Ho tentato, per almeno sette mesi, di
fare la voltura del mio impianto a gas.
ENI, per sette mesi, mi ha comunicato
che tale impianto risultava chiuso a quelli dell'Italgas, che sono i
“distributori” del gas per conto di ENI e che quindi tale voltura non poteva essere effettuata. Per sette lunghi mesi
ENI non è riuscita (assurdo ! chissà come mai...) a mettersi in
contatto con Italgas al fine di far sì che i loro tecnici venissero
a casa mia a verificare che l'impianto fosse sempre stato aperto.
Alcune settimane fa ho pertanto deciso
di prendere il toro per le corna e di cercare su internet gli estremi
di Italgas. E' stato semplicissimo (anche se al telefono, in un primo
tempo, mi hanno detto che non sapevano che pesci pigliare per
risolvere la problematica...sic !). Ho scritto loro un fax facendo
presente la questione – ovvero che il contatore è sempre stato
aperto ed invitandoli a provvedere di conseguenza. Diversamente avrei
avvisato le autorità competenti ed adito a vie legali.
Risultato ? In pochi giorni un tecnico
Italgas viene a casa mia, visiona il contatore e – come da lettera
che Italgas mi ha fatto recentemente pervenire a casa – mi
comunicano che la questione è risolta e che si trattava di
“un'anomalia del sistema”.
Dunque chiamo ENI e tento di eseguire
la voltura. Ci riesco, ma solo in parte. L'operatrice del call center
mi comunica che, al fine di concludere l'operazione, un tecnico
Italgas deve venire a casa mia ad acquisire la lettura ! Ma come ? Ma
se il tecnico Italgas è stato a casa mia solo qualche giorno fa, ha
fatto le foto al contatore e dunque eseguito la lettura, con tanto di
regolare verbale ?!?
Niente da fare. L'operatrice mi fissa
l'appuntamento per la settimana prossima con il tecnico dell'Italgas
anche se il sottoscritto la settimana prossima potrebbe anche avere
qualche altra cosa da fare...
Bella roba, neh ! E' capitata a me, ma a quanti altri poteva capitare ?
Questa è ed è stata la fine di
aziende del patrimonio pubblico. Questa è Italgas e questa è ENI,
alla fine di agosto 2014 (e già vi parlai qualche tempo fa delle
problematiche che ebbi con Telecom Italia).
Da tempo sostengo che, oltre al fatto
che le privatizzazioni e le svendite di Stato degli Anni '90 e 2000
siano state una vera e propria frode ai danni dei cittadini (con
costanti aumenti delle bollette, peraltro, e scarso miglioramento del
servizio), non hanno portato alcun autentico beneficio alle casse
dell'erario. Lo vediamo costantemente.
Interessante sarebbe invece, attuare un
processo inverso, ovvero una socializzazione di tali imprese: ENI,
ITALGAS, TELECOM, TRENITALIA, RAI TV ecc... ed una conseguente
autogestione delle medesime da parte di tutti i cittadini italiani
attraverso l'azionariato popolare e la possibilità di partecipare,
oltre che agli utili di dette imprese, anche alle decisioni aziendali
medesime. Niente più intervento Statale e niente più intervento
privato-padronale.
E' una visione moderna, sociale e che
viene da lontano. Giusppe Mazzini, con il sistema cooperativistico,
diede per primo l'idea dell'unione fra capitale e lavoro che, in un
periodo di prepotente crisi come questo, è e sarebbe assolutamente
necessario. Nessuno lo ascoltò e nessuno si stupisca della crisi
italiana e globale di oggi. Un sistema, quello dell'autogestione delle
imprese ex pubbliche o municipalizzate o pubblico/private, che
permetterebbe ai cittadini non solo di pagare servizi meno cari e più
efficienti, ma anche di guadagnarci.
Alla faccia, peraltro, dei tanti
boiardi e manager pubblico/privati che mai hanno fatto l'interesse
del cittadino-consumatore. Per non parlare dei nostri governanti, che
per decenni hanno privato il cittadino della ricchezza che egli ha
ottenuto con anni sacrifici e lavoro !
Luca Bagatin
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