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sabato 11 febbraio 2017

Lenin Moreno alla Presidenza dell'Ecuador: per una nuova Rivoluzione Civica. Articolo di Luca Bagatin

Il 19 febbraio prossimo si terranno, in Ecuador, le elezioni presidenziali ed il favorito è il candidato di Alianza Pais (Patria Altiva y Soberana, ovvero Patria Orgogliosa e Sovrana) Lenin Moreno, attuale Vicepresidente del governo presieduto da Rafael Correa.
Rafael Correa, di cui abbiamo peraltro già parlato in altri articoli (http://amoreeliberta.blogspot.it/2015/07/la-revolucion-ciudadana-in-ecuador-ed.html - http://amoreeliberta.blogspot.it/2016/07/lecuador-della-revolucion-ciudadana-una.html), è l'economista leader della cosiddetta Revolucion Ciudadana, ovvero la rivoluzione civica che ha portato l'Ecuador, dal 2007 ad oggi, a rinegoziare il debito con l'estero; ridurre l'influenza straniera nel territorio (in particolare dei rapaci Stati Uniti d'America); ridurre il tasso di povertà ed analfabetismo e far approvare una Costituzione inclusivista e pienamente democratica che ha fra l'altro riconosciuto i diritti alle coppie di fatto eterosessuali ed omosessuali e superato l'individualismo neoliberista, includendo il diritto all'istruzione pubblica e gratuita per tutti e l'attuazione del modello socio-economico del Buen Vivir, ovvero la costruzione di un'economia popolare e solidale rispettosa dell'ecosistema e dei diritti dei lavoratori.
La Revolucion Ciudedana si inserisce a pieno titolo nel processo del cosiddetto Socialismo del XXI Secolo aperto da Hugo Chavez negli Anni '90 e proseguito con i successi economico-sociali portati avanti da Lula in Brasile, Evo Morales in Bolivia, José Mujica in Uruguay, Daniel Ortega in Nicaragua e nell'Argentina dei coniugi peronisti Nestor e Cristina Kirchner, che hanno gettato le basi – oggi purtroppo minate dall'avvento di governi neo-oligarchici come quello Macri in Argentina e le continue destabilizzazioni economiche ai danni del legittimo governo bolivariano del Venezuela – per un'America Latina libera dal neocolonialismo e dallo sfruttamento.
Rafael Correa, avendo esaurito il suo mandato, lascia il testimone al suo vice Lenin Moreno, ex imprenditore attento ai diritti dei disabili ed egli stesso costretto su una sedia a rotelle dal 1998 a seguito di un colpo di pistola a bruciapelo che lo ferì alle gambe in un tentativo di rapina ai suoi danni.
Lenin Moreno, oltre a presentarsi quale erede politico di Correa e dunque continuatore della Revolucion Ciudadana avviata dal partito di ispirazione socialista e civica Alianza Pais, propone un “piano per tutta la vita”, che garantisca ogni singolo cittadino per tutta la vita: una casa per tutti, soprattutto per i più poveri; un piano di sostegno alla maternità ed al lavoro giovanile attraverso prestiti agevolati; il raddoppio delle pensioni degli anziani; un Paese libero completamente dalla povertà ed investimenti nello sviluppo umano, migliorando ad esempio qualitativamente il servizio sanitario ed i servizi pubblici in generale e costruendo nuove università di studi tecnici, oltre che permettendo a tutti di poter sviluppare al meglio le proprie intrinseche capacità.
Un compito che certamente il candidato Lenin Moreno riuscirà a portare a termine, dimostrando ancora una volta al mondo che, l'Ecuador in particolare e l'America Latina del Socialismo del XXI Secolo in generale, sono l'unico modello sociale e popolare vincente per un mondo più civile, democratico e libero da ogni forma di oppressione. Perché è un modello che segue il cuore ed il sentimento e non il freddo, egoistico e criminale interesse materiale.

Luca Bagatin


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