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domenica 5 giugno 2016

"Liberiamoci dallo schiavismo e dalla prostituzione (intellettuale, fisica e morale) !" Riflessioni e aforismi di Luca Bagatin

In generale non sopporto fascisti e comunisti ideologizzati.
Sono inutilmente livorosi, sciocchi e banali. Oltre che inconcludenti.
La via dell'anticapitalismo passa per la condivisione delle idee e per la compartecipazione di TUTTI. Le ideologie sono utili solo al Potere.


Non ho alcun rispetto per le religioni in quanto esse non rispettano l'essere umano.



Se pensate che le elezioni siano una forma di democrazia, allora state freschi !


La società multienica - generata dal capitalismo attraverso la diffusione dell'edonismo, del libero commercio e delle guerre - non genera cultura e condivisione, ma solo confusione e perdita delle identità.
Guardiamoci bene dal diventare come gli Stati Uniti d'America, crogiolo massimo di incultura, confusionismo e macelleria sociale.

Il fenomeno dell'immigrazionismo non è altro che immigrazione incontrollata e forzata. Generata dal colonialismo, dal neocolonialismo, dalle guerre e dallo sfruttamento del Terzo Mondo e che si è tradotta in esodi di massa che portano danari solo alle imprese e perpetuano lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e lo sradicamento identitario di tutti.


La prostituzione, nel mondo capitalista, è già legale.
Lo è quando andate a lavorare e portate a casa uno stipendio che vi lega al sistema commerciale ad esempio.
Penso sarebbe ora di debellare questa piaga schiavista !

Qualche giorno fa parlavo di politica con l'amico Roberto Giuliano.
Pur essendo entrambi simpatizzanti craxiani, differiamo parecchio sulla visione del socialismo, che per Roberto è mera distribuzione delle ricchezze, per me è socializzazione dell'economia e della politica, ovvero restituzione del potere ai cittadini e dei mezzi di produzione ai lavoratori.
Penso che la visione di Roberto (che è quella dei cosiddetti socialisti europei e delle sinistre europee) sia, in realtà, una resa al capitalismo assoluto ed alle teorie redistributive liberali di Keynes che, ad ogni modo, anziché superare l'esistenza delle classi sociali, le mantengono inalterate. Così come mantengono inalterati i rapporti di forza e di potere: da una parte i cittadini ed i salariati e dall'altra i potenti e gli imprenditori.
Occorre, a mio avviso, superare tutto ciò e costituire una società di liberi (anche dal salario e dai rapporti di prostituzione/lavoro) ed eguali (esseri umani pensanti).

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