Il 9 dicembre del 2012 moriva Riccardo
Schicchi, soprannominato il “Re del porno”.
In realtà Schicchi detestava la parola
“pornografia”, preferendole il termine “erotismo” e
“trasgressione”.
Trasgressione delle regole imposte da
una (in)cultura bigotta e repressa, quella italica, che lui
combatterà per tutta la vita, attraverso il suo lavoro e le sue
iniziative.
Riccardo Schicchi ed Ilona Staller-Cicciolina,
fondando l'Agenzia Diva Futura, nei primi Anni '80, sdoganarono
l'erotismo e lo portarono persino il televisione ed in politica,
scatendando così una delle più grandi provocazioni che siano mai
state ideate e realizzate nel nostro Paese.
Fecero forse ciò che oggi, nei Paesi
dittatoriali o pseudo-democratici, fanno le attiviste di “Femen”,
mostrando i loro seni nudi, per contrapporsi alla violenza della
politica antidemocratica, antilaica, antilibertaria.
Pochissimi, anzi quasi nessuno sa o
ricorda che fu Riccardo Schicchi a ideare la prima lista
verde-ambientalista in Italia, nel 1979, ovvero la Lista del Sole e a
realizzarne il simbolo, ovvero quel Sole che Ride che, attualmente, è
di proprietà dei Verdi (dopo essere transitato per i Radicali).
La Lista del Sole, infatti, fu il primo
tentativo del duo Schicchi-Staller di fondare un partito
libertario-ambientalista in un Paese incivile come il nostro.
Quell'esperienza, del resto, portò Schicchi ed Ilona a candidarsi
nelle liste del Partito Radicale, nel 1987, ove Cicciolina sarà
eletta con ben 20.000 preferenze.
Un'esperienza diversa e alternativa,
che farà sì che in Parlamento di discutsse finalmente di educazione
sessuale nelle scuole, di affettività e sessualità per i detenuti,
di introduzione dell'ora di storia delle religioni in luogo dell'ora
di religione. Un'esperienza che pur non fu colta appieno nemmeno dai
Radicali (specie i più bigotti), i quali rimarranno contrariati dal
libertarismo del duo Schicchi-Staller e che, tempo dopo, nel 1991,
porterà alla nascita del Partito dell'Amore – fondato da Riccardo
Schicchi e da Mauro Biuzzi – ed il cui leader carismatico diverrà
Moana Pozzi.
Riccardo Schicchi rimarrà ad ogni modo
celebre per aver lanciato e promosso numerose artiste dell'eros e –
grazie al suo amore per i “contrasti” ed un'ammirazione
spasmodica per l'universo femminile - per averle trasformate in vere
e proprie “eroine eteree”. Mai volgari. Quasi delle fatine uscite
da un libro per ragazzi, solo in chiave erotica. Pensiamo a Ilona
Staller-Cicciolina, appunto, vera e propria “fricchettona
romantica”, a Ursula Davis-Hula Hop (che recitò anche in un film
del celebre regista Piero Vivarelli), a Ramba, a Petra, a Baby Pozzi ed alla
stessa Moana.
Donne che rimangono e rimarranno nella
memoria di coloro i quali le amano e le hanno amate.
L'esperienza artistica di Diva Futura,
oltre che quella politica di Riccardo Schicchi penso non debbano
essere dimenticate e tantomeno relegate a quello che comunemente
viene definito “trash”.
Il trash, la vera pornografia, come
amava ricordare lo stesso Schicchi, era altro. Era la disonestà
intellettuale e morale della politica e di certa cultura “ufficiale”.
Quella politica e quella cultura che,
nemmeno in punto di morte, resero omaggio a questo grande fotografo,
artista, talent scout, libertario e politico italiano.
Luca Bagatin
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