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mercoledì 30 aprile 2014

Sommaria descrizione dei principali partiti politici italici secondo "Amore e Libertà"



Partito Democratico: il gioco delle tre carte
Forza Italia: pregiudicandi
Lega Nord: la banda bassotti
SeL: comunisti venduti al capitale
Fratelli d'Italia: fasci prosciutto & meloni
Scelta Civica: montiani in via di decomposizione
Movimento 5 Stelle: i riccetti der quartierino
Fare per Fermare il Declino: disfare (al proprio interno) per fottersene del Paese
Radicali italiani (di oggi): desaparecidos ritrovati da Papa-LadyGaga-Francesco
Nuovo CentroDestra-Udc: riciclati clericali



"Ritratti di Donna" di Luca Bagatin finalmente in libreria ! (post tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

E' finalmente uscito il mio nuovo saggio "Ritratti di Donna", edito dalla Ipertesto Edizioni.
Un libro che raccoglie non solo le interviste che ho realizzato in tutti questi anni di attivismo controculturale a numerose donne (con tanto di relativa foto): musiciste, artiste, studiose, attrici, modelle, femministe, attiviste dell'eros (ovvero Lucia “Rehab” Conti, Patrizia Tesselli, Ilona Staller, Ursula Davis, Valentina D’Agostino, Metis Di Meo, Damiana “Verdemare” Fiammenghi, Miss Lili Marlene, Francesca Veronica Sanzari, Crisula Stafida, Marta Pelizzi, Patricia Vezzuli, Debora De Angelis in arte Debdeashakti, Gabriella Bagnolesi, Francesca Vigni, Erica Melargo), ma anche mie poesie e ballate, oltre che riflessioni attorno al mito della Donna Selvaggia, agli archetipi junghiani, alla ricerca della libertà.
Nel saggio tocco tematiche come la disabilità, il suicidio, l'eutanasia, l'amore (che è un susseguirsi continuo di morte e rinascita), la spiritualità.
"Ritratti di Donna" è un saggio eretico, politico, a tratti erotico ed esoterico.
Ottimamente presentato dall'artista dell'eros Debdeashakti (al secolo Debora De Angelis), la cui prefazione desidero qui di seguito riportarvi.
Per acquistare direttamente il volume - senza passare per la libreria, ovvero riceverlo in pochi giorni - seguite le istruzioni al seguente link:

http://www.iperedizioni.it/dettaglio.aspx?l=253&h=1


E buona lettura !

L. B.



Prefazione a "Ritratti di Donna"
di Debdeashakti
Conosco Luca Bagatin ormai da qualche tempo, da quando i nostri universi si sono sincronicamente attratti tra gli sconfinati oceani del web. Ciò che mi colpisce di questo autore è come sia prepotentemente attratto da aspetti della femminilità che la nostra cultura da tempo immemorabile ha rinnegato, seppellendoli sotto la densa coltre delle ere. Quello che lui, rifacendosi al celeberrimo saggio di Clarissa Pinkola Estés, chiama la Donna selvaggia. Chi è questa Donna, che così inesorabilmente si sta riaffacciando sulla scena del mondo dopo un così lungo oblio ? È una scrittrice, una musicista, una portatrice dell’eros, un’attivista politica, un’attrice ? Bagatin da sempre ama le donne, tanto più se selvagge, ne percepisce in qualche modo la numinosità e probabilmente guidato da un’intuizione tutta femminile si arrischia a mettere in un unico libro donne artiste nel senso più classico e culturalmente accettato del termine, assieme ad artiste dell’eros e donne massone, custodi di un’antica o future eredi di una nuova tradizione iniziatica.
Un uomo, un maschio logico e razionale, mai avrebbe osato tanto. Ma forse, e glielo auguro di cuore, nel suo caso la Grande Madre lo ha benedetto col dono di saper vedere oltre le apparenze, i limiti e le categorie che così tanto imprigionano la logica maschile in un universo sterile e astratto, raziocinante e dogmatico.
Attraverso le sue interviste e qualche poesia che si snodano nell’arco di diversi anni e che hanno come unico filo conduttore l’avere come protagoniste donne da cui l’autore, per un qualche motivo imperscrutabile, si è sentito attratto, Bagatin ci restituisce il senso più pieno del Femminino Eterno e Sacro: tutte le donne a cui viene qui data voce sono diversi aspetti di un’unica, multiforme femminilità.


Debdeashakti

"Aforismi e riflessioni politiche flash (parte terza)" by Luca Bagatin (tratti da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)




E' l'ennesima volta che mi scopro attratto da donne che correggono - in generale - gli errori di ortografia e di sintassi.
Visto che la disoccupazione dilaga, in attesa che Matteino Renzi se ne inventi una delle sue, potrebbe essere interessante riscoprire il potenziale rivoluzionario del tempo libero, come propugnato dall'Internazionale Situazionista fra gli Anni '50 e gli Anni '60.
Trovo oltremodo masochistico, per il cittadino, il seguitare ad andare a votare alle elezioni. E' come fornire gli strumenti di tortura al proprio carnefice.
Ancora una volta Berlusconi (e Brunetta) farebbe(ro) meglio a stare un po' zitto(i). Più parla(no) e più la fa(nno) fuori dal vaso.
E ancora una volta mi chiedo perché mai quel partito chiamato Forza Italia abbia deciso masochisticamente di inserire il suo nome nelle liste elettorali.

domenica 27 aprile 2014

L'(anti)politica garibaldina dell'Amore: unico antidoto agli imbrogli di Stato (e di mercato) (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)


A sinistra: manifesto storico del Partito dell'Amore; a destra: simbolo di "Amore e Libertà"
Se i politicanti credono di poter dare una boccata d'ossigeno ai cittadini italiani con 80 euro mensili – peraltro solo a coloro i quali già lavorano, come se i disoccupati in continuo aumento nemmeno esistessero (sic !) - si sbagliano di grosso.
E se credono di metterli in condizione, così, di farli ricredere nella politica e convincerli ad andare a votarli alle europee, si sbagliano un'altra volta di grosso.
Avrebbero, semmai, dovuto accorgersene prima. Prima di aumentare l'IVA di due punti percentuali negli ultimi tre anni, ad esempio. E prima di tartassare il contribuente in ogni modo, senza fornirgli alcun servizio, alcun incentivo, alcun tornaconto. Imbrogliandolo ed imbrigiandolo, talvolta costringendolo persino al suicidio (perché non aprire una commissione d'inchiesta in questo senso, a proposito ?) !
Tutti d'accordo e nessuno si smarchi. Dal Pd a Forza Italia passando per i loro sodali. Così come tutti d'accordo lo sono sempre stati allorquando pompavano e pompano allegramente la macchina degli sprechi di danaro pubblico, dal nord al sud, permettendo ad intere categorie statali, parastatali, sindacalizzate, comunali, provinciali, regionali, politicizzate, di mangiare in barba a tutti gli altri.
Il populismo, in questo senso, forse, è preferibile al papponismo di Stato, come andiamo dicendo da qualche tempo.
Peccato che, dalla parte del popolo – come lo erano durante il Risorgimento i soli Mazzini e Garibaldi con il loro Partito d'Azione – oggi non ci sia davvero nessuno.
Nemmeno i “riccetti der quartierino” Grillo e Casaleggio che, con la storia dell'”uno vale uno”, comandano a bacchetta i loro deputati in un bailamme di confusionismo senza costrutto.
Che fare ?
Ribellarsi democraticamente con lo sciopero del voto. Mandarli a farsi “benedire” con l'Ex Voto proposto da quel dì dal Partito dell'Amore erede di Moana Pozzi (ma anche di Giuseppe Garibaldi), auspicando, come auspica il nostro partito-non-partito “Amore e Libertà” (che ha fatto del coraggio di Anita Garibaldi la sua bandiera), l'estrazione a sorte fra tutti i cittadini al fine di concorrere a formare un'Assemblea Legislativa davvero democratica, secondo le regole dell'Agorà dell'Antica Grecia.
Senza finanziamenti pubblici a questo o a quello. Senza imbrogli e ruberie di Stato e di mercato. Solo passione, sudore della fronte, amore per la patria, per l'umanità e per la libertà.
A guidarci è certamente l'utopia. Ma un'utopia creativa e creatrice che animò i grandi del passato in un'incessante ricerca di evoluzione interiore, umana, politica, civile (ci si ricordi delle personalità già citate, i Mazzini e i Garibaldi, ma si aggiungano anche Gandhi, Gabriele D'Annunzio nell'impresa di Fiume, Ernesto Nathan e molti altri).
Se questa è (anti)politica, ben venga l'(anti)politica allora. Ma sia un'(anti)politica garibaldina dell'Amore. L'unica alternativa popolare e umanitaria oggi possibile.

Luca Bagatin (nella foto con Debdeashakti)

Si veda anche il seguente articolo (clikkando sul titolo):
Civiltà dell'Amore contro società del piacere