La foresta amazzonica,
come quella siberiana, le foreste dell'Alaska, della Groenlandia e
del Canada, bruciano.
L'irresponsabilità di
politicanti liberali, come Bolsonaro, Putin, Trump e Trudeau e le
loro politiche di deregolamentazione dei controlli e di
privatizzazione del territorio, a tutto vantaggio del profitto
privato, stanno contribuendo a distruggere in Pianeta.
E a poco serve anche
l'indignazione di facciata di Macron, le cui politiche sono –
peraltro - totalmente in linea con quelle dei politici già citati:
deregolamentazione, flessibilità, privatizzazione, profitto per i
più ricchi.
Il Presidente della
Bolivia, il socialista Evo Morales – il quale ha sospeso per una
settimana il suo tour elettorale in vista delle elezioni
presidenziali di ottobre – ha proposto un incontro mondiale
all'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite,
affinché si possa intraprendere una incisiva azione contro tali
devastanti incendi.
Gli incendi boschivi, nei
giorni scorsi, hanno colpito anche la regione boliviana della
Chiquitania, che il governo boliviano ha contrastato attraverso
l'impiego di aerei Supertanker e migliaia di vigili del fuoco, forze
di polizia e armate.
Anche il governo
socialista del Venezuela, attraverso il governatore dello Stato di
Miranda, ha annunciato di aver messo a disposizione i suoi vigili del
fuoco, al fine di combattere tali incendi.
Il governo Maduro ha
peraltro - attraverso un comunicato stampa del Ministero della
Comunicazione e dell'Informazione - condannato le politiche del
Presidente del Brasile Bolsonaro, il quale - si legge nella nota -
“ha privilegiato le politiche di profitto degli allevatori
rispetto alle politiche di difesa dell'ambiente”. Molto
simili a queste sono peraltro le accuse mosse dai comunisti e dai
nazionalbolscevichi russi, alcune settimane fa, al governo Putin,
relativamente agli incendi in Siberia. Il leader comunista russo
Zjuganov aveva infatti puntato il dito contro la gestione
privatizzata delle foreste, fondata unicamente sul business.
Venezuela
e Bolivia, come membri della comunità amazzonica, hanno quindi
offerto aiuto immediato al fine di mitigare tale tragico evento, il
quale sta gravemente nuocendo ad una delle maggiori risorse naturali
dei Pieneta. La foresta amazzonica, non a caso, viene definita
“Polmone Verde della Terra” proprio per il suo fondamentale ruolo
di riassorbimento del biossido di carbonio prodotto dall'inquinamento
delle attività industriali.
Luca
Bagatin
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