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domenica 23 agosto 2015

A Roma va in onda la fiera dell'ipocrisia. Articolo di Luca Bagatin (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

A Roma va in onda non tanto e non solo un funerale in stile hollywoodiano-kitsch come è stato definito, ma anche la fiera dell'ipocrisia.
L'ipocrisia di una politica che finge di scandalizzarsi, quando invece era tutto autorizzato. Dal Comune, dai vigili, dall'AMA. Tutti sapevano, ma solo il giorno dopo tutti costoro hanno iniziato a scandalizzarsi, a stracciarsi le vesti. A scoprire che a Roma comanda la mafia, zingara o meno, da quel dì.
Del resto ci sono tanto di foto storiche che ritraggono noti politicanti e noti burocrati accanto a noti mafiosi. E tutti assieme cenano allegramente.
La mafia a Roma, del resto, è un fenomeno antico quanto il mondo. Lo stesso Impero Romano si reggeva sula corruzione e sul malaffare.
La mafia, del resto, è una certa mentalità ipocrita, dedita alla ricerca del guadagno facile, dell'edonismo senza faticare. La mentalità del “fotti il prossimo e godi”. Una mentalità diffusa e difficilmente sradicabile. Una mentalità familista e omertosa.
Una mentalità che si riverbera nella politica odierna, una politica effimera, che ha ucciso il pensiero, fondata sugli slogan, sulla disonestà intellettuale e sull'autoritarismo prima berlusconiano e poi renziano. Una politica fondata sul “gioco delle tre carte” che fa il paio con l'altrettanto ipocrita Chiesa cattolica che anche oggi finge di stracciarsi le vesti, la quale nel 2006 non autorizzò il funerale del povero Piero Welby, la cui memoria è stata ancora una volta oscurata. Dal malaffare diffuso. Dalla disonestà intellettuale e morale. Dalla bestemmia di coloro i quali hanno usurpato il Verbo del Cristo.
Non sappiamo come se ne potrebbe uscire. Forse iniziando a legalizzare droghe e non droghe, togliendone alla criminalità il monopolio. Forse abolendo per sempre gli appalti per le opere pubbliche e facendo realizzare i lavori ad aziende pubbliche e autogestite dai cittadini stessi. Forse istituendo comitati popolari composti da cittadini estratti a sorte, come nell'Agorà Greca, abolendo partiti ed elezioni politiche, portatrici di corruttela, clientelismo, dittatura della burocrazia.
Ad ogni modo tutto ciò sarebbe solo parzialmente risolutivo del problema. Occorre un cambio radicale di mentalità e di atteggiamento.
Sin tanto che il popolo sarà ipocrita, tendente alla corruzione ed alla corruttela, ovvero baserà la propria vita sull'egoismo anziché sull'amore per il prossimo, ovvero baserà la sua vita sul guadagno anziché sul dono; sino a che gli individui condurranno una vita ove ammirano chi ha di più anziché chi utilizza il proprio tempo libero per godere dei piaceri della natura e lavora onestamente...sin tanto che ciò tenderà a prevalere, la mafia continuerà ad avere la meglio.
E, come al solito, chi è causa del suo mal, pianga sé stesso.

Luca Bagatin

mercoledì 19 agosto 2015

La Venezia dell'oscurantista Brugnaro o quella libera e libertaria di Casanova ? Articolo di Luca Bagatin (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

E' davvero triste che la Venezia godereccia e romantica, tanto cara a Giacomo Casanova, sia oggi governata da un Sindaco assai triste come Luigi Brugnaro – berlusconiano e renziano al contempo - ovvero profondamente conservatore e bigotto al punto da vietare persino i libri per ragazzi che, a suo dire, lederebbero i diritti delle famiglie composte da madre e padre (sic !).
Ricordiamo che, nel corso della Storia, i libri li vietarono i nazisti, che peraltro dei cosiddetti libri “proibiti” ne fecero un rogo.
La cultura, diversamente, merita di essere diffusa, cosa che forse il Brugnaro – degno figlio politico di leader politici autoritari – ignora.
Curioso anche che il Brugnaro attacchi il cantante Elton John dandogli del “ricco”. Il Brugnaro è imprenditore e dirigente d'azienda e povero certamente non è. E non è nemmeno una questione di danari, ma di senso civico e civile.
La civiltà vuole che le persone siano libere di leggere ciò che vogliono. E anche di amare e di andare a letto con chi vogliono, senza che un'autorità politica che rappresenta solo una parte dei cittadini si metta a sindacare e a decidere per tutti.
Invochiamo pertanto lo spirito libertario e godereccio di Giacomo Casanova, libertino, massone e libero pensatore, che proprio la Santa Inquisizione condannò per i suoi liberi costumi. E finanche quello di Tinto Brass, che alla Mostra del Cinema di Venezia sbarcava sempre con splendide fanciulle scosciatissime.
Noi amanti di Venezia e che proprio da quelle parti proveniamo, vorremmo evitare che la città dell'Amore per eccellanza si trasformi in un centro di potere governato da bigotti e oscurantisti.
Vorremmo che chiunque, a Venezia come altrove, fosse libero di amare in libertà e di leggere ciò che vuole.
Perché, se la politica odierna ha ucciso il pensiero, non vorremmo che essa distruggesse anche la libertà, l'erotismo, la voglia di amare e godere con chi vogliamo.
E vorremmo rimarcare un concetto: una famiglia è composta da un uomo e una donna, ma anche da due uomini, da due donne, oppure da un individuo e il suo animale domestico. E un Sindaco non può certo venirci ad insegnare che cos'è l'amore !

Luca Bagatin

martedì 18 agosto 2015

"Società informatica VS Civiltà formata": aforismi by Luca Bagatin (tratti da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

La nostra società informatica è, nei fatti, una società disinformata e disinformatrice. Progresso è regresso. Amore è civiltà.

Non smetterò mai di essere uguale a me stesso. Ovvero originale.

Meglio pornodivo che fascista !

Meglio una tessera P2 che una tessera Pd !

Ogni qual volta sento associare la parola "economia" ad "incremento" penso sempre che ci sia un errore. L'economia è escremento !

Sembro un tipo bellicoso.
In realtà sono solo bello e focoso.

 
L'unica vera droga è la vita.
Liberiamo la vita.
Liberiamo il sesso.
Fisicamente parlando.

Benché io sia un conservatore dei sentimenti, politicamente non mi definirei affatto un conservatore.
Sono un regressista. Sono per un ritorno allo stato di Natura.
Sono un naturista.

martedì 11 agosto 2015

Gli undici anni del blog ufficiale di Luca Bagatin, Presidente e fondatore di "Amore e Libertà" (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

Ne sono passati ormai undici ed abbiamo accumulato oltre sei milioni di visite.
Undici anni di questo blog, con ormai oltre sei milioni di visitatori.
In realtà da qualche tempo mi è un po' passata la voglia di scrivere, anche perché in undici anni penso di avere scritto molto di più di quanto non avrei mai pensato di fare.
Vorrei dedicarmi alle donne, in realtà. E' l'unico desiderio che avevo sin da bambino.
Vabè, sogni a parte, veniamo alle cose concrete.
Che cosa abbiamo realizzato in questo ultimo anno ?
Abbiamo parlato molto del risveglio dell'America Latina, delle prospettive (anti)politiche per una possibile Civiltà dell'Amore che si contrapponga alla società del piacere, dell'odio e della realpolitik. Abbiamo dunque rilanciato “Amore e Libertà”, pensatoio-movimento “clan-del-destino” che ha per simbolo una donna morta per la libertà a soli ventotto anni: Anita Garibaldi, moglie di un socialista e repubblicano senza alcuna tessera di partito.
Ne abbiamo anche realizzato un saggio che consta della prefazione del principe Tiberio A. Dobrynia “Amore e Libertà – Manifesto per la Civiltà dell'Amore”, che al momento è in distribuzione gratuita a questo link https://drive.google.com/file/d/0B5hvm8jRoLWYNnBXZTZuYnZweVk/view in attesa che un editore coraggioso voglia farne un prodotto editoriale militante e di diffusione nelle librerie.
Abbiamo aperto la rubrica di aforismi in spagnolo “Pensamientos” dell'attrice e modella Maria José Peon Marquez, nostra nuova musa ispiratrice, che grazie a questo blog sta cominciando ad essere conosciuta anche in Italia.
Abbiamo tentato, ancora una volta, di smascherare i “furbetti del quartierino”: complottisti, pseudo-massoni, paraculi della televisione nostrana e della carta stampata. E lo abbiamo fatto, come sempre, da indipendenti. Da bestie da prima elementare che, pur non avendo alcuna laurea, alcuna tessera ed alcun titolo, non smettono di ricercare la verità per pura passione.
La passione ci anima da sempre. E' una passione finanche sessuale o, meglio, psico-sessuale.
E concludiamo questo post commemorativo ricordando a noi stessi ed ai lettori, che le uniche imprese che riteniamo degne di questo nome non sono certo quelle economiche e commerciali, bensì quelle eroiche, erotiche e sentimentali !

Luca Bagatin

giovedì 6 agosto 2015

Una di quelle notizie che non diffonde mai nessuno: a Cuba e in Venezuela operazioni gratuite alla vista (alla faccia dell'Occidente edonista ed egoista)

In Occidente stiamo per morire di fame, mentre a Cuba e in Venezuela operano gratuitamente agli occhi.
Il fallimento dell'egoismo liberal-democaZZico.
Il trionfo di Amore e Libertà



lunedì 3 agosto 2015

Le politiche nazifasciste di Cameron e Hollande. Stop allo sfruttamento del Terzo Mondo da parte dell'Occidente pseudo-democratico ! Articolo di Luca Bagatin (tratto da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

Pensano di costrastare un fenomeno che hanno creato loro.
E vogliono contrastarlo con misure barbariche, naziste. A Calais, a Ventimiglia....
Stiamo parlando delle ex grandi potenze colonialiste, Francia e Gran Bretagna, peraltro grandi esportatrici di armi nel mondo assieme anche al nostro Paese e non solo.
Paesi che hanno bombardato impunemente Stati sovrani quali la Libia, regalandoci così i criminali di Daesh, l'Isis, peraltro amico dei loro amici imperialisti statunitensi.
Paesi che oggi vogliono contrastare l'immigrazionismo, avendo però per secoli e decenni sfruttato la manodopera a basso costo e le risorse naturali del Nord Africa, dell'America Latina e non solo.
La stessa barbara uccisione del leone Cecil in Zimbabwe e di altre specie protette non è che la metafora di un Occidente barbarico, edonista, opulento e pseudo-democratico che depreda un Terzo Mondo i cui usi e costumi vogliono essere legittimamente diversi e che necessita solo di pace e prosperità e non già di sradicamento, deportazione finanche in nome di presunti “diritti umani” da esportare, di “democrazia” elettiva che non funziona nemmeno da noi.
E così Cameron e Hollande si trasformano in nuovi Hitler, ponendo steccati come fa la fascista Francia di Hollande che, anziché chiedere scusa – coprendosi il capo di cenere - ai popoli del Nord Africa e Terzo Mondo e aiutandoli ad uscire dalla deportazione, dallo sradicamento, dalla fame e dall'analfabetismo, li discrimina, li vuole fuori, pone steccati e aiuta quella Gran Bretagna che per secoli ha fatto strage di vite umane in nome di una Corona che non si è dimostrata diversa dall'Olocausto nazista e dalle barbarie sovietiche, specie se contiamo i numeri delle vite umane trucidate e calpestate nei secoli.
Occorre una visione diversa del pianeta e dell'Europa. Una visione che globalizzi i sentimenti umani e non già gli interessi dei Governi, degli Stati, delle imprese, del sistema bancario e dei ricchi.
Occorre chiedere scusa a chi ha subito i danni del colonialismo e del capitalismo, ai quali non solo va condonato ogni debito, ma non vanno più vendute armi e vanno anche offerte - a titolo gratuito e di risarcimento danni - risorse affinché questi si emancipino attraverso sistemi che riterranno loro e solo loro più consoni alla loro cultura e mentalità.
Pura utopia, allo stato dei fatti, lo sappiamo. Ma l'unica alternativa alle barbarie moderne prodotte proprio dalla nostra sedicente “civiltà”.

Luca Bagatin

domenica 2 agosto 2015

"Donne e Rivoluzione". Aforismi by Luca Bagatin (tratti da www.lucabagatin.ilcannocchiale.it)

Le uniche due cose e mi hanno aiutato e mi aiutano a vivere sono le Donne e la Rivoluzione.

Preferisco passare per intollerante piuttosto che sdoganare la stupidità.

Penso si dovrebbero globalizzare i sentimenti e non questa merda chiamata “mercato”!

Due anime possono essere lontane chilometri, persino secoli, ma non per questo non sono destinate ad amarsi. I più, presi dal piacere effimero o dalla fredda retorica, oppure ancora dalla razionalità, non sono in grado di capirlo.

Sono assolutamente convinto che un politico dovrebbe vivere con 1000 (mille) euro netti al mese.
Non è demagogia, ma buonsenso.
E se si dirà che è poco, risponderò quel che ho imparato in 36 anni di vita: vivere con poco rafforza il carattere.