Solidarietà alla classe operaia e al popolo del Kazakistan è stata espressa dal Partito Comunista del Messico (PCM) e dal Partito Comunista di Grecia (KKE).
“Il Partito Comunista del Messico” - si legge in una nota - “esprime la sua solidarietà alla classe operaia e al popolo del Kazakistan nella loro giusta lotta contro lo sfruttamento, l'oppressione e l'atroce miseria”.
Il PCM, oltre a condannare le “misure repressive del governo kazako”, chiede “l'immediato rilascio di tutti coloro i quali sono stati detenuti”. Oltre che – si legge nel comunicato dei comunisti messicani - “Chiediamo la fine delle misure anticomuniste e l'immediata fine del divieto alle attività del Partito Comunista del Kazakistan e del Movimento Socialista del Kazakistan”.
Anche il Partito Comunista di Grecia (KKE), è intervenuto sulla questione, attraverso un articolo apparso sull'organo del Comitato Centrale, “Rizospastis”.
Nell'articolo si punta il dito contro quella “pseudo sinistra” che difende il governo oligarchico kazako e, si fa presente, come la leadership del Kazakistan abbia consegnato il 75% della ricchezza mineraria del Paese all'Occidente liberal-capitalista, attraverso monopoli energetici come “Chevron”, “ExxonMobil”, “Total”, “Royal Dutch Shell” e “ArcelorMittal”. Imprese euro-statunitensi stabilitesi nel Kazakistan da anni.
Il KKE, inoltre, ha fatto presente come questa “pseudo sinistra” non si renda conto “del ruolo della Russia capitalista e delle sue alleanze nella loro rivalità intraimperialista con gli USA e la NATO”.
Solidarietà alle mobilitazioni popolari in Kazakistan è giunta anche dal Partito Comunista dei Lavoratori di Russia (RCWP) e dal Partito Socialista della Lettonia, oltre che dal Partito Comunista della Federazione Russa e dal partito nazionalbolscevico “L'Altra Russia di Eduard Limonov”.
Di quest'ultimo, si segnala che sono stati arrestati dalle forze di sicurezza – attraverso un raid nella sede di Mosca del partito di Limonov - alcuni attivisti che hanno partecipato ad azioni dimostrative nonviolente in sostegno dei diritti civili dei russi in Kazakistan.
Luca Bagatin
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