"Monte Lenin", dipinto di Nikolaj Roerich, 5 ottobre 1925 |
II
termine "liberista" è improprio.
Prima
di tutto esiste solo nel gergo italiano. È un termine generico,
circostanziato e poco preciso. Che vorrebbe assolvere il liberalismo
dalle sue responsabilità storiche, sociali e politiche.
Più
centrato e appropriato, invece, il termine liberal capitalista. Che
unisce e evidenzia le responsabilità e i caratteri propri del
liberalismo (dominio della borghesia sulle altre classi sociali) e
del capitalismo (dominio del danaro sui popoli).
Nell'occidente opulento e
moderno (per quanto vi lamentiate di "non essere ricchi",
ma comunque di "amare il progresso") il nazionalbolscevismo
non è compreso.
Lo si scambia, a torto, per una forma
di fascismo. Quando invece fu il primo antifascismo (dal 1920).
Oppure lo si scambia per una forma di
comunismo, il che è vero solo in parte, in quanto il
nazionalbolscevismo è anti-materialista e anti-moderno.
Esso è una forma di socialismo
arcaico, originario, selvaggio come le popolazioni che lo hanno
ispirato: dall'Eurasia all'America Latina.
Giustizia è vivere con
lo stretto necessario. Con dignità, senso di fratellanza e amicizia.
In armonia con la Natura e tutti gli esseri.
Il resto – l'opulenza,
l'accumulo, l'arricchimento, la prevaricazione - è decadenza e
disonore.
Luca Bagatin
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