L'attuale governo italiano, sostenuto praticamente da tutti i partiti in Parlamento, sembra il diretto rappresentante della cultura e della mentalità dei più ricchi e dei borghesi.
Ovvero di coloro i quali sostengono la crescita economica a discapito di chi vorrebbe emanciparsi dal lavoro sfruttato e sottopagato e salariato, a discapito della conservazione dell'ambiente e degli investimenti nella sanità e nei servizi pubblici. Superando ogni interesse economicistico privato.
L'avvento di governi come questo - che fondono liberalcapitalismo classico e liberalismo keynesiano - sembrano a completamento di un disegno euro-atlantico già avviato negli anni '90, quando fu defenestrato Craxi, il socialismo e si avviarono le privatizzazioni selvagge e si gettarono le basi di quella patologia chiamata Unione Europea.
Gli elettori e i cittadini italiani hanno permesso tutto ciò, credendo ai vari governi di destra, sinistra e Cinque Stelle. Altrimenti, forse, tale disegno sarebbe stato arginato e, magari, come in molte realtà dell'America Latina, il socialismo popolare avrebbe trionfato.
(Luca Bagatin)
In una società egualitaria e autogestita si dovrebbe superare il concetto stesso di lavoro salariato.
Ovvero si dovrebbe lavorare solo per il benessere della comunità e sin tanto da soddisfare le sue necessità. Non oltre e non per un profitto, un salario o un tornaconto egoistico privato.
Ciò significa che si potrebbe decidere quanto tempo e come lavorare. Superando malsane teorie della "crescita" e della conseguente distruzione delle risorse e dell'ecosistema.
(Luca Bagatin)
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