Pagine

lunedì 29 agosto 2022

"Sbatti il matto in prima pagina", interessante saggio sulla questione psichiatrica prima della legge Basaglia, di Pier Maria Furlan

Desidero segnalare questo interessante saggio di Pier Maria Furlan (1943 -2022), già ordinario di psichiatria dell’Università di Torino.

Probabilmente presto o tardi lo recensirò anche. 

Il libro contiene, peraltro, anche un mio articolo dedicato a Mario Appignani detto "Cavallo Pazzo", artista e leader del movimento politico e controculturale degli "Indiani Metropolitani".

Un saggio molto importante, per non dimenticare i maltrattamenti subiti dagli ultimi. 

Affinché ciò non accada mai più.

Luca Bagatin 

In dieci anni, tra il 1968 e il 1978, matura il clima che porterà l’Italia, primo paese al mondo, alla chiusura dei manicomi. In questo contesto il ruolo dei quotidiani è fondamentale: grazie alle loro inchieste e alle interviste, cronisti, inviati e opinionisti contribuiscono a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli orrori nascosti dentro le mura degli ospedali psichiatrici, dove poveri, anziani, omosessuali e bambini disabili vengono di rado curati e quasi sempre segregati e maltrattati, sino a far perdere loro ogni dignità umana. 

Attraverso gli articoli delle maggiori testate giornalistiche nazionali, questo lavoro ricostruisce la storia di quegli anni così significativi: a raccontarla sono i protagonisti della cultura del tempo, da Indro Montanelli ad Angelo Del Boca, da Dacia Maraini a Natalia Aspesi, ma anche intellettuali internazionali come Michel Foucault, Noam Chomsky e Jean-Paul Sartre. 

Migliaia di personaggi e oltre mille articoli di giornale per ricostruire la cultura dell’epoca, l’ignavia e le controversie attorno alla malattia mentale: medici che non vedono, sindacati che proteggono i propri iscritti, partiti attenti a non urtare gli elettori e lo stesso Franco Basaglia contrario alla legge che porta il suo nome. 

Emerge uno scenario diverso da quello generalmente immaginato, nel quale diventano evidenti i retroscena dei controversi atteggiamenti dei politici, che contrastano le aperture progressiste di innovatori ormai dimenticati. 

Nel 1978, dopo anni di dibattito intensissimo, anche grazie alla diffusione dei quotidiani, la situazione non può più essere ignorata: quelli che il Ministro della Sanità, Luigi Mariotti, nel 1965 aveva definito «lager», chiudono finalmente i battenti.

Autore

Pier Maria Furlan
Pier Maria Furlan, ordinario di psichiatria dell’Università di Torino, è stato vicerettore, preside della II Facoltà di medicina, vicepresidente della Conferenza nazionale presidi. Primo direttore universitario di un Dipartimento di salute mentale e patologia delle dipendenze, ha chiuso il manicomio di Collegno. Presidente e consigliere di numerose società scientifiche internazionali e nazionali, è distinguished fellow dell’American Psychological Association (Apa). È stato consigliere del Ministero dell’Istruzione, segretario generale dell’Università italo-francese, membro della Fondazione San Patrignano, esperto Anvur. È autore di circa trecento titoli, tra pubblicazioni scientifiche e libri. 

da: https://www.donzelli.it/libro/9788868434823

Nessun commento:

Posta un commento