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lunedì 14 ottobre 2019

I comunisti russi piantano nuovi alberi in ricordo dei caduti sovietici della Seconda Guerra Mondiale. Articolo di Luca Bagatin

In memoria dei 27 milioni di cittadini sovietici deceduti durante la Seconda Guerra Mondiale, definita dai russi Grande Guerra Patriottica, combattuta contro il nazifascismo, si è tenuta il 14 ottobre un'azione simbolica organizzata dal KPRF, ovvero il Partito Comunista della Federazione Russa, denominata “Giardino della Vittoria – Giardino della vita”.
Nella regione di Mosca, presso la fattoria statale “Lenin”, ovvero il sovkhoz diretto da Pavel Grudinin, già candidato comunista alle scorse elezioni presidenziali, sono infatti stati piantati – simbolicamente – numerosi nuovi alberelli. L'obiettivo che il KPRF si è posto è quello di piantarne, negli anni a venire, in tutta la Russia, 27 milioni. E ciò sia per celebrare i caduti sovietici, sia per dare una forte risposta agli incendi che hanno colpito di recente la Siberia, causati, secondo il Presidente del Comitato Centrale del KPRF Gennady Zjuganov – presente all'evento - dalla privatizzazione del sistema forestale, orientato al business e quindi non alla protezione del patrimonio ambientale.
Zjuganov, già recentemente, si era detto sorpreso della messa in discussione da parte del Parlamento Europeo del ruolo dell'URSS durante la Seconda Guerra Mondiale, in un tentativo di riscrivere la Storia, in particolare sostenuto dal governo della Polonia. Polonia che, a detta di Zjuganov, aveva a suo tempo agito come aggressore, spartendosi la Cecoslovacchia assieme ad Hitler e preparandosi all'aggressione dell'URSS.
Zjuganov recentemente ha altresì dichiarato che l'UE non dovrebbe sostenere i seguaci di Bandera in Ucraina e negli Stati Baltici, ma allo stesso tempo ripone una certa fiducia relativamente al nuovo governo di Kiev, affinché questi ponga fine all'eredità dei suoi predecessori autoritari e avvii un dialogo pacifico con le repubbliche popolari della Novorossija.
Zjuganov, il cui partito ha recentemente incrementato ulteriormente i suoi voti alle elezioni amministrative, contro il partito governativo di Putin (dopo averne denunciato la politica economica orientata agli interessi delle classi più agiate), auspica inoltre un maggiore e proficuo sviluppo dei legami economici della Russia, sia con i Paesi asiatici che con l'Europa.

Luca Bagatin


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