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sabato 6 settembre 2014

Scontro di civiltà o di barbarie ? Articolo di Luca Bagatin (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)


Scontro di Civiltà, o, piuttosto, scontro di Barbarie ?
Barbarie dei barbari che non conoscono Dio, ma che si nascondono dietro le Religioni Monoteiste Istituzionalizzate al fine di farsi la guerra e lucrare sul proprio prossimo, al fine di imporre la propria visione e controllarne mente, corpo e azioni.
Barbarie dei barbari che invadono Paesi sovrani, imponendo la loro visione pseudo-democratica di un Occidente che è arrivato alla fine dei suoi giorni, attanagliato da una crisi economica causata dalle Banche Centrali, dai Governi, dal sistema del signoraggio bancario, del Fondo Monetario Internazionale che seguita ad impoverire chi è già povero e ad arricchire chi è già ricco.
Barbarie di coloro i quali hanno una visione della donna schiava, della donna sottoposta: da una parte alle volontà dei patriarchi, dei mariti, del loro “Dio” che non conoscono (perché Dio è Amore, in tutte le lingue del mondo e questo cattolici, ebrei ed islamici, evidentemente, non lo sanno ancora) e dall'altra è schiava della pubblicità commerciale, della prostituzione del suo corpo e della sua mente. Prostituzione televisiva, commerciale, legata al profitto.
In realtà non esiste un Occidente democratico e civile ed un Islam antidemocratico ed incivile. O viceversa. Esistono due realtà contrapposte solo in apparenza, ovvero schiave del Potere. Schiave dei Governi (poco importa se eletti “democraticamente”), dei dittatori, degli oligarchi. Schiave di un sistema monetario internazionale e di un'economia che non contempla l'Amore, ma che ha ucciso l'Umanità per aprire le porte al profitto, al guadagno, ovvero allo sfruttamento dei popoli, degli individui, delle menti, dei corpi, delle donne.
Non vi può essere vera cultura dei diritti se, nel mondo, vi sono ancora bambini che soffrono, che muoiono, che hanno fame. E la stessa cosa vale per donne e uomini, trattati come carne da macello e schiavi della dittatura del Potere, del Danaro, della Religione.
Quando, poco più di un anno fa, fondai “Amore e Libertà”, un movimento-non-movimento, un partito-non partito (un Partito Unico, per molti versi, alternativo ai “partiti” pseudo-democratici di oggi), un pensatorio (anti)politico e (contro)culturale (anti “questa” politica del profitto, contro “questa” cultura dell'odio), parlavo anche e proprio di questo, ovvero del costruire la Civiltà dell'Amore dalle macerie dell'inciviltà dell'odio, dell'inciviltà del piacere effimero tipico della società capitalistico-borghese, della religione utilizzata come strumento di controllo dei corpi e delle menti.
Ciò che sta accadendo in Medioriente è inaccettabile: da una parte e dall'altra. Ciò che sta accadendo in Ucraina è inaccettabile: da una parte e dall'altra. Nella fattispecie andrebbe fatta una riflessione, ovvero da dove deriva tale crisi ? Deriva dallo sfruttamento. La caduta del Muro di Berlino, nella fattispecie, anziché liberare i popoli dal giogo sovietico, li ha costretti ad una nuova schiavitù. Pensiamo ad esempio alle tante donne e ragazze dell'Est, costrette a prostituirsi nell'Occidente pseudo-democratico. Sfruttate, malmenate da papponi senza scrupoli e mai tutelate dagli Stati, dai Governi che, intanto, a Bruxelles, si spartivano la torta imponendo una moneta unica che, di fatto, ci ha impoveriti tutti quanti e resi schiavi della Banca Centrale Europea (come nel 1913 furono resi schiavi del sistema monetario e del conseguente signoraggio bancario gli statunitensi, attraverso la creazione della Federal Reserve).
Questa non è civiltà, ma barbarie. Lo scontro vero non è fra due civiltà, bensì fra due barbarie. Fu così durante la Guerra Fredda, che vide contrapposti due grandi imperialismi a tutto svantaggio del Terzo Mondo e dei popoli di tutti il pieneta ed è così oggi, ove agli imperialismi si sono sostituiti i Governi, il sistema monetario internazionele, il “libero commercio” (spesso di armi), la pubblicità commerciale, la religione come mezzo di offesa e non di evoluzione spirituale, il moralismo senza morale, il razzismo e così via.
Occorre essere consapevoli di ciò e riconoscere che occorre riunire ciò che è sparso. Smetterla con le contrapposizioni sterili e comprendere che l'unica contrapposizione vera è fra Civiltà dell'Amore da una parte ed inciviltà dell'odio, del piacere effimero e del dolore dall'altra.
L'Amore fra i popoli potrebbe essere l'unica ideologia possibile da contrapporre al Potere ed allo sfruttamento. L'unica alternativa al sistema capitalistico ed a quello delle Religioni e delle Ideologie istituzionalizzate che, di fatto, ci stanno costringendo, ogni giorno, a pagare un prezzo altissimo in termini economici, umani ed intellettuali.
L'obiettivo di “Amore e Libertà”, in questo senso, è di un ripristino dell''Agorà dell'Antica Grecia, ovvero un sistema che permetta a chiunque di autogestirsi, di auto-governarsi. E' la nascita dell'Internazionale dell'Amore, che, recuperando gli ideali della Prima Internazionale dei Lavoratori del 1864, vada a sanare le divisioni ideologiche fra mazziniani, anarchici e socialisti e vada a recuperare il meglio del pensiero mazziniano, anarchico e socialista. Per un'alternativa libertaria, umanitaria e sentimentale. L'obiettivo di “Amore e Libertà” è la socializzazione dell'economia, ovvero l'autogestione delle aziende da parte dei singoli cittadini, affinché siano loro stessi a trarne vantaggio, con amore e libertà. Perché l'avvenire o può seguitare a mostrarci un mondo fatto di violenza e sfruttamento, oppure può essere radioso e gestito o, meglio autogestito, da tutti i cittadini uniti, come fratelli.
Questo è peraltro anche il messaggio del Cristo e di tutti i Grandi Iniziati che mai vollero fondare religioni o sostenere governi, ma predicarono l'eguaglianza, l'amore e la libertà fra le genti.
 

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