In memoria dei 27 milioni
di cittadini sovietici deceduti durante la Seconda Guerra Mondiale,
definita dai russi Grande Guerra Patriottica, combattuta contro il
nazifascismo, si è tenuta il 14 ottobre un'azione simbolica
organizzata dal KPRF, ovvero il Partito Comunista della Federazione
Russa, denominata “Giardino della Vittoria – Giardino della
vita”.
Nella regione di Mosca,
presso la fattoria statale “Lenin”, ovvero il sovkhoz diretto da
Pavel Grudinin, già candidato comunista alle scorse elezioni
presidenziali, sono infatti stati piantati – simbolicamente –
numerosi nuovi alberelli. L'obiettivo che il KPRF si è posto è
quello di piantarne, negli anni a venire, in tutta la Russia, 27
milioni. E ciò sia per celebrare i caduti sovietici, sia per dare
una forte risposta agli incendi che hanno colpito di recente la
Siberia, causati, secondo il Presidente del Comitato Centrale del
KPRF Gennady Zjuganov – presente all'evento - dalla privatizzazione
del sistema forestale, orientato al business e quindi non alla
protezione del patrimonio ambientale.
Zjuganov, già
recentemente, si era detto sorpreso della messa in discussione da
parte del Parlamento Europeo del ruolo dell'URSS durante la Seconda
Guerra Mondiale, in un tentativo di riscrivere la Storia, in
particolare sostenuto dal governo della Polonia. Polonia che, a detta
di Zjuganov, aveva a suo tempo agito come aggressore, spartendosi la
Cecoslovacchia assieme ad Hitler e preparandosi all'aggressione
dell'URSS.
Zjuganov recentemente ha
altresì dichiarato che l'UE non dovrebbe sostenere i seguaci di
Bandera in Ucraina e negli Stati Baltici, ma allo stesso tempo ripone
una certa fiducia relativamente al nuovo governo di Kiev, affinché
questi ponga fine all'eredità dei suoi predecessori autoritari e
avvii un dialogo pacifico con le repubbliche popolari della
Novorossija.
Zjuganov, il cui partito
ha recentemente incrementato ulteriormente i suoi voti alle elezioni
amministrative, contro il partito governativo di Putin (dopo averne
denunciato la politica economica orientata agli interessi delle
classi più agiate), auspica inoltre un maggiore e proficuo sviluppo
dei legami economici della Russia, sia con i Paesi asiatici che con
l'Europa.
Luca Bagatin
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