Non credo al femminismo, né al maschilismo.
Perché credo che nella vita occorra farsi rispettare, a prescindere dal sesso.
Se fossi donna e non fossi rispettata a dovere farei la scelta che fece mia madre: caccerei mio padre di casa e lo punirei come merita.
Non perdonerei facilmente, perché perdonare è una di quelle cose che rifiuto del cristianesimo, perché sentimento per persone deboli e inclini al compromesso al ribasso.
Si possono dare possibilità, ma limitate a alcune circostanze.
Lamentarsi dopo ha poco senso.
In generale è sempre bene cercare di ragionare per tempo, evitando di pentirsi dopo.
La razionalità dovrebbe essere anteposta a qualsiasi pulsione. Le pulsioni portano fuori strada e non sono mai buone consigliere.
Tutte le cose figlie delle pulsioni, fra cui i concetti di maschilismo e femminismo, mi hanno sempre lasciato perplesso.
Si può seguire la propria strada, con coerenza. Senza prendere strade altrui e senza pregiudizi ancestrali.
(Luca Bagatin)
Sono spaventato dal fondamentalismo femminista.
Così come sono spaventato da ogni fondamentalismo.
In particolare perché il fondamentalismo cela ignoranza e stupidità.
Che, purtroppo, sono aspetti deleteri e alla base della gran parte dell'umanità.
Che è addormentata.
(Luca Bagatin)
Principali patologie dell' Occidente pseudo-democratico, ovvero fondamentalista e in declino:
1) ignoranza, infantilismo e stupidità (favorite dalla distruzione della scuola pubblica, resa fin troppo semplice, con promozioni anche per chi non ha voglia di studiare, anziché invitare costoro, caldamente, a trovarsi un lavoro, anche e soprattutto umile);
2) ideologismi spacciati per "democrazia" (ideologismi e fondamentalismi pseudo verdi e pseudo liberali; guerrafondai; razzisti; antisemiti: suprematisti bianchi);
3) eccesso di benessere economico, che ha favorito quanto sopra, oltre che l'apparire piuttosto che l'essere;
4) eccessivo ricorso alla virtualità e agli artifici (chirurgia sedicente "estetica"; uso massiccio delle nuove tecnologie da parte dei singoli cittadini);
5) sdoganamento dell'ego e dell'edonismo ad ogni costo.
(Luca Bagatin)
Non mi scandalizza la prostituzione, se pensiamo che chiunque accetta danaro in cambio di una prestazione lavorativa si prostituisce.
Mi scandalizza tale sistema, fondato sul danaro, semmai.
Chi si scandalizza per il sesso a pagamento, è un bigotto.
Chi non lo fa per il sistema fondato sul danaro, è parimenti un bigotto e un ipocrita.
(Luca Bagatin)
Tutto ciò che è artificiale piace a questa società moderna.
Seno artificiale, zigomi artificiali, labbra artificiali, intelligenza artificiale.
A me disgusta.
Ma non per spocchia, è che tutto ciò che non è naturale non lo trovo bello. È molto poco interessante, è omologato, è talvolta persino sciocco.
La Natura, nella sua perfezione e imperfezione allo stesso tempo, è l'unica cosa decente che possa essere considerata.
Tutto ciò che è artificiale, invece, è una puttanata. Partorita da un essere, quello umano, che definire "superiore" mi sembra una barzelletta, una assurdità.
(Luca Bagatin)
Il diritto d'autore svilisce l'arte.
È chiaro che l'autore dovrebbe avere il diritto al riconoscimento di una sua opera, ma non dovrebbe richiederne un compenso, per la sua diffusione.
L'arte va diffusa gratuitamente.
Perché, se si richiedono soldi, da artisti ci si trasformerebbe in prostitute.
Il danaro corrompe sempre. Il danaro prostituisce.
Come il lavoro salariato, anche il diritto d'autore è una forma di sfruttamento e di annichilimento dell'arte e dello spirito.
Essere liberi significa, prima di tutto, spogliarsi di ogni metallo.
Ed è una condizione rarissima o, probabilmente, del tutto inesistente, nell'illusione terrena nella quale ci troviamo a vivere.
(Luca Bagatin)
Che differenza c'è fra il socialismo latinoamericano e cinese e il liberal-capitalismo dell'UE?
Nel primo caso viene diffuso amore e cooperazione.
Nel secondo viene diffuso odio, guerra e fondamentalismo.
(Luca Bagatin)
Sono fra coloro i quali
amano più la ricerca delle cose, che l'ottenimento delle cose
stesse.
Amo i mercatini e le librerie per questo.
Cercare
cose. Se le trovo e le compro, alla fine, quasi mi dispiace.
E
ricomincio a cercarne altre.
Quello che si è perso, secondo me,
è il piacere della ricerca.
Un po' come l'erotismo, che è
infinitamente più interessante di un orgasmo, che dura quel che
dura.
E poi svanisce.
(Luca Bagatin)
Sarà che sono nato vecchio dentro (anche se fisicamente dimostro almeno 10 anni in meno della mia età), e la mia formazione è antica, oltre che la gran parte dei miei amici ha sempre avuto dai venti ai trenta/quaranta anni più di me, ma ho sempre avuto una forte idiosincrasia per le mode e per il cosiddetto "nuovismo".
Fra tali aspetti che detesto, la "moda" dell'anti-vaccinismo, oltre che il complottismo di vario tipo.
Sono uno di quelli che, ancora oggi, studia sui libri e il web lo usa, a parte inviare qualche articolo, per puro cazzeggio, senza prenderlo troppo sul serio.
Sarà, quindi, che la cosiddetta "contro-informazione", finisce per apparirmi omologazione modaiola, un po' come avrei considerato il '68 nei tempi in cui giovani figli di papà contestavano il sedicente "sistema".
In generale credo all'equilibrio e all'approfondimento.
Senza questo vedo il nulla.
E i tempi in cui viviamo, a causa dell'eccessivo benessere economico diffuso, ovvero della mancanza di sacrifici, sono i tempi del nulla.
(Luca Bagatin)
Scioperare nel settore pubblico, in particolare nei trasporti, genera disagi e problemi ai cittadini.
Stupisce che il sindacato italiano non lo comprenda.
Non è una questione ideologica, ma pratica.
Scioperare nel pubblico significa scioperare contro il cittadino.
Non contro il politico.
Che meriterebbe ben altre e più incisive forme di protesta, che vedano il sindacato alleato del cittadino e non in conflitto.
(Luca Bagatin)
Chi è ricco vuole sempre più arricchirsi.
Chi è ricco cerca di spendere sempre il meno possibile.
Chi è ricco sottrae, consapevolmente o meno, risorse alla comunità.
Non ho simpatia per chi è ricco.
Sicuramente non ne ho invidia, essendo caratterialmente diamentralmente opposto.
(Luca Bagatin)
La libertà di pensiero (posto che il pensiero sia frutto di studio e ragionamento) implica isolamento.
Perché chi ha un pensiero libero (o che cerchi, quantomeno, di avvicinarsi a una qualche forma di libertà) non verrà mai compreso dalla massa.
La massa è ignorante, stupida e incolta.
Credere nelle masse è ridicolo.
Esse sono servite e servono ai dittatori (che non hanno mai brillato, né per intelligenza, né per lungimiranza). Mai a chi la pensa liberamente, perché, chi pensa liberamente, le masse, le snobba.
(Luca Bagatin)
La politica estera è tutto.
Chi pensa che la politica interna conti più di quella estera, non ha capito niente della politica e sta perdendo solo il suo tempo.
La gente non vota?
Fa bene.
Le decisioni vengono prese altrove.
La cosa grave non è il non votare, anzi.
La cosa grave è il non approfondire la politica estera e il non studiare Storia, cultura, mentalità e politica di altri Paesi e di altri popoli.
La maggioranza assoluta di chi fa politica, in Italia, non fa queste cose basilari.
E vuole anche il voto, oltre che lo stipendio pubblico?
Ma dai, siamo seri!
(Luca Bagatin)
Il politicamente corretto, in un'epoca in cui le persone sono preda del fondamentalismo e della follia collettiva, finisce per diventare una forma di istigazione all'odio.
(Luca Bagatin)
Si può condividere o meno ciò che dico e scrivo.
Non è importante.
Sono solo una porta alla quale attingere per vedere OLTRE ogni specchio.
Luca Bagatin
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