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venerdì 11 marzo 2022

Il potere è l'opposto della democrazia. Articolo di Luca Bagatin

Penso che mai come oggi dovremmo capire che non ci dovrebbero essere MAI PIÙ governi né Stati.

Che i politici (a qualsiasi livello) sono dannosi e sono pericolosi e che non dovremmo MAI PIÙ andare a votare e nessuno dovrebbe MAI PIÙ candidarsi ed essere eletto a cariche pubbliche.

Perché il Potere corrompe le menti ed è pericoloso.

Perché il Potere è l'opposto della democrazia. E la democrazia, nel senso più puro del termine, è autogestione diretta delle persone. Libere da ogni sovrastruttura.

Il Potere (politico, economico e mediatico) è unicamente al servizio dell'egoismo e del capitalismo.

Solo una realtà egualitaria, socialista, basata sul libero scambio, sul baratto, la condivisione, la democrazia diretta, la comunione con la Natura e i suoi esseri e la fratellanza può reggere.

E per costruire una realtà di questo tipo occorre sradicare l'egoismo e la violenza che infetta i nostri cuori. Sin da quando veniamo al mondo e veniamo (mal)educati dalla società. Perché egosimo e violenza sono aspetti che generano divisione, odio, paura. E rafforzano il Potere.

Personalmente lo sostengo da anni, ci ho scritto articoli e libri e mi sono ormai quasi stancato di ripeterlo.

Penso che mai come oggi, il testo della canzone scritta dal filosofo Manlio Sgalambro e da Franco Battiato, con la collaborazione di Nicola Piovani e cantata da Adriano Celentano, intitolata “Facciamo finta che sia vero” (ascoltatela e soprattutto portatela nella vostra coscienza), sia attuale.

E non è retorica e non è buonismo, ma è semmai buonsenso e razionalità.

Un buonsenso e una razionalità che sembrano essere assenti. Come se la Storia (letta o compresa solo a metà o a convenienza), che poi sono le storie di tutti i giorni, che viviamo e che purtroppo viviamo non sempre bene (siamo tutti sfruttati da un comune sistema economico capitalista iniquo; le violenze domestiche sono all'ordine del giorno; lo sballo facile e le baby gang dilagano e così via), non ci insegnassero niente.

Siamo sordi. Assenti. Tutti a pensare al proprio portafoglio. A odiare gli altri perché vengono da un Paese diverso o hanno una cultura diversa o un modo di pensare diverso.

Questa non è retorica, ma sono i fondamenti di una civiltà che è affondata. Ma non oggi.

Una civiltà che sembra nata affondata.

E che cosa ci resta?

Ormai non ci resta nemmeno più l'arte e la cultura, se oggi l'arte e la cultura vengono bandite o criticate (persino dall'alto) perché provengono da un Paese che certi potenti hanno deciso che è diventato “nemico”.

Tutti i popoli, tutte le arti, tutte le culture e le genti devono essere nostre sorelle e fratelli.

Sono i potenti che dovrebbero essere banditi. Perché sono dei banditi.

E nessun Paese dovrebbe essere sanzionato. Perché ogni popolo è nostro fratello. Sempre.

Questo è buonsenso, logica, crescita interiore e esteriore.

E' così difficile da capire?

Sembra di sì.

Prevale la logica del Potere. Politico, economico e mediatico.

E allora non ci rimane niente.

NIENTE.

Saremo pronti, un giorno (chissà se e quando), a sovvertire tutto, iniziando da noi stessi?

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogpot.it

FACCIAMO FINTA CHE SIA VERO

Autori: Sgalambro/Battiato/Piovani

Cantata da Adriano Celentano

Facciamo finta che sia vero quello che vi dico
Ma è giusto essere per forza governati
Siamo nelle mani del peggiore stile di vita
Nelle mani di insensati governanti
Che si danno il turno
Mentre navighiamo senza più comando
In preda alla tempesta
Quando ero giovane ho visto altri mondi
Un'altra razza di esseri umani
Volavano corpi di arcobaleni
Nel cielo, nel cielo
Stavamo bene

Sveglia, svegliamoci
Dormienti in stato di sonno perenne
I servi del potere si vendono per quattro soldi
Pappagalli ammaestrati
Che ripetono ossessivamente
Sempre le stesse irresponsabili bugie
Dobbiamo risvegliare adesso le coscienze
Adesso forse è troppo tardi

Com'era bella negli anni sessanta
Milano sotto una luce dorata
Vedevo corpi di arcobaleni
Nel cielo, nel cielo

Milano sotto una luce
Volavano corpi di arcobaleni nel cielo


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