq2t3V8vX7WdCK378jNuMO29ua0N5FkE6lYtwWltqIQ2P5hMruVFbPU5VE_RwnNrG9vO4LkuFXk/w251-h384/ritratti%20del%20socialismo%20by%20luca%20bagatin.jpg" width="251" /></a><br />
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Il socialismo è un
metodo che, fra le altre cose, permette all'essere umano di tenere a
bada l' ego.</i></span></p>
<div dir="LTR" id=":rbv:">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>L'ego è quella
patologia, purtroppo non ancora classificata come tale, con la quale
l'essere umano viene al mondo.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>E che genera tutti gli
squilibri presenti nel mondo.</i></span></p>
</div>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><b>(Luca Bagatin)</b></i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Ormai persino
l'intelligenza artificiale scrive libri.</i></span></p>
<div dir="LTR" id="Sezione1">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Cosa pretendiamo, noi,
che scriviamo per mestiere da quasi 25 anni?</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Che ci documentiamo, che
ci roviniamo la vista, la schiena e le dita per studiare e passare
interi giorni al computer?</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Cosa pretendiamo se
macchine di merda, inventate da gente irresponsabile (perché chi
promuove la tecnologia, senza porre limiti, è pericoloso e
irresponsabile) ormai finiscono per sostituirci?</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>La tecnologia,
l'automazione tecnologica, sono patologie. Sono il trionfo dell'ego
umano e di come la mente umana sia perversa e controversa (lo studio
non serve a nulla se non conosci e migliori prima te stesso).</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Quando ce ne renderemo
conto avremo smesso persino di vivere, oltre che di sognare.</i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><b>(Luca Bagatin)</b></i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Accettare la vecchiaia e
la fine di qualcosa è la cosa più difficile al mondo, in
particolare per le civiltà occidentali e moderne.</i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione2">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Non ditelo a me, perché
sono aspetti che non accetterò mai o mai completamente.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>E che mi hanno scavato
dentro.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Invidio molto quelle
civilità che non sentono il passare del tempo. Che sono eternamente
giovani, perché i loro componenti muoiono prematuramente e senza
pena.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Penso che le civiltà
arcaiche fossero più forti delle nostre, proprio per questo.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Penso che dovremmo
completamente cambiare il nostro punto di vista, per stare
psicologicamente meglio.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Accettare la fine,
considerare la morte nostra compagna, smetterla di pensare di voler
allungare eternamente la nostra vita e la nostra giovinezza.</i></span></p></div><div dir="LTR" id="Sezione2"><span style="font-size: medium;"><i><b> </b></i></span></div><div dir="LTR" id="Sezione2"><span style="font-size: medium;"><i><b>(Luca Bagatin)</b></i></span>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Il liberale si crede
libero.</i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione3">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>In realtà è un servo
doppiamente.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Della sua miopia e della
sua ideologia.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>PS: non lo dico per
pregiudizio, ma per aver studiato da liberale, essere cresciuto da
liberale e, infine, aver aperto gli occhi da persona pensante con la
propria testa.</i></span></p><span style="font-size: medium;"><i><b> </b></i></span></div><div dir="LTR" id="Sezione3"><span style="font-size: medium;"><i><b>(Luca Bagatin)</b></i></span>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>Socialismo non è
statalismo, ma superamento dello Stato (sino alla sua completa
estinzione) e del mercato.</i></span></p>
</div>
<div dir="LTR" id="Sezione4">
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>È abolizione della
dittatura dei politici e delle loro leggi e abolizione del dominio
del danaro sui rapporti sociali e umani.</i></span></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i>E' superamento dell'ego. E' trionfo dell'amore. <br /></i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><i><b>(Luca Bagatin)</b></i></span>
</p>
</div>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><a href="https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo/"><span style="font-size: medium;">https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo/</span></a><br />
</p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-22801108328414089712024-02-26T17:35:00.003+01:002024-02-26T17:39:09.494+01:00Un ricordo di Bettino Craxi a 90 anni dalla nascita<p style="text-align: justify;"><i>Quella che segue è l'intervista che il canale YouTube di Ancora Italia, diretto da Arturo Ferrara, ha realizzato al sottoscritto, alla mia cara amica Ananda Craxi e allo scrittore Lamberto Rimondini.</i></p><p style="text-align: justify;"><i>Ringrazio sia Ananda per avermi suggerito la partecipazione all'intervista, che il canale per avermi dato l'opportunità di parlare di Bettino Craxi e del glorioso Partito Socialista Italiano dei cari bei tempi andati, in veste di autore del saggio "Ritratti del Socialismo" (<a href="https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo">https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo</a>).<br /></i></p><p style="text-align: justify;"><i>Per il resto, vorrei comunque precisare che non ho nulla a che fare con il partito Ancora Italia, che, fino a qualche giorno fa, non conoscevo. Penso anzi che, in generale, le mie posizioni socialiste democratiche, risorgimentali e libertarie, raccontate anche nel video stesso, oltre che in tutti i miei saggi, siano assai distanti dalle loro. Così come sono distante da alcune posizioni espresse nel video stesso. <br /></i></p><p style="text-align: justify;"><i>Il dialogo e l'approfondimento, ad ogni modo, fanno sempre bene a tutti.</i></p><p style="text-align: justify;"><i>Detto ciò, vorrei rimarcare che, ciò che manca oggi in Italia e Europa, purtroppo, come sottolineo nella video-intervista che segue, sono le idee, le progettualità e il pragmatismo dell'unico Centro-Sinistra che l'Italia abbia mai conosciuto, dal 1946 al 1993.</i></p><p style="text-align: justify;"><i>Tali idee, progettualità e pragmatismo sono state distrutte, appunto, nell'anno di disgrazia 1993. <br /></i></p><p style="text-align: justify;"><i><b>Luca Bagatin</b></i><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/gYWMqgZnHAg" width="320" youtube-src-id="gYWMqgZnHAg"></iframe></div>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-36263599975429259122024-02-20T18:32:00.005+01:002024-02-20T18:45:06.012+01:00Julian Assange libero! Libertà di parola e di pensiero! Stop al nuovo maccartismo!<p style="text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyd_1qQ763NjmciuA1WZmCMvub-V3R3oB0DzQAzaDwS7lA26SOqgWub-0Z_-DSnCCooS6H5XPp8RrHpv0Sf5PR8-s9kKbGBDEUiKIqwQ9qMYTUQQ8y5z24iMeCex5aHbvFKHtG5eBfP5XmR9XPfZYCbayjOu66hQlSFQICOoMoehzh-KYYCaTq4K8-fCI/s1200/free%20assange%201.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuXLZ3_09qx1FMYtqv_BouTbMMzC7c0we0VthfkJA4MZ5eNllpGQca3SInKJoDc67w-imkXhsWIfF7tdzWtjxhCJkle73ec4LsiRYqo863BYruU93j7sTWwK-cxy3vx-ME3hx4P6n7EylvXPFxI7lkn3JR68cSRX4kiSE6U0pwsS2yzEHEnmRINLgcIQ4/s960/julian%20assange.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="590" data-original-width="960" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuXLZ3_09qx1FMYtqv_BouTbMMzC7c0we0VthfkJA4MZ5eNllpGQca3SInKJoDc67w-imkXhsWIfF7tdzWtjxhCJkle73ec4LsiRYqo863BYruU93j7sTWwK-cxy3vx-ME3hx4P6n7EylvXPFxI7lkn3JR68cSRX4kiSE6U0pwsS2yzEHEnmRINLgcIQ4/w505-h310/julian%20assange.jpg" width="505" /></a></div><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="1200" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyd_1qQ763NjmciuA1WZmCMvub-V3R3oB0DzQAzaDwS7lA26SOqgWub-0Z_-DSnCCooS6H5XPp8RrHpv0Sf5PR8-s9kKbGBDEUiKIqwQ9qMYTUQQ8y5z24iMeCex5aHbvFKHtG5eBfP5XmR9XPfZYCbayjOu66hQlSFQICOoMoehzh-KYYCaTq4K8-fCI/w493-h258/free%20assange%201.png" width="493" /></div> <br /><p></p>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-28426254972486830412024-02-19T19:43:00.001+01:002024-02-19T19:43:05.012+01:00ETERNITA'. Poesia di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>ETERNITA'</b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>poesia di Luca Bagatin </b></span></p><p style="text-align: center;"><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimiCSsP9xu77Rq8_YbjUSi8VFhrFwfD37ESG-qs0kGsE_AW8tAmEe0-0HWkYWVbvRCkLTJDtX7JYGvfe8fBh-pKUVgcxttSrEEbKZWZ0rgSF7zWjF6SovpHfD8TP5yJ-fOTuptCqh6hvQGdV6gp_HjqGcFSmabOPkOLWjmeB7R3OMyjV0EDr5MdizblPo/s728/vasya%20cat.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="410" data-original-width="728" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimiCSsP9xu77Rq8_YbjUSi8VFhrFwfD37ESG-qs0kGsE_AW8tAmEe0-0HWkYWVbvRCkLTJDtX7JYGvfe8fBh-pKUVgcxttSrEEbKZWZ0rgSF7zWjF6SovpHfD8TP5yJ-fOTuptCqh6hvQGdV6gp_HjqGcFSmabOPkOLWjmeB7R3OMyjV0EDr5MdizblPo/w396-h223/vasya%20cat.jpg" width="396" /></a></b></div><i> </i><p></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Lo vedo correre</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Sopra l'arcobaleno.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Fondersi con il Cielo</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Il tuo gatto</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Dalle forti fusa.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>E' così che percepisco</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Che un'Anima</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Sia essa umana che
animale</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Passi la sua Eternità.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>In realtà</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Esiste solo l'Eternità.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Non esiste nemmeno la
materia</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Che ci circonda.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Esiste un'unica Anima.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Eterna.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Che sei tu che mi stai
leggendo, che sono io, che è il tuo gatto, il tuo cane,</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Qualsiasi essere tu ami o
abbia amato.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>La materia, la
razionalità, ci fanno soffrire</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Perché ci fanno
percepire</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>La perdita di chi abbiamo
amato.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Ma, in realtà, la
sofferenza è transitoria.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Non abbiamo mai perduto
nessuno</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Perché niente è
perduto.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Tutto è con noi</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Eternamente.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Tutto è dentro di noi.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>L'Eternità è
quell'Amore</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Che unisce la nostra
Anima
</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>A quella di chi amiamo</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>E abbiamo amato.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Il tuo gatto Vasya
</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>E' là</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>In quell'Eternità.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>E in quella Eternità</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Ci sei tu</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>C'è tutto l'Amore</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Che, tu e lui, vi siete
donati</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i>Nel corso degli anni.</i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i><b>Luca Bagatin</b></i></span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i><b><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></b></i></span></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-42780396472230707532024-02-18T17:21:00.004+01:002024-02-18T17:33:04.724+01:00Il dissidente russo Eduard Limonov, il 22 febbraio prossimo, avrebbe compiuto 81 anni. Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUkfZy6nYCbnC3bMnSShrUxDmizzsVfKbCYu6g5siimXIVwdiwa2ACzFpPvdZWAQP6vFS6j40AYHwsviGsIwoJWt_a0Jkzd_jkz8KNM_zt2RwxCVP0YNVzCuGhslgz_UpnOt7MozJbym8utINUqzVNiciIiBSkoVQCVA8Pb6IQzabuO0kiQVLH9CeraTw/s403/Eduard%20Limonov%20.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="399" data-original-width="403" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUkfZy6nYCbnC3bMnSShrUxDmizzsVfKbCYu6g5siimXIVwdiwa2ACzFpPvdZWAQP6vFS6j40AYHwsviGsIwoJWt_a0Jkzd_jkz8KNM_zt2RwxCVP0YNVzCuGhslgz_UpnOt7MozJbym8utINUqzVNiciIiBSkoVQCVA8Pb6IQzabuO0kiQVLH9CeraTw/s320/Eduard%20Limonov%20.jpg" width="320" /></a><br />
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Lo
scrittore dissidente russo di fama internazionale, Eduard Limonov, il
22 febbraio di quest'anno, avrebbe compiuto 81 anni. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"></span>
<span style="color: white;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">L'ultimo
e definitivo numero della rivista statunitense “Esquire”, in
Russia, che uscì nell'aprile 2022 (prima di chiudere la versione
russa, a causa delle assurde sanzioni), gli dedicò la copertina con
il titolo: “La vita e il posto nella Storia del grande scrittore
russo” e, recentemente, è stato realizzato un film ispirato alla
sua vita - “</span></span></span><span style="color: white;"><i><span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Limonov:</span></span></span></i><span>
</span><i><span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">The
Ballad of Eddie”, scritto dal regista polacco Paweł Pawlikowski,
diretto dal regista russo Kirill Serebrennikov e interpretato
dall'attore britannico Ben Whishaw (celebre per aver recitato nei
film “The Danish Girl”, “Il ritorno di Mary Poppins” e “La
vita straordinaria di David Copperfield).</span></span></span></i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><i style="color: white;"><span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Il
film, peraltro, è ispirato al romanzo-biografia “Limonov”, del
francese Emmanuel Carrère, del 2011, edito in Italia da Adelphi.
Romanzo che, in verità, Limonov non considerava per nulla, in quanto
lo riteneva scritto dal punto di vista di un “ricco borghese” e
dichiarò di non averlo mai voluto leggere.</span></span></span></i></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><i><span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Da
dire che, già nel 2018, i</span></span></span></i><span><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">l
regista italiano Mimmo Calopresti gli dedicò un docu-film, ove
accostò Limonov alla figura di Pier Paolo Pasolini.</span></span></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><i><span><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Limonov,
alla sua morte, avvenuta il 17 marzo 2020,</span></span></span></i><span>
aveva all’attivo oltre 60 libri. Prevalentemente romanzi a sfondo
autobiografico.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Ma
chi fu Eduard Limonov, al quale ho dedicato – due anni fa - persino
il mio penultimo saggio “L'Altra Russia di Eduard Limonov – I
giovani proletari del nazionalbolscevismo”
(</span><span style="color: white;"><a href="https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/617218/laltra-russia-di-eduard-limonov-2/" target="_blank"><span><span lang="zxx"><u><span>https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/617218/laltra-russia-di-eduard-limonov-2/</span></u></span></span></a><span>)?</span></span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Dissidente integrale, negli
Anni ’70, si fece volutamente espellere dall’URSS per approdare
negli USA, ove vivrà di scrittura e di umilissimi lavori, assieme al
compagna dell’epoca, Elena Schapova, la quale diverrà presto una
modella e oggi è moglie di un nobile italiano.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Fu autodidatta, sarto,
attivista trotzkista, comunista indipendente, redattore di giornali,
maggiordomo di un miliardario e, per un periodo, visse persino da
senzatetto.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Visse a Parigi negli Anni ’80,
con la seconda moglie (la prima fu Anna Rubinstein, che sposò negli
Anni '60), la cantante e scrittrice Natalya Medvedeva, e
successivamente, negli Anni ’90, partecipò alla guerra civile
nell’ex Jugoslavia a sostegno della Repubblica Federale di
Jugoslavia e alla guerra di Transnistria, a sostegno della Repubblica
Socialista Sovietica Moldava di Pridnestrovie. Successivamente,
tornato in Russia, prese parte alla resistenza popolare in difesa del
Parlamento russo, fatto bombardare da Eltsin.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Nel 1992 collaborò con
Vladimir Zirinovskij, leader del Partito LiberalDemocratico russo,
ricevendo la nomina a “Ministro della Sicurezza” del governo
ombra creato dallo stesso Zirinovskij. Presto ne prese le distanze,
spiegandone le ragioni nel saggio “Limonov contro Zirinovskij”.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">L’anno successivo, invece,
organizzò un gruppo di poveri, sbandati, emarginati, punk ed ex punk
delusi dal crollo dell’Unione Sovietica e vittime dell’avvento
dei liberalismo oligarchico. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Un gruppo di giovani e
giovanissimi, prevalentemente artisti autodidatti, musicisti,
pittori, scrittori, che si ispiravano e ascoltavano la musica di
David Bowie e Viktor Coj e leggevano le opere di Aleister Crowley,
del Marchese De Sade, di Gabriele d'Annunzio, di Yukio Mishima, di
William S. Burroughs, di Jack Kerouac e di Hunter S. Thompson. E che, dunque,
trovarono in Limonov il loro profeta artistico, il loro padre, una
guida che aveva attraversato tutte le generazioni che amavano e che
li facevano sentire vivi: quella beatnik, hippie, punk e cyberpunk.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Quel nucleo di “desperados”,
nel 1993, prenderà il nome di Fronte Nazionale Boscevico e, nel
1994, di Partito NazionalBolscevico (PNB), unendo i principi del
nazionalbolscevismo di Ernst Niekisch (ex deputato socialidemocratico
e primo oppositore, in Germania, del totalitarismo hitleriano), a
quelli della controcultura punk e beatnik.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Limonov, il filosofo Aleksandr
Dugin (prima di andarsene dal partito e prendere le distanze da
Limonov), il cantante e chitarrista punk rock Egor Letov e il
musicista e attore Sergey Kuryokhin (oltre che numerosi altri
artisti, scrittori e musicisti, molti dei quali diventeranno celebri
nella Russia post-sovietica), saranno, dunque, i maggiori animatori
del PNB e del suo giornale controculturale “Limonka” (“Granata”)
e riusciranno, via via, ad aggiudicarsi le simpatie di quei giovani
delusi dall’avvento di Eltsin al potere e della conseguente
distruzione economico-sociale della Russia, che si avviava – come
tutte le altre Repubbliche post-sovietiche - a divenire – contro la
volontà dei cittadini - un Paese liberal-capitalista e oligarchico.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Il Partito NazionalBoslcevico
sarà bandito in Russia, nel 2007, con l’infondata accusa di
“estremismo”. Ma, nel settembre 2021, la Corte Europea dei
Diritti Umani (CEDU), con sede a Strasburgo, ha dichiarato che lo
scioglimento del Partito NazionalBolscevico (PNB) è da considerarsi
una violazione dei diritti umani e ha condannato le autorità russe a
pagare un risarcimento ai giovani figli adolescenti di Limonov e ai
dirigenti del partito di allora.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">La CEDU ha infatti stabilito
che vietare il PNB fu un atto “</span><span style="color: white;"><i>sproporzionato
e non necessario in una società democratica”</i></span><span style="color: white;">
e ha fatto cadere ogni accusa attribuita al partito dalla giustizia
russa, ovvero le accuse infondate di “estremismo”, “incitamento
all’odio” e “appelli a disordini di massa”.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Dopo una breve alleanza con i
liberali di Kasparov e Kasyanov - oltre che con i comunisti di Viktor
Anpilov – nella coalizione democratica “Altra Russia” (il nome
è tratto da un saggio politico dello stesso Limonov, del 2003),
Limonov e i suoi giovani militanti organizzeranno, nel 2010, il
partito “L’Altra Russia” che, dopo la sua morte, ha assunto la
denominazione “L’Altra Russia di Eduard Limonov”. Collocato a
sinistra e spesso alleato, in varie manifestazioni, a diversi partiti
comunisti russi, non rappresentati alla Duma, il parlamento russo.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">Ancora oggi partito di
opposizione fra i più perseguitati in Russia (ed ai quali è
impedito presentare liste elettorali), il partito di Limonov propone
– fra le altre cose – una forma di socialismo popolare e
democratico, fondato sull'anticapitalismo e sulla nazionalizzazione
dei settori chiave dell'economia; il rispetto dell’articolo 31
della Costituzione che sancisce la libertà di riunione e
manifestazione; la fine dell’autoritarismo imposto dal governo
Putin e la riunificazione delle Repubbliche ex sovietiche,
liberandole da ogni forma di russofobia e nazionalismo di estrema
destra. Aspetti che, per primo, Limonov denunciò nel 1992, facendo
presente come il crollo dell'URSS stava aprendo le porte al
nazionalismo anti-sovietico e anti-comunista, a forme di separatismo
sciovinista e russofobo e a possibili nuovi conflitti fra popolazioni
che, grazie all'URSS, vivevano tutte – pacificamente – sotto lo
stesso tetto.</span></p>
<p align="JUSTIFY"><span style="color: white;">La compianta giornalista Anna
Politkovskaja sui nazionalbolscevichi di Limonov ebbe a scrivere: </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">“</span><span style="color: white;"><i>Mi
sono ritrovata a pensare di essere completamente d'accordo con ciò
che dicono i Nazbol. L'unica differenza è che a causa della mia età,
della mia istruzione e della mia salute, non posso invadere i
ministeri e lanciare sedie.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><i>(...)
I Nazbol sono soprattutto giovani idealisti che vedono che gli
oppositori storici non stanno facendo nulla di serio contro l'attuale
regime. Questo è il motivo per cui si stanno radicalizzando. </i></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><i>(...)
I Nazbol sono probabilmente il gruppo di sinistra più attivo, ma il
loro nucleo si è ridotto da quando molti sono stati arrestati e
imprigionati. </i></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><i>(...)
I Nazbol sono giovani coraggiosi, puliti, gli unici o quasi che
permettono di guardare con fiducia all'avvenire morale del Paese”.</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Eduard
Limonov di Anna Politkovskaja scrisse:</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><i>"(...)
Cosa ha fatto Anna Politkovskaja per noi ? Ci ha fatti conoscere
nella società. Ci ha spiegati alla gente, perché ci ha riconosciuti
prigionieri politici. Ha ricreato nei suoi articoli l'atmosfera di un
terribile processo contro i giovani della Russia. Questo processo di
massa non avveniva sulla nostra terra dalla fine del XIX secolo. E
così rinasceva nel XXI secolo".</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><i>(...)
Il 7 ottobre 2006 Anna Politkovskaya fu uccisa all'ingresso della
casa dove abitava. Sono andato al cimitero. C'erano già tutti i
nazionalbolscevichi di Mosca. E quelli che sono riusciti a venire
dalle zone limitrofe. I ragazzi mi hanno consegnato fiori di garofano
bianco. Poi si è svolta la processione funebre. Il ritratto di Anna
Politkovskaja è stato portato da una nostra compagna nazbol, che
indossava occhiali in una cornice in metallo. Molto simili a quelli
della Politkovskaja".</i></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">In
Italia, in questi ultimi anni, opere di Limonov sono state editate da
Sandro Teti, che continuerà, negli anni a venire, a pubblicare sue
opere. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Fra
queste ricordiamo il romanzo dai contorni noir e erotici “Il Boia”
e “Zona Industriale”, nel quale l'autore racconta il periodo
trascorso dopo l'uscita dal carcere di Lefortovo e il ritorno nel suo
malmesso e fatiscente appartamento, sito nella periferica zona
industriale moscovita di Syri.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Limonov,
infatti, non si è mai arricchito e non gli è mai interessato vivere
negli agi, nonostante la sua ultima moglie sia stata l'affascinante
attrice, cantautrice e modella Ekaterina Volkova, amante del jet set,
e dalla quale ha avuto due figli, Aleksandra e Bogdan.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Sandro
Teti ha curato anche la prefazione al mio già citato saggio “L'Altra
Russia di Eduard Limonov”, edito da IlMioLibro e uscito, come
dicevo, due anni fa, che cerca di cogliere l'anima artistica e
controculturale del Nostro.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">L'ultima
compagna di Limonov, alla quale è sempre stato sempre fedele, fu
Fifì, alla quale dedicò una raccolta di poesie erotiche - “A
Fifì” - appunto, con l'affascinante fanciulla in copertina, nuda,
di spalle.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Limonov
e Fifì saranno anche protagonisti del numero 100 della rivista
“Rolling Stones”, l'uno accanto all'altra, con lei, completamente
nuda, di spalle.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Nel
suo soggiorno statunitense, negli Anni '70, Limonov conobbe il poeta
e editore della Beat Generation Lawrence Ferlinghetti (il quale gli
consigliò un finale diverso per il suo romanzo “Sono io, Edika”,
tipo l’omicidio di una persona famosa, anziché la frase “Affanculo
tutti!”) e Andy Wharol. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="font-style: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Recentemente,
le edizioni Bietti, hanno ripubblicato, di Eduard Limonov, uno dei
suoi saggi più attuali e emblematici: “Grande Ospizio
Occidentale”. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><span style="font-style: normal;">Scritto
alla fine degli Anni '80, il “Grande Ospizio Occidentale”</span></span><span style="color: white;">
denunciato da Limonov altro non è che il peggiore degli inferni
possibili. Ovvero la nostra società Occidentale, liberal
capitalista, che il Nostro osserva e ha osservato sin dagli Anni '70,
quando si fece espellere dall'URSS e approdò negli Stati Uniti
d'America.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">L'Ospizio di Limonov,
come ho ricordato anche in una mia recensione al saggio, altro non è
che una società sorvegliata dall'Amministrazione, che garantisce ai
Malati (i cittadini) ogni tipo di piacere e comfort, utilizzando così
quella violenza soft – attraverso l'esaltazione di un Popolo senza
opinioni, amante del progresso e del piacere illimitato - che lo
stesso Hitler uzilizzò contro i tedeschi della sua epoca,
mascherando così tutto l'orrore autentico del Regime.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Un Ospizio nel quale
tutto è permesso, ovvero niente è davvero permesso, come affermava
Pasolini. In cui i media e i giornali permettono “libertà di
parola”, ma effettivo spazio lo trovano solo coloro i quali hanno i
mezzi finanziari per poter raggiungere le masse. Oppure, venendo alla
nostra epoca dei “social”, tutti possono scrivere contro
l'Amministrazione dell'Ospizio, ma questo non smuoverà la situazione
di una virgola.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Nell'Ospizio denunciato
da Limonov l'uomo è svirilizzato, addomesticato dalla pubblicità
commerciale, dalla televisione, dalla musica pop, dai reality show
(denunciati già nel 1988-89 da Limonov!).
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Egli è coccolato in modo
che non si ribelli mai e poi mai, se non a parole. In questo senso,
coloro i quali Limonov definisce Agitati (ovvero l'opposto dei
Malati), quali ad esempio il leader socialista libico Gheddafi (che
Limonov paragona al nostro Giuseppe Garibaldi e all'eroe
latinoamericano Simon Bolivar, altri Agitati da sedare e combattere,
secondo le regole dell'Ospizio), vanno vilipesi e bollati come
criminali, terroristi, selvaggi, barbari e chi più ne ha più ne
metta.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Persino il sistema del
voto elettorale, secondo Limonov, è inutile. Ovvero non è altro che
una legittimazione dell'Amministrazione dell'Ospizio, la quale
propone candidati incolore, de-ideologizzati, nessuno dei quali vuole
davvero cambiare alla radice il sistema.
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">“<i>La maggioranza dei
cittadini non ha un'opinione, per mancanza di voglia e incapacità”</i>
- scrive Limonov - “<i>Vota in funzione di opinioni prefabbricate,
elaborate dall'Amministrazione e suggerite dai media”</i>. E,
spesso, ne consegue, che la gran parte dei Malati-elettori abbia
persino rinunciato ad andare a votare (Limonov riporta, in merito, i
dati elettorali di Francia e USA alla fine degli Anni '80, epoca in
cui ha scritto il suo saggio, rilevando come in Francia votasse la
metà degli aventi diritto al voto, mentre negli USA gli elettori
effettivi fossero addirittura una minoranza).</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">“E<i>' illogico” </i>-
prosegue Limonov - “<i>far eleggere i dirigenti dell'Ospizio a un
Popolo così influenzabile: non è lo stesso Popolo, d'altronde, che
il 30 gennaio 1933 ha dato il potere, con elezioni “libere e
democratiche”, a un certo leader tedesco?”</i>. Sottolineando,
dunque, come l'elettoralismo possa addirittura portare al potere –
con il voto “democratico” (si fa per dire) – i peggiori
dittatori.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">E Limonov, eterno
profeta, come lo fu Pasolini, punta il dito contro l'uomo bianco,
borghese, ricco e “civlizzato”, il quale “<i>è convinto di
poter capire qualsiasi conflitto sul pianeta dopo aver dato una
rapida occhiata alla televisione o leggiucchiato un paio di
trafiletti su qualche giornale. Non è cosciente delle conseguenze
negative del proprio intervento nella vita dell'Africa, del fatto che
la civiltà europea non è estranea alla moltiplicazione delle
Vittime”. </i></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">E, con ciò, Limonov
sottolinea come l'Amministrazione dell'Ospizio, attraverso i media,
si ponga sempre dalla parte delle Vittime...ma solo se non provengono
da Africa, America Latina e Asia, ovvero quelle realtà che non fanno
parte dell'Ospizio.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Le realtà estranee
all'Ospizio, infatti, secondo Limonov, hanno mantenuto il loro senso
comunitario, aracico, ribelle, agitato, estraneo all'ammorbamento
prodotto dal benessere materiale, dalla tecnologia, da un lavoro
alienante che costringe le persone (i Malati dell'Ospizio) – dalla
culla alla casa di riposo – a produrre sempre di più, distruggendo
così sempre più risorse naturali e l'ambiente.
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">L'Ospizio, secondo
Limonov, in nome dell'ideologia del progresso e della prosperità, ha
veicolato un piacere effimero, che ha annientato - negli esseri umani
che ne fanno parte - ogni senso di sofferenza e dolore. Condizioni
necessarie, all'essere umano, per crescere, emanciparsi ed essere
realmente felice, in quanto realmente artefice del proprio destino,
attraverso il superamento degli ostacoli e delle difficoltà che la
vita e la Natura che lo circonda gli offre.
</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;">Limonov ci mette dunque
in guardia – sin dai lontani Anni '80 - da una modernità e ci sta
auto distruggendo.
</span></p>
<p align="JUSTIFY" lang="zxx" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: white;">Intervistai Eduard Limonov nel 2018 e con me
non fu propriamente simpatico. Fu, infatti, un'intervista difficile.
Non ci teneva affatto ad essere simpatico con il prossimo,
soprattutto con chi lo ammirava. E, l'ho capito dopo, aveva ragione
lui.</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Lui
che disse a Emmanuel Carrère che la sua era </span></span></span></span></span><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><i><span style="font-weight: normal;">"una
vita di merda"</span></i></span></span></span><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
e che se volevano scriverci un libro o farci un film, facessero pure,
ma a lui non interessava affatto. Così come non gli interessava che
cosa pensassero gli altri di lui.</span></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">A
lui interessavano i suoi </span></span></span></span></span><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><i><span style="font-weight: normal;">"giovani
ragazzi proletari"</span></i></span></span></span><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">,
i nazionalbolscevichi. Di cui sognava di essere alla testa fin da
quando, nel 1981, lo scrisse nel suo "Diario di un fallito".
</span></span></span></span></span>
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Ovvero
scrisse di voler essere alla testa dei </span></span></span></span></span><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><i><span style="font-weight: normal;">looser</span></i></span></span></span><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
e </span></span></span></span></span><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><i><span style="font-weight: normal;">perdenti</span></i></span></span></span><span style="color: white;"><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
di tutto il mondo. Che cercano un riscatto (come lo cercano tutti i
popoli diseredati). In nome della loro esistenza disperata, del loro
amore per l'arte e per una vita vissuta appieno – per quanto
difficile economicamente – senza le regole imposte dall'Ospizio.</span></span></span></span></span></p>
<p align="JUSTIFY" lang="zxx" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: white;">Era una persona semplice, Limonov. Un eterno
ribelle che, anche a 81 anni, avrebbe dimostrato sempre non più di
18 anni, nello spirito. E ha, ancora oggi, tutto da insegnare a un
mondo, quello Occidentale, folle e alla deriva. </span>
</p>
<p align="JUSTIFY" lang="zxx" style="font-style: normal; font-weight: normal; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="color: white;">Luca Bagatin</span></p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: white;"><span lang="zxx"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it"><span><span style="text-decoration: none;"><span lang="zxx"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">www.amoreeliberta.blogspot.it</span></span></span></span></span></a></span></span></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-48513170426024350462024-02-17T16:58:00.008+01:002024-02-17T17:00:46.079+01:00 Giordano Bruno, martire del libero pensiero. Articolo di Luca Bagatin <br /><div class="post-header">
<div class="post-header-line-1"></div><div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyKPxSbZA1Z228AAn3Xq6BEbPkojW3Jn-U_Zujv4xv1lTtj2ghyUFM0S2yrx0D_hqdqQMD28VvUdgiLFQGvlS-YJFlqu4Rq_vbZiFjt99uEEWvK_FBfM6AYxsw8hwf3Pir0UFRCbD_3qvbPKEayotJU3GoZ8weYmsZdTrO0ZlMNAdnQ5XvfuDDyBVwWgE/s960/giordano%20bruno.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="585" data-original-width="960" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyKPxSbZA1Z228AAn3Xq6BEbPkojW3Jn-U_Zujv4xv1lTtj2ghyUFM0S2yrx0D_hqdqQMD28VvUdgiLFQGvlS-YJFlqu4Rq_vbZiFjt99uEEWvK_FBfM6AYxsw8hwf3Pir0UFRCbD_3qvbPKEayotJU3GoZ8weYmsZdTrO0ZlMNAdnQ5XvfuDDyBVwWgE/w452-h276/giordano%20bruno.jpg" width="452" /></a></div> </div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Giordano Bruno fu un
frate domenicano di Nola noto per la sua visione gnostica
dell’Universo e condannato al rogo dalla Chiesa cattolica ed arso
vivo a Campo de’ Fiori in Roma il 17 febbraio 1600, per il solo
fatto di aver affermato che: “<i>Cristo non era Dio ma un mago
incredibilmente abile”</i> e che “<i>L’universo è infinito e
contiene un numero similmente infinito di mondi, e che tutti
sarebbero abitati da esseri intelligenti”</i> oltre che per la sua
visione di Dio come immanente ovvero che “<i>il Divino che è il
Tutto, e del Tutto che è il Divino”</i>.</span></div></div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Giordano Bruno fu un
libero pensatore gnostico che attinse le sue Conoscenze per mezzo
dell’esperienza diretta (unione con il Divino) e dei suoi studi
ermetici (da Ermete Trismegisto, il Dio Thot degli Egizi) e i quali
meriterebbero un articolo di approfondimento a parte.
</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Mi limito, qui, a
riportare solo alcune nozioni, che auspico possano essere utili a
coloro i quali vogliano approfondire l’argomento e al fine di
ricordare questo martire del Libero Pensiero e della libera ricerca
spirituale.<br />A ricordarlo, oggi, in Campo de’ Fiori, il celebre
monumento voluto e realizzato nel 1889 dallo scultore e Gran Maestro
del Grande Oriente d’Italia di fede repubblicana-mazziniana Ettore
Ferrari. Il quale, significativamente, volle orientare lo sguardo di
Giordano Bruno verso la Basilica di San Pietro in Vaticano: la culla
dei suoi accusatori e assassini.
</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Mai come in quest'epoca
neo-oscurantista (perché dogmaticamente “liberale”, ma molto
poco democratica) abbiamo bisogno di celebrare Giordano Bruno e necessità del pensiero libero, da ogni forma di Potere e da ogni
forma di mercato.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Luca Bagatin</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></span></p>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-10215868043479789332024-02-16T16:43:00.007+01:002024-02-16T16:50:48.810+01:00Rafforzati i rapporti fra Norvegia e Cina, nel solco della pace e di un mondo prospero. Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxuFU47XW3mokCRf50yoCrwnhB2e6Er4TWuyindFMvGpwxnC1kWuyYWVtG2zA7GvHuqOm7eJG0l8FcsTgfFSiS4DQ7O9W2oSlPhtIyfjlR-hVKjHUJs3gH6rhAC_RsKi8FMs4tRzfKoXGIEIkpCrIwwKuDh4lAO7rpVc4U4mlDzMLr5gIP7A5Pt2Zt1g8/s825/espen%20wang.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="510" data-original-width="825" height="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxuFU47XW3mokCRf50yoCrwnhB2e6Er4TWuyindFMvGpwxnC1kWuyYWVtG2zA7GvHuqOm7eJG0l8FcsTgfFSiS4DQ7O9W2oSlPhtIyfjlR-hVKjHUJs3gH6rhAC_RsKi8FMs4tRzfKoXGIEIkpCrIwwKuDh4lAO7rpVc4U4mlDzMLr5gIP7A5Pt2Zt1g8/w417-h258/espen%20wang.jpg" width="417" /></a><br />
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">All'inizio di febbraio,
il Ministro degli Esteri norvegese, Espen Barth Eide, ha visitato la
Repubblica Popolare Cinese e incontrato il suo omologo, il Ministro
degli Esteri Wang Yi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Ministro Wang ha
sottolineato come la visita di Eide dimostri l'importanza delle
relazioni fra i due Paesi e di come quest'anno ricorra il 70esimo
anniversario dell'instaurazione di tali relazioni.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Ministro Eide ha fatto
presente come, le relazioni fra Cina e Norvegia, siano maturate e di
come la Norvegia aderisca alla politica di una sola Cina e sostenga
il dialogo costruttivo al fine di promuovere un maggiore sviluppo
delle relazioni fra i due Paesi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Entrambe le parti,
peraltro, concordano sulla necessità di un cessate il fuoco
immediato a Gaza e nell'aumento sostanziale dell'assistenza
umanitaria verso le popolazioni civili colpite, avviando,
congiuntamente, un processo politico che porti alla soluzione a due
Stati, in cui tanto il popolo israeliano che quello palestinese
possano vivere in sicurezza e pace.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Ministro Eide ha
incontrato, inoltre, il Vicepremier Ding Xuexiang e il Ministro del
Dipartimento internazionale del Comitato centrale del Partito
Comunista Cinese Liu Jianchao.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Quest'ultimo ha affermato
che il PCC è disposto a rafforzare i rapporti con il Partito
Laburista norvegese, di cui Eide è esponente, oltre che con gli
altri maggiori partiti norvegesi, in modo da promuovere lo sviluppo
delle relazioni bilaterali.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Altri aspetti toccati
negli incontri sono stati la cooperazione in ambito economico,
commerciale, ambientale e sportivo e il sostegno al multilateralismo,
nell'ottica della promozione della pace e di un mondo più inclusivo
e prospero.</p>
<p align="JUSTIFY">Il Ministro cinese Wang Yi è peraltro impegnato, in
questi giorni, in un tour europeo che comprenderà Germania, Spagna e
Francia.</p>
<p align="JUSTIFY">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-60740500809316802352024-02-13T16:39:00.009+01:002024-02-13T16:48:34.963+01:00Ugo Intini ci ha lasciati. Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh7eMR-Iqg1dCl4NZ5NnsBeScM2rDcQYEY84US8-AZpiFyfXGTCHixrHn5CjCTtlt-ggCj_cfGsijS9tR46_MUxU5XWPcaWF8cpSbtPoYdCLeFI_SEdcLbFEqiWDDGBkgs-LF_O4t-Di3CYNFMnZMoaXFNwX671lrj5gggyLH6Aadzpbb1dXc4lbewq9M/s300/intini%20craxi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh7eMR-Iqg1dCl4NZ5NnsBeScM2rDcQYEY84US8-AZpiFyfXGTCHixrHn5CjCTtlt-ggCj_cfGsijS9tR46_MUxU5XWPcaWF8cpSbtPoYdCLeFI_SEdcLbFEqiWDDGBkgs-LF_O4t-Di3CYNFMnZMoaXFNwX671lrj5gggyLH6Aadzpbb1dXc4lbewq9M/s1600/intini%20craxi.jpg" width="300" /></a><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ugo Intini ci ha
lasciati. Così come pochi giorni fa ci ha lasciati Nerio Nesi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Storico esponente del
Partito Socialista Italiano, quando ancora un vero partito socialista
degno di questo nome esisteva ancora – in Italia e Europa - a lungo
direttore dei giornali socialisti “Avanti!” e “Il Lavoro”,
collaborò con Bettino Craxi, negli Anni '80, come responsabile
dell'informazione e portavoce del PSI.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel 1994 – dopo lo
scoppio della falsa rivoluzione di Tangentopoli e l'annientamento del
PSI - fondò la Federazione dei Socialisti e, nel 1996, assieme a
Gianni De Michelis, Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver e altri,
fondò il Partito Socialista, che si collocò in posizione autonoma
rispetto ai poli di centrodestra e centrosinistra.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Nel 1998, allontanandosi
dal partito di De Michelis, partecipò alla fondazione dei Socialisti
Democratici Italiani e venne eletto alle politiche del 2001.
Successivamente, nel 2005, fu fra i promotori della Rosa nel Pugno,
assieme a Marco Pannella e, nel 2007, aderì al Partito Socialista
Italiano di Enrico Boselli, collocandosi all'interno dell'alleanza
ulivista.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">A differenza di Gianni De
Michelis, non ho conosciuto personalmente Intini, ma, politicamente,
le nostre strade si sono incrociate. Ho letto diversi suoi saggi, fra
cui l'interessantissimo “Craxi. Una storia socialista”,
ripubblicato nel 2000 e ho partecipato – quando ero giovanissimo –
ai primi tentativi di rifondazione di una forza socialista in Italia,
guidata da De Michelis.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Quando Intini scelse di
andare verso l'Ulivo, il PD e i suoi alleati, non riuscii più a
seguirlo, perché non ritenevo (né ritengo possibile) che i
socialisti si collocassero con le peggiori forze anti-socialiste,
anti-craxiane, borghesi e padronali, che hanno sempre finto di
definirsi “di sinistra”, pur non essendolo mai state, nei fatti.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Per il resto, negli anni
in cui lui andò verso il carro di Prodi – passando per Pannella –
io pressoché mi ritirai dalla politica attiva, convinto (come lo
sono oggi) che non vi fosse più spazio per una forza socialista,
perché ormai il conformismo del finto centrosinistra e del
conservatore e inconcludente centrodestra, avevano preso il
sopravvento.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Non si poteva, insomma,
ricostruire ciò che, nel 1993, era stato distrutto per sempre. E
tale distruzione era stata operata proprio da quei poteri interni e
internazionali, come ebbe a dire Bettino Craxi, che andavano
dall'estrema destra all'estrema sinistra italiane, passando per i
Poteri forti economici, finanziari, statunitensi e centro-europei. Al
punto che, come ho scritto in numerosi articoli e saggi, in UE, il
socialismo, non esiste più.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Intini, come molti ex
socialisti, purtroppo, non lo comprese.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">La sua scomparsa rende, in
ogni caso, questo Paese più povero intellettualmente.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">In una tragica, orrida e
disgustosa epoca storica che si trascina ormai da trent'anni, in cui
il personale politico, economico e intellettuale ha raggiunto – in un Occidente non
più democratico - il suo
livello più basso, un esponente della gloriosa, responsabile e
lungimirante generazione nata negli Anni '40 che se ne va, è una
perdita enorme.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Temo non nasceranno più
generazioni così, almeno in questo povero continente alla deriva.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ci rimangono i libri, per
chi avrà la pazienza di studiarli.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></u></span></span></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-33110979790958713352024-02-12T15:35:00.010+01:002024-02-12T15:44:39.747+01:00Ghali rompe gli schemi mediatici e viene criticato. Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinIi-X5w6BD0DMe2srHNO9xCirTZNOmCN79m6U_JnBPJGUUJ7tYotKC4ys1aCDmUxbxAH1PUzbq4xc19IybhjKBj3VWTeAg55FnD_mCjqmpDI1lIazV73ELgKTJGrTJkMUnF7bHET0lonEtgOhMAAzs63y-6bG3U8f3Zu2uWtpwe14xBgPgIMI7HolQ-Y/s1200/ghali.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="637" data-original-width="1200" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinIi-X5w6BD0DMe2srHNO9xCirTZNOmCN79m6U_JnBPJGUUJ7tYotKC4ys1aCDmUxbxAH1PUzbq4xc19IybhjKBj3VWTeAg55FnD_mCjqmpDI1lIazV73ELgKTJGrTJkMUnF7bHET0lonEtgOhMAAzs63y-6bG3U8f3Zu2uWtpwe14xBgPgIMI7HolQ-Y/w458-h243/ghali.png" width="458" /></a><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">C'è voluto un giovane
rapper, Ghali, per rompere gli schemi di un Festival, come sempre,
noioso e piatto.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ghali – artista che
nella mia ignoranza nell'ambito della musica moderna, non conoscevo -
ha usato il mezzo televisivo, come faceva nei cari vecchi tempi
Adriano Celentano. Per lanciare un messaggio sociale, politico, di
pace e nonviolenza.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ha fatto ciò che
auspicavo in un mio recentissimo articolo (<a href="https://amoreeliberta.blogspot.com/2024/02/il-web-e-la-comunicazione-televisiva-e.html">https://amoreeliberta.blogspot.com/2024/02/il-web-e-la-comunicazione-televisiva-e.html</a>). Usare il mezzo di
comunicazione di massa e non esserne usati. Non esserne manipolati.
Discostarsi dal caravanserraglio pubblicitario-commerciale-mediatico
al servizio del Potere.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il carrozzone Rai,
ovviamente, si dissocia da tale messaggio. Il carrozzone Rai, che
andava privatizzato decenni anni fa – magari, ancor meglio, dato in
gestione direttamente a chi ci lavora, ovvero agli artisti, ai
tecnici, agli autori, ai registi... – si dissocia, perché il
Festival lo vuole per com'è: un evento mediatico-commerciale triste
e noioso (“La noia”, ottimo brano di Angelina Mango, descrive
benissimo, nel titolo, ciò che rappresenta il Festival di Sanremo,
così come tutti i programmi pre-confezionati a iniziare dai talk
show e dai tg, che non offrono alcuna formazione, ma vuota
informazione ad uso e consumo del caravanserraglio mediatico).</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ghali, facendo parlare il
suo simpatico alieno, ha detto semplicemente ciò che da mesi dice il
Presidente socialista del Brasile Lula. Ciò che ha ribadito anche il
Presidente socialista della Colombia Gustavo Petro, quello del
Messico Obrador, ciò che afferma la Repubblica Popolare Cinese.
Paesi che, tanto quanto la diplomazia Vaticana, si stanno adoperando per
il cessate il fuoco in Medioriente.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Un messaggio di pace,
contro governi sconsiderati che fanno parlare le bombe contro
l'inerme popolazione civile.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Un messaggio che
trasmette un'artista. Così come ha sempre fatto l'artista e
musicista britannico Roger Waters. Come hanno fatto moltissimi
artisti, nella Storia. Un nome fra tutti: John Lennon.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Usare l'arte e la propria
popolarità per lanciare messaggi sociali. Non ideologici, ma
pragmatici, civili, democratici.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Che è ciò che manca da
tempo in una UE preda di una sorta di assurdo maccartismo mediatico,
che uccide il libero pensiero e, dunque, la democrazia e l'arte.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Negli Anni '70, '80 e
persino '90, usare i media per far passare messaggi sociali, era
spesso la regola. Lo faceva persino, a modo suo, il grande Cavallo
Pazzo Mario Appignani (la cui storia merita di essere ricordata, così
come ho voluto fare in diversi articoli).</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Poi tutto si è
ammorbato.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Viviamo in tempi oscuri,
cupi e tristi. In cui l'ideologia fondamentalista (di ogni colore);
l'abbassamento del livello culturale, intellettuale e politico; la
tecnologia, hanno soppiantato il dialogo, il confronto, l'elevazione
intellettuale, l'approfondimento, la ricerca sui libri (e non
attraverso strumenti meccanici).</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Viviamo in tempi orrendi
e irresponsabili, in cui si investe in armi, ma non in sanità
(sempre più allo sbando, ed è gravissimo!), ricerca, formazione.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Questo dovrebbe
scandalizzare e far rabbrividire.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ma nessuno farà nulla, purtroppo.
Soprattutto ai piani alti. A parte criticare un giovane rapper.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-31150820991562594712024-02-11T16:58:00.003+01:002024-02-11T16:58:10.924+01:00Manuela SÁENZ e Simón BOLÍVAR – rivoluzione, passione, femminismo. Intervista di Luca Bagatin a Maddalena Celano<p style="text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/0CBT5S47FFo" width="320" youtube-src-id="0CBT5S47FFo"></iframe><br /></p>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-88205903163162279282024-02-09T17:42:00.006+01:002024-02-09T17:53:46.842+01:00Il web e la comunicazione (televisiva) e digitale oggi. Articolo di Luca Bagatin<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEionJ7SMbgeTLeJvmmdDYBD8HZUYZeQn6byF98P-E3AnYTukyGpuLDfpN5CyTTdMHBq0JDxJbUK7KZSYgAJnlLfpZeqoCPxy_Wb_d0KxOhnbfuxLGUkpznqHok50Pj0hENxoKq_59gkFxNgwcQOc6KjJS3qDGoEq24gZYqslpTxeP_G0ZhFhfm3KquQCcA/s1520/web%20IA.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1056" data-original-width="1520" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEionJ7SMbgeTLeJvmmdDYBD8HZUYZeQn6byF98P-E3AnYTukyGpuLDfpN5CyTTdMHBq0JDxJbUK7KZSYgAJnlLfpZeqoCPxy_Wb_d0KxOhnbfuxLGUkpznqHok50Pj0hENxoKq_59gkFxNgwcQOc6KjJS3qDGoEq24gZYqslpTxeP_G0ZhFhfm3KquQCcA/w397-h275/web%20IA.jpg" width="397" /></a></div><div style="text-align: center;"><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il mondo di oggi corre
veloce. Si dirà che è una banalità, che è sempre andata così.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il fatto è che corre a
una velocità sbagliata o, meglio, squilibrata.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Molti delle mia
generazione, che ha ormai superato i quarant'anni da qualche tempo,
sono stati i cosiddetti “pionieri” del web, del mondo dei blog,
in particolare, quando ancora non esistevano i “social”.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Quando in internet ci
bazzicavamo in pochi, sul finire degli Anni '90 e i primi anni 2000.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Quando non c'erano regole
né filtri, c'era più libertà, anche di opinione e allo stesso
tempo c'erano meno pericoli di oggi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Quali pericoli? Il
pericolo delle truffe online, ma anche delle manipolazioni operate
dall'intelligenza artificiale e dagli operatori della pubblicità
commerciale, spesso ingannevole, oppure delle notizie create ad arte
per aumentare i cosiddetti “click”.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Del resto è notizia
recente che le ricerche sul motore di ricerca Google sono
drammaticamente peggiorate a causa della cosiddetta spazzatura SEO,
proprio perché molti vogliono fare incetta di “click”, per
monetizzate con il marketing, facendo apparire, però, contenuti con
una pessima qualità del testo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Sul web, vent'anni fa, ci
divertivamo a sperimentare.
</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Non eravamo bombardati da
fastidiosissima pubblicità commerciale, per leggere un sito o per
guardare un video su YouTube.</p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Scrivevamo pensieri, barzellette,
riflessioni. I primi articoli seri ho iniziato a scriverli così. E
all'epoca – quando creai il mio primo blog (che arrivò, negli
anni, persino a superare il milione di visite) - scrivevo da un bar,
non disponendo di una connessione casalinga.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">E soprattutto non
pensavamo a “monetizzare”. Non volevamo guadagnare da ciò che
facevamo. Anzi, non volevamo nemmeno la pubblicità sui nostri blog,
se possibile.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Molti di noi, fra cui il
sottoscritto, la pubblicità sui propri siti/blog, non l'hanno voluta
nemmeno dopo.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Perché la banalizzazione
dei contenuti, ovvero l'abbassare il proprio pensiero alle necessità
commerciali, significherà anche guadagnare dei soldini, ma significa
anche perdere in termini di qualità e in termini di onestà
intellettuale.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Tutto questo discorso mi
è tornato alla mente riflettendo su un paio di cose almeno.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">La prima è il Festival
di Sanremo, che ho sempre visto come la sagra della noia mortale
(tanto quanto i talk show) e della banalità.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Perché? Perché,
appunto, i contenuti, sono fatti ad arte per far parlare del
programma, a scopo commerciale. Non per approfondire il contenuto
(che potrebbe essere anche il contenuto di una canzone!). La canzone,
ovvero il festival della canzone, diviene così un pretesto per
costruirci, attorno, ben altro.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">E' un po' come la
politica degli ultimi trent'anni in Europa, che si è completamente
americanizzata (e la bassa, se non addirittura bassissima, qualità
del personale politico – di maggioranze e opposizioni - si vede
eccome!).
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">I contenuti non esistono.
Esiste la ricerca della rissa, del pettegolezzo, dello scontro vuoto
e pretestuoso. Della spettacolarizzazione, insomma. Lo slogan e la
promessa per attirare voti. Poco importa se, quello che viene detto,
non è fattibile o contraddice ciò che si era detto prima.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Mi chiedo quanti ci
riflettano, su questo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Sono convinto meno
dell'1% della popolazione. Ma non perché “la gente non ha tempo”,
ma perché molti spesso, amano inconsapevolmente o meno, essere
ingannati, manipolati, usati. Deformati attraverso un'informazione
banale e pre-confezionata, anziché adeguatamente formati attraverso
l'approfondimento.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">L'approfondimento,
infatti, richiede fatica, pazienza, tempo, capacità di mettere in
discussione OGNI punto di vista. A iniziare dal proprio.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">E' l'esatto opposto della
mediaticità della televisione, del web e di quella negazione
dell'arte e dell'intelligenza umana chiamata “pubblicità”, sia
essa commerciale o politica (ormai sono la stessa cosa, potremmo
dire).</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Riflettevo sul fatto che
a Adriano Celentano non hanno mai fatto condurre un Festival di
Sanremo, ed è un peccato.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Perché lui avrebbe
sovvertito tutte le regole del gioco televisivo, come ha sempre
fatto.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Avrebbe fatto lunghi
monologhi su tematiche serie, attuali e concrete, scandalizzando il
pubblico, come ha sempre fatto nei suoi programmi (pagando anche di
persona).</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Allo stesso tempo,
probabilmente, si sarebbe sottratto alle domande dei giornalisti e
avrebbe disertato quelle inutili conferenze stampa.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Avrebbe avuto pochi
ascolti? Meglio ancora!</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Sarebbe stato un vero
successo! Anzi, il vero successo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Un punto di partenza per
rimettere in discussione il modo di fare televisione, informazione,
cultura ai tempi d'oggi.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Celentano sarà sempre un
grande artista internazionale, proprio perché capace di USARE il
mezzo televisivo e non essere usato dallo stesso.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ed è la stessa ragione
per la quale non esistono più politici seri e degni di questo nome.
Alchimisti dello spirito e quindi dell'arte politica, capaci di USARE
la politica per il bene della collettività. E non viceversa, come
avviene da tempo, ove sono usati tanto da poteri esterni, quanto
condizionati da un'opinione pubblica priva di ogni tipo di
formazione, ma imbottita di vuota informazione e delle sciocchezze
che vengono partorite ormai da ogni dove, ad uso e consumo della
pubblicità commerciale e delle mode.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">L'altro aspetto sul quale
riflettevo è il pericolo dell'intelligenza artificiale. Un'IA che è
addirittura in grado di creare, partendo da zero, modelle, attori,
cantanti, sostituire i doppiatori e persino gli scrittori!</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">L'avvento della follia
delle macchine contro l'intelligenza umana è già fra noi,
purtroppo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Non si tratta di essere
neo-luddisti, ma di riflettere sui profondi squilibri che ha causato
e sta causando gran parte della tecnologia legata al web.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Pensiamo a come i
“social” abbiano persino condizionato il modo di vivere delle
persone. Che si parlano sempre meno, sono sempre più nervose e rese
“folli” da pseudo-confronti che avvengono in rete.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Certamente i “social”
sono un pericolo per la salute mentale, ma la colpa è della
collettività intera e persino di quei genitori che permettono ai
loro figli minorenni di fare uso dello smartphone. Ansia, stress,
depressione, riduzione dell'autostima, alcuni dei sintomi che recenti
studi hanno rilevato essere associati all'uso massiccio dei “social”,
nuova droga moderna, in quanto in grado di dare inconsapevole
assuefazione.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Ora, spero di non
risultare bacchettone, ma le riflessioni che ho voluto mettere, nero
su bianco, derivano proprio dalla mia esperienza ventennale nel
settore, sia del web che videoludico e nella mia osservazione di
quanto le nuove tecnologie e quelle a venire possano garantire più
squilibri (in termini di salute mentale; di perdita di posti di
lavoro; di perdita della volontà di molte persone di voler cercare
un lavoro, in quanto ormai assuefatte dalle macchine; di dipendenza
fisica o addirittura psicologica dalle macchine...) che benefici.
Benefici che sono sicuramente immediati, ma, come ogni cosa
immediata, destinata a finire molto presto, lasciando un forte amaro
in bocca.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></p>
</div>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-20730870468872300932024-02-07T16:50:00.014+01:002024-02-07T16:54:55.226+01:00Evoluzione anti-tecnologica. Riflessioni alternative al mondo moderno e ai suoi pericoli. Di Luca Bagatin<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWTkRRF04zS8_2PAj1K6NOdHKaejdUYNmfOdoAuELQX-vu15AULz05GViUHmVU_ttWRkPhRDqusIPvqCH-Emd1Vuorx7ZnMGYvXMoGaIFFZhlFk5Kr0GuODNxqbH5-YRfjZsQQJ9yOSF0MiDbPc14bXynSpL-e2PfYuFoVP1r9q90lnQIgMY11D3tcuJQ/s370/bomba%20atomica.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="370" data-original-width="310" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWTkRRF04zS8_2PAj1K6NOdHKaejdUYNmfOdoAuELQX-vu15AULz05GViUHmVU_ttWRkPhRDqusIPvqCH-Emd1Vuorx7ZnMGYvXMoGaIFFZhlFk5Kr0GuODNxqbH5-YRfjZsQQJ9yOSF0MiDbPc14bXynSpL-e2PfYuFoVP1r9q90lnQIgMY11D3tcuJQ/s320/bomba%20atomica.jpg" width="268" /></a></div>
<p></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>Mi auguro che, un giorno,
sempre più persone comprenderanno i danni fatti all'essere umano
(oltre che all'ambiente) dalla tecnologia.</i></p>
<div id=":r16a:" style="text-align: justify;">
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>La tecnologia è come la crescita
economica. Non solo non è illimitata, ma crea squilibri profondi,
sotto ogni punto di vista.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Se la gran parte della comunità
scientifica non lo spiega e non lo ammetterà mai, è perché la
tecnologia (come la crescita economica) crea benefici immediati (in
particolare economici).</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Benefici che, nel lungo periodo, sono
destinati a trasformarsi in problemi enormi.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Lo stesso allungamento
dell'aspettativa di vita è un problema serio, ma ci si rifiuta di
vederlo come tale.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>La stessa influenza che la tecnologia
ha sulla mente umana ci rifiutiamo di notarla.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Quando noteremo tutto ciò sarà
troppo tardi.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Ma dalla fine di ogni civiltà,
un'altra civiltà è destinata a rinascere.
</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>E sono convinto che quella
tecnologica, presto o tardi, sia destinata a implodere su sé
stessa.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><b>(Luca Bagatin) </b><br /></i></p></div><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>L'ideologia confonde
sempre e serve unicamente alle persone insicure e deboli di mente.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>Spesso, infatti, l'ideologia serve per
confondere le masse e viene spessissimo usata dal Potere (politico,
religioso, economico), per dividere e comandare.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>L'ideologia è una infezione.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>Il socialismo, diversamente, è un
metodo fondato su educazione e elevazione delle masse.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>Non è una ideologia.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>E chi lo ha usato o lo dovesse usare come
ideologia, è in malafede.</i></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i><b>(Luca Bagatin) </b></i><i><br /></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>In generale ho simpatia per i governi
paternalistici. Quelli in cui, chi comanda, se proprio deve comandare, lo fa per il bene di
tutta la comunità, senza ricercare il consenso di tutti e, quindi,
senza fare vuote promesse (che sicuramente non può mantenere).</i></p>
<div id="Sezione1" style="text-align: justify;">
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>In questo senso ho simpatia tanto per
i governi socialisti e le repubbliche popolari, quanto per le
monarchie dell'Ancien Régime e in particolare per gli Imperi di Napoleone I e Napoleone III e ciò senza che vi sia alcun tipo di
contraddizione.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Anche i governi italiani della Prima
Repubblica erano, tutto sommato, piuttosto paternalistici e ciò li
rendeva sicuramente migliori rispetto ai governi venuti dopo.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>In generale, nel bene o nel male, è
comunque sempre meglio un governo paternalistico, piuttosto che un
governo di liberali incapaci egoriferiti, che ricercano un vuoto consenso da
gente non certo migliore di chi la governa.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i><b>(Luca Bagatin) </b></i>
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Se le direttive cosiddette "green"
non vanno incontro alle esigenze dei cittadini, allora sono pessime
direttive.</i></p>
<div id=":r111:">
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>E poco importa se servono a inquinare
meno.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Non puoi pensare di imporre direttive
se queste impediscono alle persone di vendere la propria casa
perché non risponde a quelle direttive.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Allo stesso tempo non puoi pensare di
imporre direttive se queste implicano costi elevati per gli
agricoltori o i cittadini in generale.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Se proprio vuoi imporre quelle
direttive allora, chi le impone, dovrebbe essere disposto a
RISARCIRE i cittadini danneggiati.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>Andrebbe infatti, a parer mio, previsto
che ogni politico che vota in favore di tali direttive debba essere
OBBLIGATO a pagare di tasca propria per i problemi che crea la direttiva che intende far attuare.<br /></i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>La responsabilità civile e penale
del politico dovrebbe essere PERSONALE, per OGNI atto commesso
nell'esercizio delle sue funzioni.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><i>A quel punto, un politico, ci penserà
almeno 1000 volte prima di imporre e votare una direttiva.</i></p><p style="margin-bottom: 0cm;"><i><b>(Luca Bagatin) </b></i><i><br /></i></p>
</div>
</div>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>Non c'è niente da fare, ma ho una
profonda repulsione per il ricorso spasmodico alla chirurgia estetica
da parte di molte e molti.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>Le donne che si rifanno zigomi e labbra
mi sembrano degli uomini travestiti. Delle caricature carnevalesche.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>La stessa cosa per gli uomini, che
finiscono per assomigliare a caricature di donne.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>Non capisco questa moda, che sembra un
eterno, grottesco, carnevale.</i></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i>Sarò ignorante quanto volete, sarò
retrò, ma sono cose che trovo grottesche, come il (pur bellissimo) film di Mauro Bolognini, "Gran bollito".</i></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><i><b>(Luca Bagatin) </b></i></p><p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><i></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHAVw53h7yP9Phf79oUfpCJVSr7An7QHrY9wKf5YwAXcv6BX68ThDJbC9Ncdl_-MIJEbzvYmxeQCZDZ_I-NeWOJEHDjT37lu_LUQ53tIowbMBK5baCsj5GbpOlMJ9wzZ9WIWAj6ziYkya_etZG0R2AmHdtiWTrSucNZLyP6K8of0HlOdY6p414YsbuiBo/s800/intelligenza%20artificiale%201.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHAVw53h7yP9Phf79oUfpCJVSr7An7QHrY9wKf5YwAXcv6BX68ThDJbC9Ncdl_-MIJEbzvYmxeQCZDZ_I-NeWOJEHDjT37lu_LUQ53tIowbMBK5baCsj5GbpOlMJ9wzZ9WIWAj6ziYkya_etZG0R2AmHdtiWTrSucNZLyP6K8of0HlOdY6p414YsbuiBo/s320/intelligenza%20artificiale%201.webp" width="320" /></a></i></div><i><b></b></i><p></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-90979378816977404222024-01-29T15:28:00.002+01:002024-01-29T15:28:46.159+01:00Ciao Sandra! Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPVNg-9RF9Tv43SHYpx6ewgzNCIi-1XB4oNl-XdLmIRzVmfU3fNTsV6vU5hKgYKtTm0Y1rcPLJU0e3tX7PXiorCk4Q6h7IBYsXcY2uKHUYDcEiwgq7PHWZ1oYbVos4KggReeQq4JA7VjO528tPx0zobVCljA0ymSjgN02MOqa5BSL6OJpKJGZyn7UFNvw/s457/sandra%20milo%201.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="457" data-original-width="457" height="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPVNg-9RF9Tv43SHYpx6ewgzNCIi-1XB4oNl-XdLmIRzVmfU3fNTsV6vU5hKgYKtTm0Y1rcPLJU0e3tX7PXiorCk4Q6h7IBYsXcY2uKHUYDcEiwgq7PHWZ1oYbVos4KggReeQq4JA7VjO528tPx0zobVCljA0ymSjgN02MOqa5BSL6OJpKJGZyn7UFNvw/w303-h303/sandra%20milo%201.jpg" width="303" /></a><br />
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Sandra Milo è volata
via.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Artista, attrice, volto
noto in tutto il mondo, che a 90 anni non aveva mai smesso di
lavorare, se pensiamo che partecipò a due edizioni del programma
televisivo “on the road” (tutt'ora in onda sul Canale 8) “Quelle
Brave Ragazze”, assieme a Mara Maionchi, Orietta Berti e Marisa
Laurito, viaggiando dall'Italia alla Spagna, passando per la Francia
e il Marocco! E che a 77 anni partecipò a una edizione del più
estremo dei reality show, ovvero l'”Isola dei Famosi”.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Sandra Milo, musa
svampita e sensuale di Federico Fellini; attivista socialista della
prima ora, prima accanto a Pietro Nenni e successivamente
partecipando alle campagne elettorali di Bettino Craxi, che fu anche
un suo grande amore. In un'intervista a “Novella 2000”, dei suoi
ideali socialisti rivelò: <i>“A 12 anni leggevo Marx, Engels,
Lenin, Proudhon…mi volevo costruire una coscienza sociale ed ero
molto attratta dall’idea socialista. Andavo ai comizi, di
Togliatti, di Nenni. Bettino, era il pupillo di Nenni, ed era un uomo
molto affascinante, molto seduttivo, con una voce fantastica</i>”.
</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Sempre controcorrente,
oltre il politicamente corretto e contro ogni sciocco bigottismo, si
schierò in favore dell'eutanasia, partecipando anche al film del mio
caro amico Cesare Lanza, “La perfezionista”, nel 2009, che
trattava proprio di tale scottante tematica e che recensii per primo
e con grande trasporto.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Sandra Milo, a 87 anni,
nel 2020, arrivò persino a fare lo sciopero della fame e a
incatenarsi davanti a Palazzo Chigi, per invitare il governo a
provvedere alla crisi del lavoratori del mondo dello spettacolo, a
causa della chiusura di cinema e teatri, durante la pandemia.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Personaggio storico, che
incarnò – con eleganza e spirito da eterna adolescente - gli
eterni valori di amore e libertà, con ironia e con una gioia di
vivere che molto ha da insegnare tanto alle nuove, quanto alle
passate generazioni.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></p>
<p style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-Da8fVP4knayvZj1Q9QVZbp695fglWmFYwBIVePbaXV-3O_WUwwlSmoRbB338Q_rVhOOoT_eUFIcLFPtJ7vFX6_TReS9RGgdIsN-dHM2IlG_rCECQ4cM-XnyR_kWZk10gg6vjsgEg7LTmD5nikaxOK3cyog_pLBqhhIae5LTV7bmkr5m2r906hohvkKQ/s556/sandra%20milo%202.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="556" data-original-width="556" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-Da8fVP4knayvZj1Q9QVZbp695fglWmFYwBIVePbaXV-3O_WUwwlSmoRbB338Q_rVhOOoT_eUFIcLFPtJ7vFX6_TReS9RGgdIsN-dHM2IlG_rCECQ4cM-XnyR_kWZk10gg6vjsgEg7LTmD5nikaxOK3cyog_pLBqhhIae5LTV7bmkr5m2r906hohvkKQ/w299-h299/sandra%20milo%202.jpg" width="299" /></a> <br /></div><p></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-20962272171545333342024-01-29T15:07:00.006+01:002024-01-29T15:08:02.780+01:00Legami più stretti fra Brasile e Cina nel nome di un mondo più aperto e inclusivo. Articolo di Luca Bagatin<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH4KpbuhpUtKk54aZqMXi6IB3zGb72jJCae_IWWLbWaXPLvCIU7adcIF332VmZVGnyq5hgPXHfy-Vu6Sg6vSr18ekofdlanaW5aMbFc9tgGGAksXblxJ3S014oJBgf1PIozP1oTBmc-2Mzk64ax8MvX1YDKAlJvORoohn9uuFoPYdOnKYuj8VW2_M_fko/s690/lula%20wang.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="460" data-original-width="690" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH4KpbuhpUtKk54aZqMXi6IB3zGb72jJCae_IWWLbWaXPLvCIU7adcIF332VmZVGnyq5hgPXHfy-Vu6Sg6vSr18ekofdlanaW5aMbFc9tgGGAksXblxJ3S014oJBgf1PIozP1oTBmc-2Mzk64ax8MvX1YDKAlJvORoohn9uuFoPYdOnKYuj8VW2_M_fko/w394-h262/lula%20wang.jpg" width="394" /></a></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Brasile, Repubblica
Popolare Cinese, doplomazia Vaticana, tre realtà che, negli ultimi
due anni, hanno contribuito e stanno contribuendo a gettare acqua sul
fuoco di conflitti che hanno avuto origine decenni fa, anziché
soffiare sul fuoco dei nazionalismi e dei particolarismi, come spesso
qualcun altro ha fatto e sta facendo.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">In tale contesto,
prosegue la cooperazione che dura da cinquant'anni, in particolare –
negli ultimi quindici anni - all'interno dell'alleanza economica
denominata BRICS, fra Cina e Brasile.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"></p><p></p><p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Lo scorso 19 gennaio,
infatti, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha incontrato il
Presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, a Fortaleza, in
Brasile.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Ministro Wang ha
apprezzato le posizioni del Brasile relativamente al principio
dell'unica Cina e, anche a nome del Presidente Xi Jinping, ha
sostenuto il Brasile nell'accelerare il suo sviluppo sociale ed
economico, invitandolo inoltre ad approfondire la comunicazione
strategica e le relative nuove prospettive in ambito geopolitico.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Ministro Wang ha
altresì auspicato la possibilità di rafforzare i rapporti fra i due
Paesi, oltre che con tutta la Comunità degli Stati Latinoamericani e
Caraibici (CELAC) ed il Mercosur (Mercato comune del Sud), nel solco
della <i>“modernizzazione e della promozione di un ordine
internazionale giusto e ragionevole”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Presidente socialista
Lula, da parte sua, oltre ad aver trasmesso i suoi saluti al
Presidente Xi, si è detto impaziente nel voler rafforzare gli scambi
ad alto livello fra i due Paesi, rafforzando altresì la partnership
strategica globale.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Presidente Lula si è
detto, in particolare, entusiasta di imparare dell'asperienza cinese
nell'ambito della governance globale, aggiungendo che le imprese
cinesi sono le benvenute per quanto riguardano gli investimenti in
Brasile.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Il Ministro cinese Wang
ha, infine, incontrato il Vicepresidente brasiliano Geraldo Alckmin e
il consigliere capo della presidenza del Brasile Celso Amorim, oltre
che il Ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Tutte le parti hanno
convenuto che occorre lavorare per costruire <i>“un mondo aperto,
inclusivo, pulito e bello che goda di una pace duratura e della
sicurezza per tutti i cittadini del Pianeta”</i>.</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">Luca Bagatin</p>
<p align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="http://www.amoreeliberta.blogspot.it/">www.amoreeliberta.blogspot.it</a></u></span></span></p>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-89602678175490013482024-01-28T18:44:00.002+01:002024-01-28T18:45:38.109+01:00Il ruolo dei Brics nella risposta alle sfide internazionali rafforzando la governance globale. Articolo del prof. Giancarlo Elia Valori<p style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><b> Il ruolo dei Brics nella risposta alle sfide internazionali rafforzando la governance globale. </b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><b>Articolo del prof. Giancarlo Elia Valori
</b></span></p><p align="CENTER" style="line-height: 106%;"><span style="font-size: medium;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span><i>Honorable
de l’Académie des Sciences de l’Institut de France</i></span></span></b></span></p>
<p align="CENTER" style="line-height: 106%;"><span style="font-size: medium;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span><i>Honorary
Professor at the Peking University </i></span></span></b></span></p><p align="CENTER" style="line-height: 106%;"><span style="font-size: medium;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span><i> Gennaio 2024</i></span></span></b></span></p><p align="CENTER" style="line-height: 106%;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i></i></span></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghfZCdSc1yAO8mFG0RyMBuCkNPVdxemu2bvjirm7auml3jyKAjsz-vRwT3lynGzRiGMbk4YjuNSKOJNohfRTlWdoe4LyxE7bOV0b2cCrbJ5dlu1XzGP-k4yLCF9ySt-z90KpKFR8Rn9q28Q1xficJQZeDRDIWt7NbpHmS88A3TzLztdviV5En-hmzmt5o/s1204/giancarlo%20elia%20valori.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1204" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghfZCdSc1yAO8mFG0RyMBuCkNPVdxemu2bvjirm7auml3jyKAjsz-vRwT3lynGzRiGMbk4YjuNSKOJNohfRTlWdoe4LyxE7bOV0b2cCrbJ5dlu1XzGP-k4yLCF9ySt-z90KpKFR8Rn9q28Q1xficJQZeDRDIWt7NbpHmS88A3TzLztdviV5En-hmzmt5o/s320/giancarlo%20elia%20valori.webp" width="319" /></a></i></span></span></b></div><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: small;"><i></i></span></span></b><p></p><p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;">
</p><p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Costruire
un partenariato BRICS più completo, più stretto, pragmatico e
inclusivo è inteso a raggiungere uno sviluppo globale più forte,
più verde e più sano. Attualmente, la situazione internazionale è
complessa e grave, e la ripresa dell’economia mondiale è piena di
incertezze.</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;"> </span></span></p><p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">In
quanto importante meccanismo di cooperazione tra mercati emergenti e
Paesi in via di sviluppo, i BRICS sono diventati la chiave per
favorire la crescita economica mondiale, promuovendo la riforma del
sistema di </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>governance</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
e il mantenimento della pace e della stabilità internazionale.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>David
Monyaei, dell’Università di Johannesburg della Repubblica
Sudafricana, auspica che i Paesi BRICS utilizzino la loro crescente
fiducia politica reciproca, la complementarità economica e il vasto
mercato per “aiutare la ripresa dell’economia mondiale nell’era
del post-epidemia e promuovere l’ordine politico ed economico
internazionale, in maniera da svilupparsi in una direzione più
giusta e ragionevole”.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Paulo
Robert, assistente presso il Centro di ricerca politica BRICS in
Brasile, ha affermato che dall’istituzione del meccanismo di
cooperazione BRICS, i risultati sono stati continuamente implementati
e i campi sono stati estesi per la cooperazione nei settori
dell’agricoltura, della scienza e della tecnologia e dell’energia;
e la promozione della cooperazione BRICS continua a ottenere nuovi
risultati.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">L’odierno
sviluppo globale si trova ad affrontare una situazione grave e i
BRICS diventeranno un’importante piattaforma per unire gli sforzi e
il </span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>brainstorming</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">,
che contribuirà a migliorare il meccanismo di cooperazione, a far
uscire l’economia mondiale dalle difficoltà e ad aprire una nuova
era di sviluppo.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>I
BRICS sono tutti importanti Paesi in via di sviluppo nelle loro
regioni, e rappresentano una forza trascinante che non può essere
ignorata nell’economia mondiale, guidando la crescita economica e
commerciale regionale e internazionale. Vi sono ardenti speranze di
rafforzare la cooperazione tra i Paesi BRICS, in maniera da aderire
al vantaggio reciproco e ai conseguenti risultati per tutti;
rafforzare la cooperazione economica; ed espandere il commercio e gli
investimenti nell’innovazione tecnologica, nell’ambiente verde a
basso tasso carbonio e in altri campi.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Il
rafforzamento dell’unità e della cooperazione tra i Paesi BRICS
darà maggiore slancio allo sviluppo nella comunità internazionale.
Infatti il meccanismo di cooperazione BRICS risponde alle aspettative
dei Paesi con mercati emergenti e dei Paesi in via di sviluppo per
promuovere la pace e lo sviluppo nel mondo e creare un futuro
migliore.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>I
Paesi BRICS – come ricordato in miei precedenti articoli – sono
una forza decisiva sulla scena internazionale e hanno la capacità di
guidare la situazione globale dell’economia per uscire dalla nebbia
dell’incertezza e infondere fiducia nell’economia mondiale.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>I
BRICS sono fondamentali per accelerare l’attuazione dell’Agenda
2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, promuovere
costantemente l’attuazione d’importanti iniziative e costruire
congiuntamente una comunità atta a questi propositi. Elevare la
cooperazione BRICS a un livello più alto è un passo che si attende
con impazienza, e i membri originari e nuovi discutono pienamente,
rafforzano il coordinamento e promuovono la cooperazione in molti
campi come la finanza, l’economia e il commercio, l’innovazione
scientifica e tecnologica, la prevenzione delle malattie infettive e
il loro controllo.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: Times New Roman, serif;">Attualmente,
la ripresa economica globale è fragile e debole, il divario di
sviluppo si sta ampliando e sfide come il cambiamento climatico e la
</span><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><i>governance</i></span><span style="font-family: Times New Roman, serif;">
digitale sono gravi tali da indurre la comunità internazionale ad
affrontare le sfide reali.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Marcos
Deoli, redattore capo del brasiliano «Business Herald» ha affermato
che negli ultimi anni i Paesi BRICS hanno ottenuto risultati notevoli
nella cooperazione nei settori dell’economia e del commercio,
dell’innovazione, dell’istruzione e dello sviluppo sostenibile.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Nell’ambito
del meccanismo di cooperazione BRICS in vari settori, come la
sicurezza alimentare, l’economia verde e l’innovazione
scientifica e tecnologica ha ampie prospettive e un grande
potenziale. Fin dalla sua istituzione, il meccanismo di cooperazione
BRICS è stato strettamente legato al destino di un gran numero di
mercati emergenti e Paesi in via di sviluppo. Anni fa il presidente
cinese Xi Jinping ha proposto il modello di cooperazione “BRICS+”,
che ha ricevuto sostegno attivo e risposta entusiasta da tutte le
parti, valorizzando il valore di questo nuovo gruppo esteso, ed è
sempre nell’agenda la proposta di avviare il processo di continua
espansione dei membri dei BRICS.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Kritan
Bahana, caporedattore della rivista sudafricana «Foreign Affairs»
ha affermato che l’espansione dei BRICS non solo dimostra
l’immagine aperta e inclusiva di questi Paesi, ma risponde anche
alle aspettative dei mercati emergenti e in via di sviluppo, e
contribuisce a migliorare la rappresentatività e l’influenza di
tali Paesi nonché a fornire maggiori contributi alla pace e allo
sviluppo nel mondo.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>I
Paesi BRICS continueranno ad espandere la loro influenza e ad
approfondire la cooperazione, e diventeranno ulteriormente una delle
forze più importanti nel promuovere la crescita economica mondiale e
nel migliorare il governo del mondo.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>L’espansione
dell’adesione ai BRICS non solo contribuisce a promuovere
l’apertura e l’inclusività della cooperazione, ma favorisce
anche un ulteriore rafforzamento della voce dei Paesi in via di
sviluppo attraverso la cooperazione Sud-Sud e la promozione della
prosperità e della stabilità di ciascun membro della comunità
internazionale.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>I
Paesi BRICS perseguono il concetto di cooperazione aperta e inclusiva
e stanno attirando sempre più Paesi a partecipare – ciò dimostra
ancora una volta che la grande iniziativa per costruire una comunità
con un futuro condiviso per l’umanità è corretta e tempestiva. Il
modello “BRICS+” arricchisce la connotazione della cooperazione
tra i Paesi e i popoli, espande la rete di partenariato globale e
rafforza la solidarietà e la cooperazione tra i predetti Paesi e
ulteriori mercati. Il meccanismo di cooperazione BRICS si conforma al
mondo con la tendenza allo sviluppo della multipolarizzazione e della
globalizzazione economica, quindi si attende che i Paesi BRICS diano
nuovi e maggiori contributi alla promozione della creazione di un
nuovo ordine politico ed economico internazionale che sia più
giusto, uguale, equo e democratico.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Tutto
questo perché il meccanismo di cooperazione BRICS è un’importante
piattaforma per la cooperazione. Quanto più il meccanismo di
collaborazione BRICS si sviluppa, tanto più esso può rafforzare il
potere della pace mondiale e dello sviluppo, e maggiormente sarà in
grado di svolgere un ruolo più vasto nella salvaguardia degli
interessi di tutti i Paesi compresi quelli dentro o fuori il gruppo e
degli Stati in via di sviluppo.</span></span></p>
<p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Ultimamente
la comunità internazionale ha prestato molta attenzione
all’espansione dei BRICS. Dal 1° gennaio di quest’anno Arabia
Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia ed Iran sono diventati
membri ufficiali dei BRICS e il numero degli Stati membri è
aumentato da cinque a dieci. Dopo l’ampliamento, i BRICS
acquisiranno maggiore qualità e peso e una maggiore cooperazione fra
loro svolgerà un ruolo più importante nella promozione della pace e
dello sviluppo nel mondo e della salvaguardia comune.</span></span></p><p align="JUSTIFY" style="line-height: 200%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: Times New Roman, serif; font-size: medium;"><span>Giancarlo Elia Valori </span><span><br /></span></span></p>
Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5664202602100202640.post-25067334267441642372024-01-27T15:19:00.002+01:002024-01-27T15:27:17.958+01:00La Memoria e le Memorie<p style="text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz7UpUIcvu4idV8EB1VmAgopZPurFCWwt9P1-yUC2znDjTIG8MhEurRQcxYYx4Z4sttIE7JG-rk7AvQmJeNxnD6gcuTwBQtJAq3gswsGRMaBSQwvRHd8JEKnltUDzbebLLOZhuHB7CBi56JbGHi3MlwyQeqZH4_piI-gX08HiWXvZ8hEUlCGKk_ljCHJw/s940/garibaldi.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="788" data-original-width="940" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz7UpUIcvu4idV8EB1VmAgopZPurFCWwt9P1-yUC2znDjTIG8MhEurRQcxYYx4Z4sttIE7JG-rk7AvQmJeNxnD6gcuTwBQtJAq3gswsGRMaBSQwvRHd8JEKnltUDzbebLLOZhuHB7CBi56JbGHi3MlwyQeqZH4_piI-gX08HiWXvZ8hEUlCGKk_ljCHJw/w448-h375/garibaldi.jpg" width="448" /> </a></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><i>"Parla gentilmente. E' molto meglio governare con l'amore che con la paura. Parla gentilmente. Non lasciare che parole dure pesino sul bene che possiamo fare"</i></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><i>(Eleanor Marx) </i></span><br /></p>Luca Bagatinhttp://www.blogger.com/profile/01555253768861566733noreply@blogger.com0