Giordano Bruno fu un
frate domenicano di Nola noto per la sua visione gnostica
dell'Universo e condannato al rogo dalla Chiesa cattolica ed arso
vivo a Campo de' Fiori in Roma il 17 febbraio 1600, per il solo fatto
di aver affermato che: "Cristo non era Dio ma un mago
incredibilmente abile" e che "L'universo è infinito e
contiene un numero similmente infinito di mondi, e che tutti
sarebbero abitati da esseri intelligenti" oltre che per la sua
visione di Dio come immanente ovvero che "il Divino che è il
Tutto, e del Tutto che è il Divino".
Giordano Bruno fu un
libero pensatore gnostico che attinse le sue Conoscenze per mezzo
dell'esperienza diretta (unione con il Divino) e dei suoi studi
ermetici (da Ermete Trismegisto, il Dio Thot degli Egizi) e i quali
meriterebbero un articolo di approfondimento a parte. Ci limitiamo
qui a riportare queste mere nozioni, che auspichiamo siano utili a
coloro i quali vogliano approfondire l'argomento e al fine di
ricordare questo martire del Libero Pensiero e della libera ricerca spirituale.
A
ricordarlo, oggi, in Campo de' Fiori, il celebre monumento voluto e
realizzato nel 1889 dallo scultore e Gran Maestro del Grande Oriente
d'Italia di fede repubblicana-mazziniana Ettore Ferrari. Il quale,
significativamente, volle orientare lo sguardo di Giordano Bruno
verso la Basilica di San Pietro in Vaticano: la culla dei suoi
accusatori e assassini.
Luca Bagatin
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