9 febbraio 1849: nasce l'unica
Repubblica che l'Italia abbia mai conosciuto.
L'unica Repubblica, avete letto bene.
Perché, se per “res publica” intendiamo “cosa pubblica”,
ovvero non cosa dei politici, dei partiti, delle banche,
dell'economia e delle istituzioni lontane dai cittadini, allora la
Repubblica Romana del 1849 è stata in assoluto l'unica Repubblica
che l'Italia abbia mai conosciuto.
Fondata dal Trimumvirato costituito da
Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini, la Repubblica
Romana, conquistata con il sangue di patrioti e di garibaldini che
fecero fuggire il Papa Re a Gaeta, durò solamente cinque mesi,
soffocata brutalmente dai francesi di Napoleone III alleati del Papa.
Essa purtuttavia riuscì a dotarsi di una Costituzione avanzatissima
per l'epoca, che prevedeva la sovranità del Popolo fondata
sull'eguaglianza, la libertà e la fraternità, senza alcun
privilegio, nonché sulla piena libertà religiosa e di culto.
Una Repubblica indipendente non solo
dal potere religioso-statuale, ma anche da quello monarchico dei
Savoia. Una Repubblica che consacrò ad eroina quella Anita Garibaldi
che morirà poco dopo.
Una Repubblica dimenticata e la cui
memoria fu offuscata persino dall'attuale “Repubblica dei partiti”,
fondata nel 1948, la cui Costituzione è nata dal compromesso fra
clericali, comunisti e persino fascisti e che oggi è totalmente
serva di logiche internazionali: dal Fondo Monetario, alla Banca
Centrale Europea.
Solo la Libera Repubblica di Fiume di
Gabriele D'Annunzio e Alceste De Ambriis del 1919, riuscirà ad
eguagliare lo spirito della Repubblica Romana di mazziniana e
garibaldina memoria, persino connotando questa nuova impresa di
aspetti libertari, anarco-comunisti, erotici e spiritualisti. Si
pensi peraltro che la Costituzione della Repubblica di Fiume, ovvero
la Carta del Carnaro prevedeva aspetti avanzatissimi per l'epoca, al
punto che nemmeno oggi, alcuni aspetti, sono garantiti dalla
Costituzione italiana, ovvero: libertà di associazione, libertà di
divorziare, libertà religiosa e di coscienza al punto che furono
proibiti i discriminatori crocifissi nei luoghi pubblici, assistenza
ai disoccupati e ai non abbienti, promozione di referendum,
promozione della scuola pubblica, risarcimento dei danni in caso di
errore giudiziario, inviolabilità del domicilio.
Anche questa nuova impresa di
ispirazione libertaria, garibaldina e mazziniana sarà soffocata
dall'imperialismo internazionale e dal governo italiano retto da
Giovanni Giolitti che, nel 1920, inviò le truppe italiane a
sgomberare a cannonate i legionari di D'Annunzio.
Uno spaccato di Storia italiana ed
europea, insomma. Antica e più moderna. Che vide contrapporsi eroi e
martiri da una parte e politicanti prezzolati dall'altra.
Mazzini, Saffi, Armellini, i coniugi
Garibaldi, D'Annunzio, De Ambriis e molti altri da una parte e i
Giolitti, i Nitti, gli Andreotti, i Fanfani, i Togliatti ed oggi i
Draghi, i Renzi, le Merkel, gli Hollande e via discorrendo
dall'altra.
(Anti)politica nel senso di
Alta-politica da una parte e realpolitik nel senso di opportunismo
politico affamapoli dall'altra.
La Storia si ripete.
Sveglia ragazze e ragazzi !
Luca Bagatin
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