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martedì 30 aprile 2019

Venezuela. Guaidò incita i militari alla rivolta. Il governo socialista resiste. Articolo di Luca Bagatin tratto da "Alganews"

Nuovo tentativo di destabilizzazione del Venezuela. Nuovo tentativo di incitamento alla rivolta da parte dell'ex deputato Juan Guaidó, in un messaggio video assieme a Leopoldo Lopez, ex leader dell'opposizione, già agli arresti domiciliari con le accuse di istigazione alla violenza e danneggiamento della proprietà pubblica nell'ambito delle proteste di piazza del 2014. Guaidó questa volta si rivolge ai militari, che invita a ribellarsi al governo legittimamente eletto e guidato dal Presidente socialista Nicolas Maduro.
E' in atto un tentativo di golpe, lo stiamo sventando”, afferma il Ministro della Comunicazione Jorge Rodriguez.
Il governo, attraverso il suo Ministro, parla di un piccolo gruppo di soldati traditori che si sono posizionati “nella zona di Altamira per promuovere un colpo di stato contro la Costituzione e la pace della Repubblica”. E ha proseguito affermando: “A questo tentativo si è unita la destra estrema golpista e assassina che da mesi aveva annunciato la sua agenda violenta. Chiediamo alle persone di rimanere in allerta in modo che, insieme alla gloriosa Forza Armata Nazionale Bolivariana, sconfiggeremo il tentativo di golpe e preserveremo la pace”.
Il Presidente dell'Assemblea Costituente, Diosdado Cabello, ha chiamato a raccolta i sostenitori del chavismo presso il palazzo presidenziale di Miraflores, affermando, parlando alla tv di Stato VTV: “Ora siamo schierati e invitiamo tutto il popolo di Caracas a venire qui a Miraflores (…). Vediamo cosa possono fare contro il nostro popolo”, rassicurando di avere l'esercito a sostegno del governo, così come ha fatto il Ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino, affermando: “Respingiamo questo movimento golpista. Gli pseudo leader politici che si sono posti in prima linea in questo movimento sovversivo hanno usato truppe e polizia con armi da guerra su una strada pubblica della città per creare ansia e terrore”, aggiungendo che la Fuerza Armada Nacional Bolivariana (Fanb), l'istituzione militare al servizio della Difesa, “resta ferma nella difesa della Costituzione”.
Mentre dagli USA arrivano le dichiarazioni del senatore repubblicano Marco Rubio, a sostegno del colpo di stato, il Presidente della Bolivia Evo Morales condanna “vigorosamente il tentativo di golpe in Venezuela” e si dice convinto di un suo totale fallimento.

Luca Bagatin

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