E dopo aver perso le elezioni nella provincia di Buenos Aires, lo scorso 7 settembre, il regime liberal capitalista di Javier Milei, ha perduto anche l'appoggio del Congresso argentino, che mercoledì scorso ha votato, a larghissima maggioranza, contro i veti che egli aveva posto contro due leggi che prevedevano maggiori finanziamenti nell'ambito dell'assistenza pediatrica (aumento di stipendio per tutti gli operatori sanitari e acquisto di forniture per gli ospedali pediatrici) e delle università pubbliche.
L'opposizione peronista ed anche diversi deputati un tempo sostenitori di Milei, bocciando tali veti, hanno dunque approvato in via definitiva le due leggi.
Grande esultanza di gran parte della popolazione argentina, che è scesa festante nella piazza di fronte al Congresso e in diverse città argentine quali Rosario, Córdoba, Santa Fe e Tucumán.
Una folla in festa si è riunita – cantando canzoni peroniste, dedicate alla memoria di Evita e Juan Domingo Perón, ma anche dell'ex Presidente peronista Nestor Kirchner - anche sotto al balcone dell'abitazione dell'ex Presidentessa argentina, la peronista Cristina Fernandez de Kirchner, agli arresti domiciliari con la pretestuosa accusa di corruzione.
Cristina Kirchner, che non potrà presentarsi alle elezioni legislative del prossimo 26 ottobre, è diventata il simbolo della lotta peronista contro il regime liberal capitalista di Milei e le sue politiche di macelleria sociale (dalla scuola alla sanità) e di distruzione dei diritti civili.
Cristina Kirchner, sui social ha commentato, in merito: "Oggi la Camera dei Deputati della Nazione ha respinto i veti di Javier Milei contro le leggi sull'emergenza in pediatria e sul finanziamento universitario.
Luca Bagatin
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