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giovedì 28 luglio 2016

Per una vita amorosa e sessuale qualificante. Articolo di Luca Bagatin

Il tasso di erotismo si abbassa proporzionalmente al tasso di incomunicabilità fra le persone, non parliamo poi dell'incomuniccabilità fra i sessi, di cui peraltro già accennammo in un altro articolo (http://amoreeliberta.blogspot.it/2016/06/lincomunicabilita-nei-rapporti-di.html).
Articolo nel quale evidenziavamo l'eccessiva virtualità dei rapporti, ma soprattutto dei non-mezzi di comunicazione: smartphone, tablet...sino ad arrivare al massimo della mercantilizzazione/mercificazione, che è il classico sito di incontri a pagamento, che è poi la variante virtuale della ben nota agenzia matrimoniale.
Ovvero aspetti surrogati - come del resto lo è la richiesta/domanda di prostituzione – che allontanano dalla realtà dei rapporti sentimentali autentici e che, essendo surrogati, finiscono per essere effimeri se non per sfociare nello squallido onanismo (e non parliamo tanto dell'aspetto fisico che pure può essere legittimo ed appagante, quanto piuttosto dell'aspetto mentale e psichico, che alla lunga rischia di fossilizzarsi e di ammorbare) e nella fuggevolezza dei rapporti.
I rapporti, dunque, sono fuggevoli, come fuggevole è la vita modernista racchiusa nello schema produci-consuma-godi-crepa; anziché nel vivi-ama-sviluppa-crea tipico delle antiche civiltà della terra, molto più sviluppate delle società edoniste, materialiste e borghesi costituitesi dalla Rivoluzione Industriale in poi.
I rapporti sono fuggevoli e l'amore, oltre che l'erotismo crollano. Perché questi necessitano di tempo, come il corteggiamento che dovrebbe essere un mix ideale fra mente e corpo. Fra conoscenza della mente e del corpo: propri ed altrui.
Ed i rapporti d'amore sono il fondamento di una società sana, nonviolenta, autogestionaria, non ossessiva né possessiva.
Il possesso, infatti, è l'esatto opposto del sesso. Se c'è sentimento non vi può essere possesso. Ove vi è possesso non vi è né sentimento né sesso di qualità.
Il possesso riguarda in particolar modo talune culture machiste o fondamentaliste religiose. Culture che, almeno per quel che concere i rapporti con l'altro sesso, necessitano un po' di essere guidate in quanto rischiano di rovinare i rapporti medesimi e non già di far primeggiare l'amore, bensì l'odio, la prevaricazione, la violenza e la stupidità umana.
Mi rivolgo dunque in particolare a quei maschietti bigotti che, per tradizione, cultura o per inclinazione mentale, non vogliono che la loro fidanzata/compagna/moglie si vesta in modo succinto e seducente nella vita di tutti i giorni. Niente di più sbagliato. Lasciare liberi le vostre donne ! La donna seducente e in abiti succinti non è mai una donna necessariamente facile. Anzi. E se non lo sapete allora c'è da chiedersi se davvero conoscete la vostra donna e se l'amate davvero !
Se invece preferite seguitare nel vostro bigottismo ed imporre alla vostra donna i vostri diktat, non lamentatevi se poi questa preferirà la compagnia di altri uomini o di un amante.

Non essere possessivi non significa ad ogni modo affatto accettare situazioni assurde e molto in voga di questi tempi chiamate “poliamore”. Il “poliamore”, con tutte le sue varianti, è solo un modo per lasciarsi aperte più porte e – in barba ai sentimenti propri ed altrui – scegliere quella che in quel preciso momento conviene di più. Il “poliamore” è infatti l'ennesimo surrogato prodotto dalla società fluida-fuggevole-edonistico-capitalista per gratificare l'essere umano senza che questo metta troppo in gioco la propria emotività.
L'emotività, dunque, va sempre messa in gioco ed è la linfa vitale che conduce ad una vita amorosa e sessuale qualificante.


Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it

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