Mentre il cosiddetto Occidente continua ad operare nell'irresponsabilità, evidente anche da chi attualmente lo guida, ovvero da un Biden che confonde Zelensky con Putin e la sua vice con Trump e da un Segretario Generale uscente della NATO, Stoltenberg, che punta assurdamente il dito contro la Cina, quest'ultima, da tempo, sta attuando una politica seria, pragmatica e ragionevole.
Socialista riformista, per la precisione.
In campo economico, sociale e geopolitico. Mantenendo buoni rapporti economici con tutti e gettando acqua sul fuoco dei conflitti globali, rifiutando la mentalità da Guerra Fredda.
Aspetto che peraltro guida la Repubblica Popolare Cinese sin dagli Anni '50/'60, attraverso i Cinque Principi della Coesistenza Pacifica di cui è ricorso, recentemente, il 70esimo anniversario.
A Stoltenberg ha risposto il portavoce del Ministero degli Esteri Cinese Lin Jian, con dichiarazioni pubblicate dal tabloid cinese “Global Times”: “La maggior parte dei Paesi non ha partecipato alle sanzioni contro la Russia o non ha tagliato il commercio con essa, quindi gli Stati Uniti non possono incolpare la Cina per le proprie azioni. Gli Stati Uniti hanno approvato leggi di aiuto su larga scala per l’Ucraina, accusando senza fondamento la Cina e la Russia di normali scambi economici e commerciali. Questa è palese ipocrisia e due pesi e due misure”.
Nelle scorse settimane il Presidente cinese Xi Jinping aveva incontrato il Presidente ungherese Viktor Orban, sottolineando, peraltro, la necessità del cessate il fuoco tempestivo per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino e la ricerca immediata di una soluzione politica, osservando tre principi: “non espansione del campo di battaglia; non inasprimento dei combattimenti e non fomentare alcunché”.
Invitando, dunque, tutta la comunità internazionale a “creare le condizioni e a fornire sostegno per la ripresa del dialogo diretto e dei negoziati tra le due parti”. Infondendo “energia positiva anziché negativa”.
In tale occasione, il Presidente Xi, ha riaffermato il mantenimento delle relazioni Cina-UE, fondate sullo “sviluppo costante e solido”, invitando le due parti a “rispondere congiuntamente alle sfide globali”.
Luca Bagatin
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