Lo abbiamo visto anche in quest'ultima
occasione: l'Unione Europea semplicemente non c'è. O, meglio, c'è
solo quando deve battere cassa e pretende che Stati sovrani come la
Grecia o la nostra Italia, rispettino i patti di stabilità. Ma di
quale stabilità stiamo parlando, visto che il debito degli Stati è
comunque matematicamente impagabile ? Ma di quale stabilità stiamo
parlando ? Forse di quella dei banchieri, delle grandi imprese e
delle multinazionali che attraverso le misure di austerità e della
flessibilità del lavoro possono continuare ad arricchirsi alle
spalle del prossimo.
Così come è facile oggi per la
Francia scaricare il peso dell'immigrazione sull'Italia. Proprio la
Francia che decise per prima di bombardare l'ultimo baluardo contro
il fondamentalismo islamico e contro gli sbarchi indisciminati,
ovvero il Colonnello Gheddafi.
E' facile per le potenze globaliste
d'Europa scaricare il peso sui Paesi Euromediterranei, già preda di
una pesante crisi economico-finanziaria dalla quale possono uscire
solo attraverso un comune sforzo di solidarietà, di abolizione del
debito e di misure che vadano incontro alle esigenze dei poveri e dei
diseredati.
Ecco, forse più che un'Unione Europea
ci vorrebbe un'Unione dei Paesi Euromediterranei e del Sud del Mondo,
in un rinnovato dialogo con il mondo ellenico, latino,
latinoamericano, terzomondista, per sconfiggere fame, terrorismo,
povertà, esclusione, che certo non sono risolvibili con
l'accettazione supina alle regole del mercato capitalista, allo
sradicamento dei popoli ed alla loro “democratica” deportazione,
all'instaurazione di fantomatici grandi mercati transatlantici che di
fatto impongono, ancora una volta, gli interessi di Washingon al
mondo intero.
Un'Unione latina, latinoamericana, ellenica, terzomondista, alternativa tanto al blocco
Nordamericano che a quello Russo-putiniano che, nei fatti,
rappresentano i due nuovi blocchi di una nuova Guerra Fredda nella
quale a rimetterci sono e saranno i popoli, i poveri, gli oppressi di
sempre.
Utiopia o forse l'unica autentica
realtà possibile ?
Luca Bagatin
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