Da diverso tempo noto, nel panorama
politico ed in quello dei cosiddetti “social-network”, l'avanzare
di nuove polarizzazioni che ricalcano pressoché totalmente le
vecchie polarizzazioni tipiche dei tempi della Guerra Fredda: da una
parte i “filo-occidentali” e dall'altra i “filo-russo/cinesi”.
Francamente tale nuova polarizzazione,
in un mondo che dovrebbe invece essere finalmente multipolare (oltre
che multietnico e multireligioso), mi preoccupano non poco.
Lo stesso conflitto in Siria, che vede
da una parte contrapporsi i putiniani agli obamian-hollandiani mi
preoccupa non poco.
Posto che un governo legittimo è e
deve sempre essere sostenuto, ed in questo caso il governo legittimo
è quello di Bashar-al-Assad, direi che si potrebbe anche andare
oltre.
Personalmente sono da sempre molto
critico nei confronti dell'Occidente ed in particolare del suo
sistema capitalistico/edonistico, ma, parimenti, sono da sempre
critico nei confronti del sistema comunista/socialista
reale/statalista, oggi per molti versi incarnato dalla Russia di Putin e
dalla Cina, le quali peraltro si sono inventate un sistema
capital-socialista che, nei fatti, garantisce ricchezza solo a
pochissimi oligarchi ed affama e sfrutta i popoli.
Ritengo peraltro che, sullo scenario
geopolitico odierno, non esistano peggiori criminali di Putin (che
fece assassinare peraltro anche il giornalista di Radio Radicale
Antonio Russo, oltre che Anna Politkovskaja), della Cina
capital-comunista (che imploderà su sé stessa, con tutte le sue
barbarie) oltre che il resto del sedicente mondo libero che, grazie
alle invasioni di Libia e Siria, ha prodotto fenomeni terroristici e
destabilizzatori come l'Isis.
Spirali di speranza, come ho scritto
negli ultimi anni, vi sono da qualche tempo unicamente in America
Latina. Ma solo se la gran parte di quei Paesi saprà essere libera
dai “giochi geopolitici” delle grandi potenze egemoniche (USA,
Russia, Cina in primis), come dovevano essere liberi dagli opposti
imperialismi (capitalista e comunista) i Paesi del Terzo Mondo nel
periodo della Guerra Fredda (come negli ideali di Juan Domingo
Peron), pur non essendoci riusciti o non del tutto, salvo rare
esperienze come quella peronista e gheddafiana e, solo in parte,
cubana.
Recentemente ho avuto modo di dibattere
sul web con un amico che si definisce “socialista scientifico” e
che difende le posizioni di Putin.
Con lui ho voluto porre la seguente
analisi, che parte da lontano, ovvero dalla contrapposizione – in
seno alla Prima Internazionale dei Lavoratori – fra mazziniani e
garibaldini da una parte e fra socialisti-marxisti dall'altra.
Un'analisi che va oltre la politica e
la cosiddetta realpolitik e va a toccare l'umanità e lo spirito,
ovvero la liberazione dai suoi bisogni materiali, per giungere a
quelli spirituali.
Garibaldi muoveva critiche a Marx ed al
suo socialismo scientifico proprio in quanto quest'ultimo non teneva
conto dell'essere umano e della sua universalità, anche spirituale.
Garibaldi, come Mazzini, del resto, non era ateo, ma teosofo e si
rifaceva al "socialismo del cuore", al socialismo di
ispirazione cristiana di Saint Simon. Così come Chavez, Peron,
Sandino e persino Gheddafi se vogliamo, avevano un'ispirazione
spirituale e non-materialistica dell'esistenza.
Mazzini, pur non essendo socialista,
parlava di "Dio e Popolo", ovvero di un Dio incarnato nel
Popolo stesso e viceversa. Il Dio degli insegnamenti del
Cristianesimo gnostico.
La spiritualità è, in questo senso,
superiore alla politica. Lo fu per lo stesso Gandhi che a Mazzini ed
ai "Doveri dell'Uomo" si ispirò.
In questo senso tutte le dottrine
anti-capitaliste ed anti-comuniste hanno una base spirituale e
gnostica. Il mazzinianesimo, il garibaldinismo, La Terza Posizione
peronista, persino l'impostazione chavista (ogni discorso di Chavez
si rifà al Cristo Redentor) o quella di Evo Morales e di Rafael
Correa, Presidente socialista cristiano dell'Ecuador e di coloro i
quali danno alla Madre Terra valore spirituale e costiuzionale.
Il socialismo scientifico, che poi si è
inverato nelle teorie economiche di Marx ed Engels, lungi dall'avere
una visione spirituale ed umanitaria, ha piuttosto un'impostazione
materialistica ed industrialista (ovvero progressista in senso
tecnologico e non spirituale) non diversa dal capitalismo. E ciò
comporta: distruzione dell'ecosistema, di ogni forma di spiritualità,
affetto, amore, condivisione fra le persone, sessualità libera
ecc.... Laddove il capitalismo mercifica, il socialismo scientifico
abolisce, opprime, sopprime.
Il mondo, da sempre e non da oggi, si
divide dunque in sfruttatori/edonisti/oligarchi (politici,
imprenditori, criminalità organizzata...) ed in persone alla ricerca
di amore e liberazione dai bisogni. Purtuttavia ci hanno voluto far
credere che tutto dipenda dalla politica e dall'economia, quando, io
credo, tutto dipenda dalla quantità di amore e di spiritualità che
ciascuno è in grado di contrapporre al Potere.
Dunque, ancora una volta, attenzione a
lasciarsi abbagliare dalle pseudo-democrazie occidentali e dalle
oligarchie neo-sovietiche.
I cittadini diventino, finalmente,
protagonisti del loro destino. Imparino ad autogovernarsi e ad
autogestire il proprio lavoro. Liberandosi, così, dal giogo delle ideologie, delle
strutture e delle sovrastrutture economico-politiche, per approdare dunque alla liberazione ed all'elevazione dello spirito.
Luca Bagatin
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