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domenica 24 marzo 2019

Più formazione, meno informazione. Più libertà di pensiero, meno manipolazione mediatica

"Le persone stanno vivendo l'impatto aggressivo, spesso apertamente distruttivo, dei mass media monopolizzati dal grande capitale. Sono attaccati dalla cultura di massa di base con il suo culto della violenza e della dissolutezza. Sotto l'apparenza di "libera circolazione di idee e informazioni", viene attuata una politica di imperialismo informatico e culturale.
La manipolazione delle menti e dei sentimenti delle persone, i loro interessi e bisogni, l'unificazione forzata del mondo spirituale al livello più basso e primitivo, trasformano l'umanità come comunità di individui in una massa sconsiderata e sottomessa"

(Gennady Zjuganov)

"La rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un «uomo che consuma», ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane"

(Pier Paolo Pasolini)

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