Si celebra, giustamente, il 25 aprile in Italia, quale festa di liberazione del Paese dal nazifascismo.
Il 25 aprile 2015 scrissi e pubblicai un articolo nel quale mi chiedevo, ieri come oggi, se davvero ci siamo liberati, nell'UE, dal nazifascismo, oppure se in realtà siamo ancora al 1945, sotto altre spoglie.
Nel 2015 scrivevo, fra le altre cose, che eravamo preda di nuove forme di dittatura. Ovvero scrissi: “Il 25 aprile del 2015 (…) celebriamo l’avvento della dittatura del denaro, dell’egoismo” (…) “una nuova dittatura - più subdola - in quanto questa volta, settant’anni dopo, ha il volto “rassicurante” dello speculatore finanziario, del governatore europeo, del banchiere, del politico che si è fatto corrompere dalla Bce e dal Fondo Monetario Internazionale”.
E siamo ancora lì, anzi, ancora peggio del 2015.
Con un'UE che non ascolta i propri popoli; che nega i diritti sociali e aumenta l'età pensionabile; che sanziona Paesi non amati dal governo USA e invia armi a pseudo-democrazie, alimentando e fomentando guerre, anziché usare l'arma – nonviolenta e democratica – della dipolmazia; che insegue le politiche insensate degli USA, preda di nuove psicosi da Guerra Fredda; che non si scandalizza per la repressione della libertà di stampa e per il carcere al giornalista libertario Julian Assange; che alza i tassi d'interesse, anziché attuare politiche di cooperazione economica internazionale e di sostegno al reddito; che aumenta il comparto militare e taglia quello sanitario.
Cambiano i nomi (un tempo c'erano la Merkel, Junker, Van Rompuy, Renzi, l'immancabile Draghi, Obama e oggi la Von Der Layen, la Meloni, gli immancabili Lagarde & Draghi, Biden), ma le assurdità portate avanti dalle destre e dalle pseudo-sinistre europee (gli pseudo socialisti europei), rimangono le stesse.
E sono assurdità che dimostrano, peraltro, che la pandemia da Covid 19 non ha insegnato nulla.
Anziché unire si divide. Anziché investire in sanità (laddove medici e personale medico scarseggiano e addirittura vengono fisicamente aggrediti), si investe in armamenti. Anziché puntare verso un'economia condivisa e cooperativistica, si incentiva lo sfruttamento lavorativo e si riducono i diritti sociali. E gli USA, oltretutto, puntano a dividere il mondo e a una de-globalizzazione insensata e totalmente irrazionale, in un mondo interconnesso.
Quale futuro può avere un'UE così? Personalmente sono convinto nessuno.
Anche perché non vedo la capacità di ragionare in modo pragmatico e razionale, né personale politico in grado di farlo.
Per cui buon 25 aprile, ma senza una riflessione seria, non vi può essere alcuna autentica liberazione.
Luca Bagatin
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