In una Europa e in
un'Italia nelle quali, a prevalere, sono le logiche del consumo, del
profitto, del grande capitale, della conseguente solitudine e apatia
umana, qualche isola felice ancora è rimasta.
E' rimasta, ad esempio,
nel quartiere popolare Tiburtino III di Roma, animato dalla festa
nazionale del Partito Comunista, che si è tenuta dal 12 al 20
luglio.
Una festa che ha visto
protagonisti numerosi giovani del Fronte della Gioventù Comunista;
l'attore Pierpaolo Capovilla che ha recitato brani tratti dalle opere
di Pasolini; il gruppo musicale Contromano; le Radici nel Cemento;
gli Skasso, Enrico Capuano e la Tammuriata Rock e molte altre band.
Una festa che purtroppo,
quest'anno, ha subito un grave lutto, con la scomparsa, alcuni giorni
fa, di Roberto Piergentili, il quale alla manifestazione ha sempre
partecipato con il suo stand di oggettistica storica sovietica
(Stalingrad43, Soviet Memorabilia), assieme all'amico Fabrizio. La
perdita di Roberto è stata davvero improvvisa e ricordata con uno
striscione commemorativo.
Marco Rizzo, Segretario
nazionale del Partito, al termine della festa, ha tenuto il suo
comizio conclusivo, ricordando, anche a chi scrive, nell'ambito di un
successivo breve scambio di battute, che le priorità dei comunisti
sono quelle del lavoro, di un'Italia socialista nella quale i
lavoratori abbiano la possibilità di partecipare alla gestione delle
imprese. L'obiettivo è dunque il superamento del capitalismo,
considerato una vera e propria malattia.
Opposizione netta, da
parte di Rizzo, a questo governo italiano, che giudica uguale a
quello greco di Tsipras, ovvero piegato ai desiderata dell'austera
Unione Europea e dei grandi poteri economico finanziari.
Rizzo ha peraltro
denunciato il fenomeno dell'immigrazione forzata, causa del
capitalismo, e la necessità di sostenere i movimenti panafricani,
eredi di grandi leader quali Thomas Sankara e Nelson Mandela.
Oltre a ciò, ha
rammentato come i comunisti si pongano in alternativa rispetto al
centrodestra e al centrosinistra, i quali difendono l'attuale sistema
capitalista, l'Unione Europea e la NATO. I comunisti, oggi, peraltro,
rifiutano l'etichetta “di sinistra” e preferiscono prenderne le
distanze, attraverso una frase attribuita a Lenin “Siamo comunisti,
non siamo di sinistra”, spesso rimarcata da Rizzo in più
occasioni.
Il Partito Comunista,
come ricordato da Rizzo, fa parte dell'Iniziativa dei Partiti
Comunisti e Operai d'Europa, riafferma la sua amicizia e fratellanza
al KKE, ovvero al Partito Comunista Greco, oltre che il suo sostegno
alle lotte del Partito Comunista della Federazione Russa di Gennady
Zjuganov.
Numerose feste del
Partito sono previste in tutta Italia nel corso dell'estate.
Il socialismo, dunque, in
Italia, sembra non essere scomparso, specie se pensiamo che il PC,
alle ultime elezioni europee, è stato l'unico partito – in termini
assoluti – ad aver guadagnato voti.
Luca Bagatin
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