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venerdì 24 dicembre 2021

A NATALE PUOI? Racconto surRenale di Luca Bagatin

A Natale tutti a ricercare l'ultimo regalo, ad accalcarsi nei centricommerciali, freneticamente, con la frenetica frenesia dei frenologi dell'Ottocento.
Perché, nell'800, i fenologi andavano di fretta? Chiederete voi.
E che ne so? Però suonava bene. Un po' come la campana per Heminguay che, pure, non era sordo come la suddetta.
"A Natale si può amare di più", ma a ricordarcelo c'è solo il jingle (bells, siamo a Natale!) dello spot pubblicitario del pandoro Bauli.
"A Natale puoi fare ciò che non puoi fare mai", ci ricorda il medesimo spot.
Ad esempio potremmo scassinare una gioielleria. Se non l'abbiamo mai fatto. Per dire.
Ma, più prosaicamente, potrei mettermi a dieta.
Cosa che non ho mai fatto, sia detto per inciso, e l'ho evitato perché amo mangiare con gli incisivi in modo tutt'altro che conciso (e men che meno circonciso, eh!, sia BEN chiaro!).
Oggi ho mangiato al giapponese "all you can eat", che suona (come la campana di Heminguay) tipo "tutto quello che puoi mangiare". E, in effetti, ho svuotato la cucina giapponese, pagando poco più di una pizza. Che non ho mangiato. Ma non tanto perché ero pieno, quanto perché non era nel menù.
All'all you can eat, ad ogni modo, preferisco l'"all you need is love" dei Beatles. Perché ho nostalgia di Alberto Castagna. O, meglio, del suo cappello, detto, appunto "castagna".
Tutto ciò di cui hai bisogno è l'amore e a Natale si può amare di più.
Anche se non compri il pandoro Bauli. Anche se non sei un frenologo e non svaligerai alcuna gioielleria e eviterai la dieta (molto meglio evitarla, infatti!).
A me, a Natale, piacerebbe amare Irene, ma, nell'impossibilità, le mando un bacio, un saluto e anche un augurio di buon duemilaecredici.
 
Luca Bagatin

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