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martedì 27 settembre 2016

"Amore è libertà. Capitalismo è schiavitù". Riflessioni di Luca Bagatin su amore, bellezza e seduzione nella società liquida del Terzo Millennio

La società di mercato ha generato gli stessi mostri delle dittature di Stato.
Solo che, condizionati dall'ideologia del desiderio e dalla bramosia di consumo, non riconosciamo la nostra condizione di schiavi.



La mia ricerca di rapporti profondi ha fatto sì che sviluppassi, spesso, amicizie effimere e temporanee.
Piuttosto che proseguire un rapporto finto ho sempre preferito chiuderlo presto. Ed è cosa che consiglio, in generale, a tutti.



La stupidità del web, ovvero l'incremento indiscriminato delle informazioni, ha fatto sì che ormai vada di moda pubblicare notizie sul "lato oscuro" di icone come Madre Teresa di Calcutta o John Lennon.
Cazzo ! Ma tutti hanno un lato oscuro e questo è il bello.
Ovvero il fatto che non siamo affatto buoni, né bravi, né coerenti.
Se lo fossimo saremmo banali, ordinari, automi. Tanto varrebbe essere morti.
Ma certi "operatori dell'informazione", incapaci persino di vedere la loro stessa ipocrisia, ancora non l'hanno capito.


Si dice che la bellezza è effimera, transitoria..., mentre direi che è l'intelligenza ad essere tale.
Nel corso della Storia che cosa ha prodotto l'intelligenza ? Nulla. Solo materialismo, egoismo, prevaricazione, nuove forme di stupidità.
Dalla Storia, infatti, l'essere umano non impara mai.
La bellezza, invece, ci ha permesso di sopportare meglio questo sciocco mondo. E di goderne.



Stavo pensando, in generale, a come le persone che danno consigli agli altri non riescano pressoché mai ad immedesimarsi nella persona a cui li stanno dando.
In particolare non ne comprendono emozioni e sentimenti. Se una persona dice ad un'altra che nella sua vita ha sofferto e che da quella sofferenza non ne è mai uscita, l'intelocutore quasi mai gli crederà.
L'estremismo, anche delle emozioni, sembra essere bandito.
Purtuttavia la superficialità non sempre è la regola.



Forse l'amore è davvero rimanere soli, con la consapevolezza di aver scelto - per un motivo o per un altro - la propria e l'altrui la libertà.

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