Nuovo tentativo di
destabilizzazione del Venezuela. Nuovo tentativo di incitamento alla
rivolta da parte dell'ex deputato Juan Guaidó, in un messaggio video
assieme a Leopoldo Lopez, ex leader dell'opposizione, già agli
arresti domiciliari con le accuse di istigazione alla violenza e
danneggiamento della proprietà pubblica nell'ambito delle proteste
di piazza del 2014. Guaidó questa volta si rivolge ai militari, che
invita a ribellarsi al governo legittimamente eletto e guidato dal
Presidente socialista Nicolas Maduro.
“E' in atto un
tentativo di golpe, lo stiamo sventando”, afferma il Ministro
della Comunicazione Jorge Rodriguez.
Il governo, attraverso il
suo Ministro, parla di un piccolo gruppo di soldati traditori che si
sono posizionati “nella zona di Altamira per promuovere un colpo
di stato contro la Costituzione e la pace della Repubblica”. E
ha proseguito affermando: “A questo tentativo si è unita la
destra estrema golpista e assassina che da mesi aveva annunciato la
sua agenda violenta. Chiediamo alle persone di rimanere in allerta in
modo che, insieme alla gloriosa Forza Armata Nazionale Bolivariana,
sconfiggeremo il tentativo di golpe e preserveremo la pace”.
Il Presidente
dell'Assemblea Costituente, Diosdado Cabello, ha chiamato a raccolta
i sostenitori del chavismo presso il palazzo presidenziale di
Miraflores, affermando, parlando alla tv di Stato VTV: “Ora
siamo schierati e invitiamo tutto il popolo di Caracas a venire qui a
Miraflores (…). Vediamo cosa possono fare contro il nostro popolo”,
rassicurando di avere l'esercito a sostegno del governo, così come
ha fatto il Ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino,
affermando: “Respingiamo questo movimento golpista. Gli pseudo
leader politici che si sono posti in prima linea in questo movimento
sovversivo hanno usato truppe e polizia con armi da guerra su una
strada pubblica della città per creare ansia e terrore”,
aggiungendo che la Fuerza Armada Nacional Bolivariana (Fanb),
l'istituzione militare al servizio della Difesa, “resta ferma
nella difesa della Costituzione”.
Mentre dagli USA arrivano
le dichiarazioni del senatore repubblicano Marco Rubio, a sostegno
del colpo di stato, il Presidente della Bolivia Evo Morales condanna
“vigorosamente il tentativo di golpe in Venezuela” e si
dice convinto di un suo totale fallimento.
Luca Bagatin
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