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giovedì 22 ottobre 2020

Caldiero (Verona) inaugura il monumento al partigiano sovietico Vladimir Tulisko. Articolo di Luca Bagatin

 

Il Comune di Caldiero, in provincia di Verona, celebrando il 75esimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del nazifascismo, ha inaugurato un monumento alla memoria di Vladimir Tulisko, partigiano sovietico morto a soli 22 anni, nel 1945, combattendo in Veneto con il nome di battaglia “Willj”.

Il partigiano Willj, originario di Kharkov, sfuggì infatti ai tedeschi - i quali lo avevano deportato in Italia ai lavori forzati - e si rifugiò, assieme ad altri suoi compagni, nella Divisione partigiana Pasubio.

La sua tomba – riposta nel cimitero di Caldiero - rimase anonima per 40 anni, sino a che, nel 1987, uno studente veronese incuriosito, scrisse all'Ambasciata sovietica a Roma per saperne di più.

Attraverso le ricerche degli archivi della Divisione Pasubio si risalì all'identità del giovane partigiano.

Il 19 ottobre scorso è stato inaugurato a Caldiero il monumento in suo onore, realizzato grazie all'Associazione Conoscere Eurasia, al Consolato Onorario russo e alla collaborazione fra lo scultore Matteo Cavaioni e la scultrice russa Nadezhda Golysheva.

All'evento, oltre a tutte le autorità cittadine, fra cui il Sindaco di Caldiero Marcello Lovato, era presente anche l'Ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, il quale ha dichiarato: Chiniamo il capo al ricordo di chi, come Vladimir Tulisko, nella resistenza e nei gruppi di lotta clandestina, ha dato il proprio contributo alla liberazione dell'Europa a costo della propria vita. Nel solo territorio italiano parteciparono al movimento antifascista più di 5.000 soldati e cittadini sovietici, 800 dei quali perirono. Ringraziamo i nostri amici italiani per il desiderio di perpetuare il ricordo della sua impresa”.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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