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giovedì 31 marzo 2022

Aleksandra Kollontaj (31 marzo 1872 - 9 marzo 1952) su Amore, Eros e Rivoluzione

"L'ideale dell'amore nel matrimonio comincia ad apparire in seno alla classe borghese unicamente quando la famiglia, si trasforma da unità di produzione in unità di consumo, e nello stesso tempo si fa "custode" del capitale accumulato. [...]
Per millenni, una cultura fondata sull'istinto di proprietà ha inculcato negli uomini la convinzione che il sentimento d'amore aveva anch'esso come base il principio della proprietà.
L'ideologia borghese ha messo in testa alla gente l'idea che l'amore, compreso l'amore reciproco, dava il diritto di possedere interamente e senza spartizioni il cuore dell'essere amato.
Quest'ideale, questo esclusivismo nell'amore, derivava naturalmente dalla forma di unione coniugale stabilita e dell'ideale borghese di "amore totale ed esclusivo" degli sposi.
Ma può forse un simile ideale corrispondere agli interessi della classe operaia?
Non è al contrario, importante e auspicabile, dal punto di vista dell'ideologia proletaria, che i sentimenti delle persone divengano più ricchi, più diversificati?
[...]
Il riconoscimento, anche nell'amore, dei diritti reciproci, la capacità di tener conto della personalità dell'altro, un fermo e mutuo sostegno, una sollecitudine attenta e reale comprensione di ciascuno per i bisogni dell'altro, congiunti alla comunanza degli interessi o delle aspirazioni: ecco l'ideale dell'amore da compagni che l'ideologia proletaria sta forgiando per sostituire il caduco ideale d'amore coniugale "assorbente" ed "esclusivo" della cultura borghese.
[...]
La "forma dell'amore" sarà molto più grande e l'amore-solidarietà avrà un motore analogo a quello della concorrenza e dell'amor proprio nella società borghese.
Il collettivismo dello spirito e della volontà riporterà la sua vittoria sulla fatuità individualista.
La "fredda solitudine morale", alla quale le persone, nella società borghese, tentavano spesso di sfuggire attraverso l'amore e il matrimonio, sarà scomparsa; molteplici e svariati vincoli uniranno le persone in una vera comunanza spirituale e morale.
I sentimenti degli uomini s'indirizzeranno verso lo sviluppo della coscienza sociale, mentre l'ineguaglianza tra i sessi, affondata nella memoria dei secoli passati, e ogni forma di dipendenza della donna dall'uomo saranno scomparsi senza lasciar traccia"
 
Aleksandra Kollontaj - Largo all'Eros alato, dal libro "Amore e Rivoluzione, autobiografia di una comunista sessualmente emancipata"m 1923

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