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lunedì 23 marzo 2020

Se usciremo da questa terribile emergenza sanitaria globale occorrerà cambiare. Radicalmente. Riflessioni di Luca Bagatin

"L'uomo nasce
L'uomo nasce libero
Ma come uno schiavo
Vive, vive nella sua malvagità"
(dalla canzone "L'ora è giunta", cantata da Adriano Celentano) 

Quando e se usciremo da questa tremenda emergenza sanitaria, occorrerà radicalmente che le cose cambino. Che noi stessi cambiamo. Altrimenti sarà stato tutto vano.
Occorreranno massicci investimenti in sanità, scuola, formazione.
Occorrerà mettere al bando le armi, gli armamenti e ogni mezzo di offesa e di difesa.
Occorrerà mettere al bando il sistema degli interessi sui prestiti.
Occorrerà che nessuno sia più lasciato solo o lasciato indietro.
Occorrerà che non esistano più ricchi né poveri, ma che si stampino soldi, se sarà necessario, senza alcuna forma di egoistico interesse; senza alcun tipo di calcolo economicistico o finanziario.
Occorrerà finanche superare il sistema monetario, per approdare al sistema della cooperazione non egoistica fra le genti.
Occorrerà che il lavoro non sia più al servizio del profitto, ma che sia al servizio dell'essere umano e della comunità nella quale vive.
Occorerà una economia sociale e socialista di NON mercato.
Occorrerà lavorare meno, lavorare tutti e cooperare tutti. Per il benessere di ciascuno e della comunità.
Occorrerà mettere al bando teconologie pericolose per la salute come quella del 5G.
Occorrerà inquinare molto meno, pensare a forme di telelavoro e di industrie meno inquinanti.
Occorrerà pensare prima all'ambiente e all'ecosistema.
Occorrerà che chi ha fame sia sfamato, che chi sta male sia curato. Gratuitamente.
Occorrerà che non ci sia più nessuna sovrapproduzione, nessuna forma di spreco né di consumismo.
Occorrerà produrre meno e consumare il giusto.
Occorre un mondo più unito.
Occorrerà che ciascun Paese del mondo si rispetti, pur nella normale diversità fra Paesi, popoli, usi e costumi.
Occorrerà mettere al bando l'odio e far trionfare l'amore.
Altrimenti non ne usciremo davvero mai.
Non ne usciremo davvero più.
E andrà peggio. Molto peggio.

Luca Bagatin


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