"Nell’Ottocento le forze
progressiste giustificavano il colonialismo nel nome della
civilizzazione delle razze inferiori, oggi invece i cosiddetti
anti-razzisti sono i primi a sostenere le guerre in Medio Oriente e
in Africa"
(Kemi Seba)
"Il male non sta nel sesso: considerare il sesso come un male è la follia del moralismo cattolico, che ha trovato, nella guida sessuale, uno dei modi di repressione e di ricatto. Sa invece qual è uno dei pericoli della sessualità giovanile? Quella di farla coincidere con il fascismo. Sì, il fascismo punta sul virilismo, sulla baldanza sessuale del giovane, per attirarlo a sé: vellica, per esempio, il suo narcisismo dandogli un narcisismo collettivo che si chiama Patria ecc. E sa qual è un altro pericolo? Quello della repressione dei propri istinti sessuali (che vanno dominati e regolati, ma non negati e odiati) : repressione che avviene sempre per ragioni moralistico-religiose, si capisce, per cui la personalità subisce un trauma e la patologia che ne consegue pesa per l'equilibrio sociale: perché i repressi quasi sempre diventano dei moralisti ipocriti e spietati e servono così il conformismo nazionale"
(Pier Paolo Pasolini)
"Lo
spettacolo è il momento in cui la merce ha raggiunto l'occupazione
totale della vita sociale"
(Guy Debord)
(Guy Debord)
"I partiti
politici specializzati nella denuncia anti-immigratoria non sono
nient'altro che partiti demagogici piccolo-borghesi, che cercano di
capitalizzare sulle paure e sulle miserie del mondo attuale
praticando la politica del capro espiatorio. L'esperienza storica ci
ha mostrato verso cosa conducono tali flautisti! Bisogna adesso
distinguere l'immigrazione e gli immigrati. L'immigrazione è un
fenomeno negativo, in quanto è essa stessa il frutto della miseria e
della necessità, e i seri problemi che pone sono ben conosciuti. È
quindi necessario cercare, se non di sopprimerla, almeno di rimuovere
il carattere troppo rapido e troppo massiccio che la caratterizza
attualmente. È chiaramente evidente che non risolveremo i problemi
del Terzo Mondo invitando i suoi popoli a venire ad installarsi in
massa nei paesi occidentali! Nello stesso tempo, bisogna avere uno
sguardo più globale dei problemi. Credere che sia l'immigrazione a
minacciare principalmente l'identità collettiva del Paese
d'accoglienza è un errore. Ciò che minaccia le identità
collettiva, è inanzitutto il tipo di esistenza che prevale oggi nei
paesi occidentali e che rischia di estendersi progressivamente al
mondo intero. Non è colpa degli immigrati se gli Europei non sono
più capaci di dare al mondo l'esempio di un modo di vita che sia
loro! L'immigrazione, da questo punto di vista, è una conseguenza
prima di essere un causa: costituisce un problema perché, di fronte
a degli immigrati che hanno spesso saputo conservare le loro
tradizioni, gli Occidentali hanno già scelto di rinunciare alle
loro.
L'americanizzazione del mondo, l'omogeneità dei modi di
produzione e di consumazione, i regno della merce, l'estensione del
mercato planetario, l'erosione sistematica delle culture sotto
l'effetto della mondializzazione mettono in pericolo l'identità dei
popoli molto di più dell'immigrazione"
(Alain De Benoist)
"I Governanti sono generalmente
cattivi, perchè d’origine pessima e per lo più ladra. Essi, con
poche eccezioni, hanno le radici del loro albero genealogico nel
letamaio della violenza e del delitto"
(Giuseppe Garibaldi)
(Evita Peron)
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