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venerdì 15 gennaio 2021

Riflessioni nazionalbolsceviche e antifasciste. Di Luca Bagatin

Il borghese e il ricco sono dei falliti, i quali si rendono consapevoli della loro condizione di falliti solo quando la loro agiata condizione sociale e economica, non è più quella di un tempo, ma tende ad abbassarsi.

Costoro, avendo costruito la loro vita attorno all'apparenza, non sono in grado di cogliere la bellezza dell'esistenza, la quale non è fatta di beni materiali.

La loro è dunque la condizione tipica del fallito esistenziale.

(Luca Bagatin)

Voi che vi lamentate perché vi bannano, non avete ancora capito che la libertà non è di questo mondo.

Perché in questo mondo esiste una sola forma di (pseudo) “libertà”.

Quella di consumare e di vendersi.

Si chiama prostituzione ed è, oltre che legale, una forma di “divinità” corrotta.

(Luca Bagatin)

Le autorità, in presenza di una pademia che non cessa, né cesserà, con le blande misure messe in campo (per qualcuno ritenute assurdamente “troppo restrittive), dovrebbero incaricarsi di far chiudere tutto e, conseguentemente, portare la spesa a casa delle persone, fornire a tutti uno stipendio statale e lo Stato dovrebbe incaricarsi anche di pagare le bollette a tutti.

È un anno che lo dico. Ovviamente inutilmente e nel silenzio generale. Occorre sovvertire l'economia e la politica. Ovvero la mentalità di ciascuno.

Perché, se la politica è irresponsabile e corrotta, la società “civile” non è da meno e si limita a protestare a vanvera, ma non sulle cose necessarie.

(Luca Bagatin)

Occorre e occorrerebbe un dibattito e una riflessione, a livello nazionale e globale, chiedendosi se la gestione privata delle telecomunicazioni e dei social sia o meno compatibile con la democrazia.

Tenendo presente che la democrazia - nel senso autentico del termine - non è altro che diretta partecipazione della cittadinanza attiva, consapevole e formata. Non da parte del privato economico, né dei politici o dei governanti, in generale.

(Luca Bagatin)

Non stupisce che, nel Ventennio, vi siano stati cosiddetti “socialisti” e “repubblicani” che abbiano aderito alla peste fascista, ovvero all'altra faccia, confusa, del capitalismo.

Ancora oggi esistono cosiddetti “socialisti” e “repubblicani” che hanno venduto i loro ideali al capitalismo. Ovvero aderiscono perfettamente al totalitarismo liberale della modernità, che è in continuità con il fascismo. Come spiegò perfettamente Pasolini.

(Luca Bagatin)

La spiritualità autentica è selvaggia e legata alla Natura.

Alla morte, più che alla vita.

Alla rinascita interiore e alla liberazione dall'illusione.

(Luca Bagatin)

La figura di Attila, nella Storia, nella cultura e persino nella letteratura, rappresenta il riscatto dei popoli barbarici contro l'imperialismo romano.

Egli rappresenta anche il primo unificatore dei popoli eurasiatici originari.

(Luca Bagatin)

La vita è un reality-show in cui lo show se lo gode qualcun altro.

(Luca Bagatin)

Non sono ottimista (al massimo cinicamente realista) perché, anche per ragioni spirituali, penso che il mondo della materia, nel quale viviamo, sia quello che alcune religioni definirebbero Inferno.

Nel mondo della materia governano i peggiori, i partiti elettoralistici sono delle coperture, il malaffare dilaga, la violenza dilaga e così l'ipocrisia, l'ignoranza e via discorrendo.

E ciò non può essere cambiato.

Perché prodotto dalla mente razionale e duale, che è condizionata dall'ego sin dalla nascita di ciascuno.

Ciò che è possibile fare è seguire una propria missione. Di elevazione e di rivoluzione interiore, che possa riflettere - nell'esteriore - quella piccola luce che rischiari un po' il mondo della materia.

Missione che ci renda Eroi dello Spirito.

Ben consapevoli che l'Eroe, se è il trionfatore nel mondo dello Spirito, soccombe nel mondo della materia, che ad ogni modo è illusorio, fittizio e transitorio.

(Luca Bagatin)


Vedi anche: http://amoreeliberta.blogspot.com/2020/10/covid-19-uscire-dal-modello.html

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