"Ogni votazione è una sorta di
gioco d'azzardo, come la dama o il "backgammon", con una
lieve sfumatura morale, un gioco con il giusto e l'ingiusto, con le
questioni morali; e naturalmente le scommesse lo accompagnano. Il
buon nome dei votanti non è in discussione. Può darsi che io dia il
mio voto in base a ciò che considero giusto; ma non è per me vitale
che il giusto prevalga. Sono disponibile a lasciare ciò alla
maggioranza. L'impegno del voto, dunque, non va mai oltre quello
della convenienza. Persino votare per il giusto è un non fare niente
per esso. Significa solo manifestare debolmente agli uomini il
desiderio che il giusto debba prevalere. Un uomo saggio non lascerà
il giusto alla mercé del caso, né desidererà che esso prevalga
mediante il potere della maggioranza"
(Henry David Thoreau)
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