Il 19 febbraio prossimo si terranno, in
Ecuador, le elezioni presidenziali ed il favorito è il candidato di
Alianza Pais (Patria Altiva y Soberana, ovvero Patria Orgogliosa e
Sovrana) Lenin Moreno, attuale Vicepresidente del governo presieduto
da Rafael Correa.
Rafael Correa, di cui abbiamo peraltro
già parlato in altri articoli
(http://amoreeliberta.blogspot.it/2015/07/la-revolucion-ciudadana-in-ecuador-ed.html
-
http://amoreeliberta.blogspot.it/2016/07/lecuador-della-revolucion-ciudadana-una.html),
è l'economista leader della cosiddetta Revolucion Ciudadana, ovvero
la rivoluzione civica che ha portato l'Ecuador, dal 2007 ad oggi, a
rinegoziare il debito con l'estero; ridurre l'influenza straniera nel
territorio (in particolare dei rapaci Stati Uniti d'America); ridurre
il tasso di povertà ed analfabetismo e far approvare una
Costituzione inclusivista e pienamente democratica che ha fra l'altro
riconosciuto i diritti alle coppie di fatto eterosessuali ed
omosessuali e superato l'individualismo neoliberista, includendo il
diritto all'istruzione pubblica e gratuita per tutti e l'attuazione
del modello socio-economico del Buen Vivir, ovvero la costruzione di
un'economia popolare e solidale rispettosa dell'ecosistema e dei
diritti dei lavoratori.
La Revolucion Ciudedana si inserisce a
pieno titolo nel processo del cosiddetto Socialismo del XXI Secolo
aperto da Hugo Chavez negli Anni '90 e proseguito con i successi
economico-sociali portati avanti da Lula in Brasile, Evo Morales in
Bolivia, José Mujica in Uruguay, Daniel Ortega in Nicaragua e
nell'Argentina dei coniugi peronisti Nestor e Cristina Kirchner, che
hanno gettato le basi – oggi purtroppo minate dall'avvento di
governi neo-oligarchici come quello Macri in Argentina e le continue
destabilizzazioni economiche ai danni del legittimo governo
bolivariano del Venezuela – per un'America Latina libera dal
neocolonialismo e dallo sfruttamento.
Rafael Correa, avendo esaurito il suo
mandato, lascia il testimone al suo vice Lenin Moreno, ex
imprenditore attento ai diritti dei disabili ed egli stesso costretto
su una sedia a rotelle dal 1998 a seguito di un colpo di pistola a
bruciapelo che lo ferì alle gambe in un tentativo di rapina ai suoi
danni.
Lenin Moreno, oltre a presentarsi quale
erede politico di Correa e dunque continuatore della Revolucion
Ciudadana avviata dal partito di ispirazione socialista e civica
Alianza Pais, propone un “piano per tutta la vita”, che
garantisca ogni singolo cittadino per tutta la vita: una casa per
tutti, soprattutto per i più poveri; un piano di sostegno alla
maternità ed al lavoro giovanile attraverso prestiti agevolati; il
raddoppio delle pensioni degli anziani; un Paese libero completamente
dalla povertà ed investimenti nello sviluppo umano, migliorando ad
esempio qualitativamente il servizio sanitario ed i servizi pubblici
in generale e costruendo nuove università di studi tecnici, oltre
che permettendo a tutti di poter sviluppare al meglio le proprie
intrinseche capacità.
Un compito che certamente il candidato
Lenin Moreno riuscirà a portare a termine, dimostrando ancora una
volta al mondo che, l'Ecuador in particolare e l'America Latina del
Socialismo del XXI Secolo in generale, sono l'unico modello sociale e
popolare vincente per un mondo più civile, democratico e libero da
ogni forma di oppressione. Perché è un modello che segue il cuore
ed il sentimento e non il freddo, egoistico e criminale interesse
materiale.
Luca Bagatin
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