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sabato 27 settembre 2014

Amore e Libertà per il potere al popolo e la memoria di Anita Garibaldi, Moana Pozzi ed Evita Peron nel cuore !


Per l'Italia, per l'Europa, ma anche per il Mondo intero, vorremmo la memoria di Anita Garibaldi alla Presidenza della Repubblica, la memoria di Moana Pozzi alla Presidenza del Consiglio, l'anima di Evita Peron nel cuore di tutti.
Ed il potere al popolo, attraverso il sistema dell'autogestione.
 
 

La Civiltà dell'Amore spiegata da Gabriele D'Annunzio

Gabriele D'Annunzio ne "Il piacere" descrive perfettamente la decadenza dell'uomo alla ricerca del piacere effimero.
Andrea Sperelli, infatti, dopo una vita di dissolutezze terminerà la sua vita malamente e senza amore.
Non è un caso se abbimo inserito D'Annunzio nel pantheon del movimento Amore e Libertà: egli ha saputo non solo fondare la prima vera Repubblica dell'Amore, a Fiume, ma anche descrivere la differenza che intercorre fra Civiltà dell'Amore e società del piacere,di cui, tempo fa, parlammo in questo articolo:

mercoledì 24 settembre 2014

La centralità dell'amore nei rapporti di coppia e a proposito delle adizioni a single o a coppie omosessuali. Articolo di Luca Bagatin (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

E' un tema di cui scrissi molti, moltissimi anni fa.

L'adozione ai single e/o alle coppie omosessuali. Ricordo che, moltissimi anni fa – parliamo di almeno sedici anni fa – su “Il Gazzettino” di Pordenone ne scrissi infatti un articolo.
Girando in rete mi imbatto, talvolta, in “maitre à penser” del nostro secolo - per così dire - che con piglio ideologico e non poca veemenza si battono contro questo tipo di possibilità, peraltro già di fatto negata nel nostro Paese.
Fra i commenti di un blog di uno di questi “maitre à penser”, in particolare, mi imbatto in Francesca, commentatrice arguta con cui trovo interessante da qualche giorno uno scambio di battute.
Lei la pensa all'opposto rispetto a me e trovo interessante il dibattito proprio per questo.
Purtuttavia ciò che lei scrive, a parer mio, ci allontana dal fulcro centrale della questione.
Lei scrive, riporto testualmente: I bambini non sono cose, non sono oggetti di diritto, non possono essere comprati, ceduti, venduti, regalati (a chi TU ritieni possa amarli di più).
E' immorale - oltre che violenza inaudita - pretendere di comprimere fino ad annullare i diritti dei bambini solo per accontentare le persone omosessuali e i loro “presunti diritti”.
Ciascun essere umano ha il diritto naturale di stare con i propri genitori, di avere un padre e una madre e - nel caso li abbia perduti - due persone che svolgano per lui il ruolo materno e paterno. Non è logico né morale, anzi fatto di gravissima violenza - che per assecondare il desiderio di due adulti si neghi al bambino il diritto di avere un papà e una mamma.

Un diritto è tale solo se non calpesta il diritto di un'altra persona. Nessuno ha il diritto di far nascere o di rendere volontariamente un bambino orfano di padre o di madre.
Penso che Francesca vada davvero fuori tema, nel senso che, nel suo discorso, esclude il tema principale della questione: l'amore. L'amore per il prossimo, in questo caso per un bambino, per un figlio. Figlio che può essere “naturale”, secondo la vecchia dicitura, oppure no.
In realtà io penso che tutti i figli siano naturali, nel senso che – naturalmente – sono persone che hanno il diritto di essere amati. Indipendentemente se da due o da una persona soltanto (come ad esempio è stato per me).
L'amore – come rispondo anche a Francesca - viene prima delle cazzate "tradizionaliste" di una famiglia ormai impunemente disgregata (specie da chi ha nel suo curriculum, divorzi e spesso neo-matrimoni).
Bisognerebbe chiedersi, invece, perché le famiglie si disgregano. Perché si divorzia e/o ci si risposa. Magari ad oltranza. Ed a pagarne le conseguenze, sono sempre gli altri: i figli, ma anche le mogli o i mariti presenti, passati o futuri.
Forse perché non vi è amore. E bisognerebbe anche chiedersi, ancor prima di fare danni nella propria o nella vita altrui, perché ci si forma una famiglia: lo si fa perché si ama, oppure perché si ha paura di rimanere soli ?
Ecco, io tali quesiti me li pongo e li porrei anche al vasto pubblico, alle famiglie o, meglio, alle non-famiglie ed a tutte le coppie, siano esse eterosessuali o omosessuali.
E' nella mancanza d'amore, trovo, che vi sia immoralità e violenza, ed è un aspetto che viviamo OGNI giorno ed in OGNI luogo. E non ci si stupisca dei casi di stalking o di violenza domestica ! Piuttosto si faccia una riflessione nella, della e/o delle coppie.
La Civiltà dell'Amore – come scrivo da tempo - non è la società del piacere, fondata sul Potere, sulla prevaricazione, fondata sulle scelte della politica, dell'economia, basata sul danaro, sulla religione, ovvero fondata sull'inciviltà dell'odio e del dolore. La Civiltà dell'Amore non è fondata nemmeno su che cosa è morale o che cosa non lo è (e chi decide, poi, che cosa è morale e che cosa non lo è ? La religione ? Il danaro ? La politica ? Dio ? L'economia ? Matteo Renzi ? La Merkel ?).
Ed in questo senso - come ho scritto anche alla mia intelocutrice - non parlo di diritti, come invece tende a fare lei nel suo discorso, badate bene, ma di amore. Che è cosa ben diversa e che fa rima con doveRE. Quello che insegnava Giuseppe Mazzini nei suoi "Doveri dell'uomo", ad esempio.
Perché l'amore prevede responsabilità. Nei confronti di sé stessi, della propria compagna, del proprio compagno, del proprio figlio (anche, eventualmente, adottivo) e del proprio prossimo.

Luca Bagatin

lunedì 22 settembre 2014

"(R)evolution is Evolution": aforismi e riflessioni by Luca Bagatin (tratti da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)



Sono assolutamente convinto che, se oggi fossero ancora vivi Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi, avrebbero da tempo organizzato un nuovo Partito d'Azione per boicottare e cacciare i governanti tecnocratici europei (per nulla europeisti) - dalla Merkel a Renzi passando per Rajoy e Hollande - così come a suo tempo fecero con Napoleone III, i Borbone, gli Asburgo e Pio IX.

 
A volte mi chiedo se vadano eliminate, preferibilmente, la burocrazia, i burocrati o i politici.
Mi persuado sempre che sarebbe opportuno eliminare tutti e tre questi elementi.

Non lamentiamoci del fatto che le cose non funzionano, almeno sin tanto che sussisteranno quantità indescrivibili di leggi e regolamenti (e relativi governanti/parlamentari che le producono impunemente).
Nel nostro Paese lo Stato di Diritto, nei fatti, è un vero manrovescio per i cittadini !

Per fortuna di Matteo Renzi non sono né un confessore né un prete.
Perché, lo fossi stato, non avrei mai assolto gli atti impuri del suo (mal)Governo

C'è una differenza abissale fra l'essere cristiano e l'essere democristiano.
Nel primo caso vi è Amore, l'Amore del e per il Cristo.
Nel secondo caso vi è solo ipocrisia e mancanza di rispetto per l'intelligenza e le libertà altrui.

Mario Capanna profetizza un nuovo '68.
Personalmente auspicherei un '69.
Ma, sin tanto che ci saranno queste facce tristi e questi spiriti spenti al Governo è più probabile che Capanna abbia ragione.
Se, anziché immedesimarsi ed emulare l'Eroismo di uomini quali Garibaldi e Mazzini, si preferisce seguitare a lasciarsi trasportare dal vento della destra o della sinistra, allora è sicuro che il Potere dei malgoverni avrà sempre il sopravvento sul popolo e sulla sua libertà di autogestirsi.

mercoledì 17 settembre 2014

Aforismi e riflessioni per la Rivoluzione dell'Amore. By Luca Bagatin (tratti da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

 
Ciò che non hanno mai compreso gli economisti ed i politici, è che - per uscire dalle crisi (economiche, civili, umane, sociali) - è necessario sostutuire i rapporti economici, di classe, geopolitici e politici, con rapporti d'amore, sentimentali e sessuali.

Questo governo è così poco credibile che, per ogni atto che fa, è costretto ad inserire la parola "buona": "svolta buona", "buona scuola"...
Ma dubito che i cittadini italiani siano così cretini dal lasciarsi abbindolare.
Matteo Renzi che parla di meritocrazia mi pare più che un ossimoro.
Solo chi ha conosciuto davvero l'Inferno può pensare di aspirare al Paradiso.
L'unico mistero sulla vita e sulla morte di Moana è che i media, il giornalismo (ed il giornalettismo) d'accatto, non l'hanno mai amata né compresa.
A differenza delle persone comuni.
Le regole servono a chi non sa regolarsi. Per tutti gli altri valga il motto: Fai ciò che vuoi sarà tutta la legge.

venerdì 12 settembre 2014

Anita, Evita e Moana: tre donne eretiche ed eroiche. Tre rivoluzionarie per l'emancipazione dei Popoli e dell'Umanità (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

Nel corso della Storia sono esistite tre donne, trasgressive, eretiche, eroiche, che sono morte fra i 28 ed i 33 anni ed hanno lasciato, nel ricordo di chi le ha amate, un vuoto incolmabile.
Tutte e tre si sono battute, spesso accanto agli uomini che hanno amato, per l'emancipazione sociale e civile dei Popoli e dell'Umanità.
I loro nomi: Ana Maria (detta Anita), Eva (detta Evita) e Anna Moana Rosa (detta Moana).
Anita Garibaldi, Eva Peron e Moana Pozzi sono quelle tre donne che, una volta accettato il ruolo di eroine (anti)politiche lo hanno assolto sino infondo e sino alla fine dei loro giorni.
 
Contro l'odio, la violenza ed il Potere.
Per l'Amore e la Libertà.



Daniza uccisa: metafora del renzismo e della conseguente morte civile del cittadino (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

L'orsa Daniza uccisa è forse la metafora del cittadino italiano in questo periodo renziano: anestesia letale.
Ora, questa può sembrare una battuta, in realtà è l'angosciante realtà che stiamo vivendo.


CHECCO ZALONE & CHECAZZARONE: metafora del nostro Paese e di una generazione (che purtroppo è anche la mia) che non ha contezza del suo passato e quindi nemmeno del suo presente.

giovedì 11 settembre 2014

Riflessioni ed aforismi quotidiani. By Luca Bagatin (tratte da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)



Ho iniziato ad interessarmi e ad appassionarmi di Massoneria da ragazzino (avevo 10 anni), sull'onda della mia passione per il Generale Giuseppe Garibaldi.
A quattordici anni, ad ogni modo, lessi tutta la "Storia della mia vita" di Giacomo Casanova, entusiasta massone anch'egli e via via iniziai, con gli anni, ad interessarmi del conte di Cagliostro.
Dopo anni di ricerche e di studi, ancora una volta, sono certo che Garibaldi, Casanova e Cagliostro - forse proprio in quanto anime trasgressive per i loro stessi tempi - siano stati gli unici, nella Storia della Libera Muratoria, ad incarnare davvero i principi di LIBERTA' (Casanova), UGUAGLIANZA (Garibaldi) e FRATELLANZA (Cagliostro).

Il giudizio pregiudica !

Il progresso non va arrestato, va semplicemente ignorato.


La vera barbarie è la politica dei governi o, meglio, dei malgoverni.

Poco importa se eletti o meno "democraticamente" (ammesso che i sistemi elettorali siano sistemi considerabili democratici).

Corrado Passera scrive "Io Siamo".
Che cosa sia la passera ben lo sappiamo.
Su Passera, invece, preferiamo soprassedere.


La dimostrazione del fatto che la coscienza popolare sta crescendo, in luogo dell'incoscienza dei politicanti, è il fatto che gli scozzesi stanno - finalmente - per decretare la loro indipendenza !


sabato 6 settembre 2014

Scontro di civiltà o di barbarie ? Articolo di Luca Bagatin (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)


Scontro di Civiltà, o, piuttosto, scontro di Barbarie ?
Barbarie dei barbari che non conoscono Dio, ma che si nascondono dietro le Religioni Monoteiste Istituzionalizzate al fine di farsi la guerra e lucrare sul proprio prossimo, al fine di imporre la propria visione e controllarne mente, corpo e azioni.
Barbarie dei barbari che invadono Paesi sovrani, imponendo la loro visione pseudo-democratica di un Occidente che è arrivato alla fine dei suoi giorni, attanagliato da una crisi economica causata dalle Banche Centrali, dai Governi, dal sistema del signoraggio bancario, del Fondo Monetario Internazionale che seguita ad impoverire chi è già povero e ad arricchire chi è già ricco.
Barbarie di coloro i quali hanno una visione della donna schiava, della donna sottoposta: da una parte alle volontà dei patriarchi, dei mariti, del loro “Dio” che non conoscono (perché Dio è Amore, in tutte le lingue del mondo e questo cattolici, ebrei ed islamici, evidentemente, non lo sanno ancora) e dall'altra è schiava della pubblicità commerciale, della prostituzione del suo corpo e della sua mente. Prostituzione televisiva, commerciale, legata al profitto.
In realtà non esiste un Occidente democratico e civile ed un Islam antidemocratico ed incivile. O viceversa. Esistono due realtà contrapposte solo in apparenza, ovvero schiave del Potere. Schiave dei Governi (poco importa se eletti “democraticamente”), dei dittatori, degli oligarchi. Schiave di un sistema monetario internazionale e di un'economia che non contempla l'Amore, ma che ha ucciso l'Umanità per aprire le porte al profitto, al guadagno, ovvero allo sfruttamento dei popoli, degli individui, delle menti, dei corpi, delle donne.
Non vi può essere vera cultura dei diritti se, nel mondo, vi sono ancora bambini che soffrono, che muoiono, che hanno fame. E la stessa cosa vale per donne e uomini, trattati come carne da macello e schiavi della dittatura del Potere, del Danaro, della Religione.
Quando, poco più di un anno fa, fondai “Amore e Libertà”, un movimento-non-movimento, un partito-non partito (un Partito Unico, per molti versi, alternativo ai “partiti” pseudo-democratici di oggi), un pensatorio (anti)politico e (contro)culturale (anti “questa” politica del profitto, contro “questa” cultura dell'odio), parlavo anche e proprio di questo, ovvero del costruire la Civiltà dell'Amore dalle macerie dell'inciviltà dell'odio, dell'inciviltà del piacere effimero tipico della società capitalistico-borghese, della religione utilizzata come strumento di controllo dei corpi e delle menti.
Ciò che sta accadendo in Medioriente è inaccettabile: da una parte e dall'altra. Ciò che sta accadendo in Ucraina è inaccettabile: da una parte e dall'altra. Nella fattispecie andrebbe fatta una riflessione, ovvero da dove deriva tale crisi ? Deriva dallo sfruttamento. La caduta del Muro di Berlino, nella fattispecie, anziché liberare i popoli dal giogo sovietico, li ha costretti ad una nuova schiavitù. Pensiamo ad esempio alle tante donne e ragazze dell'Est, costrette a prostituirsi nell'Occidente pseudo-democratico. Sfruttate, malmenate da papponi senza scrupoli e mai tutelate dagli Stati, dai Governi che, intanto, a Bruxelles, si spartivano la torta imponendo una moneta unica che, di fatto, ci ha impoveriti tutti quanti e resi schiavi della Banca Centrale Europea (come nel 1913 furono resi schiavi del sistema monetario e del conseguente signoraggio bancario gli statunitensi, attraverso la creazione della Federal Reserve).
Questa non è civiltà, ma barbarie. Lo scontro vero non è fra due civiltà, bensì fra due barbarie. Fu così durante la Guerra Fredda, che vide contrapposti due grandi imperialismi a tutto svantaggio del Terzo Mondo e dei popoli di tutti il pieneta ed è così oggi, ove agli imperialismi si sono sostituiti i Governi, il sistema monetario internazionele, il “libero commercio” (spesso di armi), la pubblicità commerciale, la religione come mezzo di offesa e non di evoluzione spirituale, il moralismo senza morale, il razzismo e così via.
Occorre essere consapevoli di ciò e riconoscere che occorre riunire ciò che è sparso. Smetterla con le contrapposizioni sterili e comprendere che l'unica contrapposizione vera è fra Civiltà dell'Amore da una parte ed inciviltà dell'odio, del piacere effimero e del dolore dall'altra.
L'Amore fra i popoli potrebbe essere l'unica ideologia possibile da contrapporre al Potere ed allo sfruttamento. L'unica alternativa al sistema capitalistico ed a quello delle Religioni e delle Ideologie istituzionalizzate che, di fatto, ci stanno costringendo, ogni giorno, a pagare un prezzo altissimo in termini economici, umani ed intellettuali.
L'obiettivo di “Amore e Libertà”, in questo senso, è di un ripristino dell''Agorà dell'Antica Grecia, ovvero un sistema che permetta a chiunque di autogestirsi, di auto-governarsi. E' la nascita dell'Internazionale dell'Amore, che, recuperando gli ideali della Prima Internazionale dei Lavoratori del 1864, vada a sanare le divisioni ideologiche fra mazziniani, anarchici e socialisti e vada a recuperare il meglio del pensiero mazziniano, anarchico e socialista. Per un'alternativa libertaria, umanitaria e sentimentale. L'obiettivo di “Amore e Libertà” è la socializzazione dell'economia, ovvero l'autogestione delle aziende da parte dei singoli cittadini, affinché siano loro stessi a trarne vantaggio, con amore e libertà. Perché l'avvenire o può seguitare a mostrarci un mondo fatto di violenza e sfruttamento, oppure può essere radioso e gestito o, meglio autogestito, da tutti i cittadini uniti, come fratelli.
Questo è peraltro anche il messaggio del Cristo e di tutti i Grandi Iniziati che mai vollero fondare religioni o sostenere governi, ma predicarono l'eguaglianza, l'amore e la libertà fra le genti.
 

venerdì 5 settembre 2014

Aforismi e riflessioni garibaldine d'Amore e Libertà. By Luca Bagatin (tratte da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)


L'Internazionale dell'Amore è il Cuor dell'Avvenire.

Trovo che Massimo D'Alema sia un ipocrita. E trovo lo sia per due ragioni: la prima è che questo governo è espressione anche del suo partito. La seconda è che anche il suo governo, nel 1999 - 2000, non portò a buoni risultati.


La democrazia, specie se elettiva, ha i suoi limiti. La libertà, invece, è senza confini.

Il cattivo gusto è nel giudizio. Specie quando si trasforma in pre-giudizio.

Ogni qual volta penso ad inglesi o a tedeschi mi viene in mente che i loro avi erano barbari e che ci vollero i latini per civilizzarli.
Ogni qual volta penso agli statunitensi mi viene in mente che sono un popolo che non esiste, che i loro avi erano barbari e che il suolo che hanno usurpato era abitato da ben altro popolo civile.

Il mondo islamico radicale andrebbe "bombardato" di preservativi, di vibratori, di gadget sessuali d'ogni genere, anziché di missili ed armi.
Penso che il sesso, specie se fatto con amore, faccia bene a tutti. La cosa difficile per "quel" mondo, ma anche per il nostro di "mondo" occidentale e pseudo democratico, retto solo da mercificazione e pubblicità commerciale, penso sia il comprendere davvero che cos'è l'amore. Ed il sesso, di conseguenza.

Le donne sono da secoli bistrattate oppure oggetto di morbosità da parte di una società patriarcale, maschilista, frustrata, dedita alla ricerca di un piacere effimero e del guadagno facile. Io da sempre amo il mistero che emanano. Il mio modello ideale è una donna libera e liberata. La donna che sarà libera dal potere, dal danaro, dalla religione, saprà recuperare la cultura tipica delle antiche civiltà della terra. Per questo - nel mio ultimo saggio - ho dato ampio spazio al mito della Donna Selvaggia descritta da Clarissa Pinkola Estés nel saggio "Donne che corrono coi lupi".

Amore e Libertà è favorevole alla legalizzazione della prostituzione, ma solo nella forma dell'autogestione.
Lo sfruttamento delle menti e dei corpi lo lasciamo ad una società criminale.
L'autogestione delle menti e del corpo è ben altra cosa. 



Putin e figlio di Putin

I conflitti si risolvono con l'Amore
Sicuramente non attraverso l'intervento o la "mediazione" di dittatori, governanti ed oligarchi

Putin e figlio di Putin

lunedì 1 settembre 2014

Il nuovo codice etico di stampo fascista previsto da Palazzo Chigi. Articolo di Luca Bagatin in difesa della libertà d'associazione (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)


Da Palazzo Chigi, ormai sede del più autoritario dei governi mai avuti da questo nostro povero Paese, si sta ventilando l'introduzione di un nuovo “codice etico” per i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che potrebbe prevedere persino il licenziamento, qualora detto “codice” non fosse rispettato.
Un “codice etico” che sa molto di Stato Etico di fascista memoria. Un “codice etico” che, come nel periodo mussoliniano, prevede fra le altre cose l'obbligo da parte del dipendente di dichiarare l'appartenenza a qualsiasi associazione, anche riservata, esclusa l'appartenenza a partiti e sindacati (che, però, ricordiamolo, sono le uniche associazioni che non possiedono personalità giuridica).
E' chiaro che tale norma voglia colpire l'appartenenza dei dipendente ad associazioni riservate (ma non certo segrete !) quali la Massoneria.
Curioso davvero. Curioso in quanto la Massoneria è una scuola di pensiero e di cultura. Un libero sodalizio di spiriti fratelli, tanto quanto una qualsivoglia istituzione spirituale o, se vogliamo, religiosa. Ed è riservata in quanto istituzione iniziatica e, dunque, non facente né proselitismo e riservata unicamente a persone che intendono seguire quel particolare cammino spirituale che si chiama iniziazione, gnosi, costruzione del proprio tempio interiore. Sarà che ciò gli uomini di potere, i governanti prezzolati attraverso spesso un'ingiusto prelievo fiscale e forzoso, non lo sanno. O sarà che hanno tutto l'interesse a sanzionare la libera ricerca interiore.
A parte questo, si fa per l'ennesima volta presente che i nominativi degli appartenenti ad una qualsivoglia Obbedienza massonica, sono depositati in Prefettura e, dunque, liberamente consultabili dagli organi competenti dello Stato italiano. Dunque, detto “codice”, sarebbe semplicemente una normativa vessatoria e dal carattere fortemente antidemocratico, tanto quanto erano antidemocratiche ed incivili le norme che – nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Marche – prevedevano che i dipendenti di dette Regioni dichiarassero la propria appartenenza all'istituzione massonica. Norme che, infatti, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha condannato.
Ma, si sa, l'Italia degli ultimi vent'anni è tutto tranne che civile e democratica.
Con i governanti che abbiamo, poi, che cosa vorremo mai aspettarci ?
Occorre purtuttavia una reazione da parte del mondo civile, una reazione delle intelligenze e degli spiriti liberi, contro l'ennesima svolta autoritaria e fascista che questo martoriato Paese rischia di prendere.

Luca Bagatin