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martedì 26 marzo 2019

Russia. Contro la legge sul controllo di internet manifestano 15.000 persone. Articolo di Luca Bagatin tratto da "Alganews"

Lo scorso 10 marzo 15.000 persone hanno manifestato a Masca per protestare contro la legge sulla "sovranità digitale" approvata in prima lettura alla Duma nel febbraio scorso. Tale legge prevede - se passasse definitivamente - l'obbligo, per le compagnie di telecomunicazione russe, di far passare il traffico dati internet unicamente attraverso router approvati dal Ministero delle Telecomunicazioni.
Secondo il governo russo, tale norma sarebbe funzionale a ridurre la dipendenza informatica dagli USA e rafforzare la sicurezza digitale.
Gli oppositori di tale legge, diversamente, ritengono che essa - se dovesse passare, in seconda lettura, nei prossimi giorni - sia utile al governo per controllare e censurare i movimenti di opposizione attraverso la rete, in quanto tale legge prevede peraltro che i cosiddetti VPN (Virtual Private Network), utilizzati da molti per navigare in modo anonimo, siano resi inefficaci.
Ad opporsi maggiormente a tale legge sono in particolare coloro i quali hanno partecipato massivamente alla manifestazione del 10 marzo, ovvero i libertari di Mikhail Svetov e il partito nazionalbolscevico "Altra Russia", fondato dallo scrittore Eduard Limonov e che ha fra i suoi sostenitori giovani e giovanissimi, fra cui la pasionaria Olga Shalina che, nell'autunno scorso, rischiò ben cinque anni di carcere per aver protestato, presso una mostra ove erano esposte attrezzature militari e di polizia, contro le torture nelle carceri russe, tagliandosi - provocatoriamente - le vene del braccio sinistro.
Già nel maggio 2018 il governo russo annunciò la chiusura del servizio di messaggistica Telegram, ma, grazie alle proteste di oltre 7000 persone, tale decisione fu revocata.

Luca Bagatin

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