Le origini dell'Europa
sono ben più antiche di quelle – presunte da molti, in modo errato
– cristiane.
Esse affondano le radici
nell'Antica Religione, quella che i cristiani definirono,
successivamente, “pagana”.
Si tratta degli antichi
culti e rituali misterici, spesso di origine contadina, aventi come
fondamento la Natura, i suoi spiriti invisibili, le sue regole
millenarie.
Culti peraltro esistenti
in ogni cultura del mondo, dall'Europa all'Asia sino all'Africa ed
alle Americhe, solo declinati in modo diverso.
Culti politeistici, che
in Europa saranno di origine celtica, oppure greca e/o romana.
Fra questi, ancora oggi,
nella notte fra il 31 ottobre e il 1 novembre, molti celebrano il
cosiddetto Capodanno celtico, ovvero Samhain (il cui significato
potrebbe intendersi, secondo l'antico idioma irlandese, “fine
dell'estate” o, dal gaelico, “Novembre”), conosciuto anche come
Halloween (“Notte di tutti gli Spiriti Sacri”), festività
diffusa negli Stati Uniti d'America dai migranti provenienti dalle
isole britanniche, in particolare irlandesi, gallesi e scozzesi,
anticamente popolate dai Celti.
Tale festività segna il
passaggio dalla stagione luminosa a quella più oscura e buia,
inaugurando così un nuovo anno. Diversamente, secondo il Calendario
celtico, il passaggio dalla stagione oscura a quella luminosa si
celebra nelle notti fra il 30 aprile ed il 1 maggio ed è detta festa
di Beltane (nella tradizione irlandese e scozzese), o “Notte di
Valpurga” o Ostara nella tradizione germanica.
Samahin celebra dunque la
morte simbolica della natura, ma nella tradizione pagana la morte è
semplicemente una nuova rinascita, un passaggio a un nuovo stato
della Natura. Per questo si dice che in quella notte il mondo dei
morti interferisce con quello dei vivi, ma, a differenza delle
religioni monoteiste – cristianesimo in primis – il mondo dei
morti non è affatto contrapposto a quello dei vivi e non è affatto,
per così dire, “malvagio”. Bensì è il momento nel quale i
morti entrano in comunicazione con i vivi.
Ad ogni modo, il
cristianesimo, ha fatto sua questa tradizione – cercando di
camuffarla - ideando la festività di Ognissanti, che, pur
celebrandosi – secondo il calendario cristiano – il 2 novembre,
nei fatti viene festeggiata il 1 novembre, proprio perché rimane
radicata, nel patrimonio ancestrale europeo, la tradizione originaria
della festività di Samhain.
Spiritualmente, la festa
di Samhain, è una festa di contemplazione. Per i Celti era il
momento più magico dell'anno, nel quale il tempo era sospeso, ovvero
cessava di esistere.
Sotto il profilo
materiale era il momento nel quale le tribù celtiche raccoglievano e
immagazzinavano il cibo per i lunghi e freddi mesi invernali.
Il simbolo più popolare
di Samhain/Halloween è una zucca intagliata con all'interno una
candela e questa sembra derivare sempre da una antica leggenda
irlandese, probabilmente medievale, avente per protagonista Jack 'O
Lantern.
Jack era un astuto fabbro
che incontrò – in un pub – il Diavolo, il quale voleva a tutti i
costi la sua anima. Purtuttavia, il furbo Jack, in cambio della sua
anima, invitò il Diavolo a tramutarsi in una moneta. Una volta che
il Diavolo divenne una moneta, Jack la fece lestamente finire nel suo
borsellino, accanto ad una croce d'argento, in modo che potesse
essere “esorcizzata” e dunque non nuocere più. Il Diavolo
convinse Jack a farsi liberare e gli assicurò che, per i successivi
dieci anni, non gli avrebbe dato più noie, né chiesto in cambio la
sua anima. Dieci anni dopo, ad ogni modo, il Diavolo si ripresentò,
reclamando l'anima del fabbro. Questa volta Jack gli chiese prima di
raccogliere una mela dall'albero e il Diavolo acconsentì. Ma, quando
il Diavolo salì sull'albero per raccoglierla, Jack incise una croce
sul tronco e, in questo modo, lo esorcizzò e imprigionò di nuovo.
Il Diavolo allora, in cambio della sua liberazione, promise che non
gli avrebbe mai dato più noie né fastidi per l'eternità.
Jack, negli anni
seguenti, commise così tanti peccati che non fu accettato in
Paradiso, ma, a causa del patto con il Diavolo, questi non lo volle
accettare nemmeno all'Inferno e gli tirò un tizzone ardente, che
Jack utilizzò per posizionarlo all'interno della zucca che portava
con sé, al fine di scaldarsi e farsi luce nel lungo cammino che lo
avrebbe atteso, costretto a vagare per l'eternità, in un eterno
limbo.
Questa la ragione per la
quale il simbolo popolare di Halloween è proprio “Jack O'Lantern”
(Jack Il Lanternino), intagliato in una zucca con all'interno una
candela accesa.
Festività peraltro
diffusa, anticamente, persino nel mondo agreste in alcune zone della
Sardegna, ove la notte del 30 novembre (non ottobre !), durante la
notte di Sant'Andrea, i ragazzini girano per le strade con zucche
vuote intagliate a forma di teschio e illuminate, all'interno, con
una candela.
Tradizioni
simili erano e in parte rimangono peraltro presenti in Calabria, a
Serra San Bruno; in Puglia, a Ostara di Puglia, a San Nicandro
Garganico e a Massafra; in Veneto e in Friuli; Abruzzo ed Emilia
Romagna.
Purtroppo
tutto ciò, con l'avvento del dogma cristiano che ha dichiarato
“eretico” e assurdamente “satanico” tutto ciò che non era
una invenzione cristiana (la quale ha attinto a piene mani
dall'Antica Religione, stravolgendola o facendo propri i suoi
simboli) o è scomparso o è praticato, comunque, molto meno, oppure
ci si rifà alla festività commerciale e holliwoodyana
dell'Halloween statunitense, quando, invece, tale festività è parte
integrante delle radici spirituali e culturali dell'Europa antica e
della Penisola italiana, dal Nord al Sud sino alle Isole.
Fa
sorridere che, ancora oggi, vi siano dei preti cattolici che
affibbiano etichette negative alla festività di Samhain/Halloween.
Evidentemente non conoscono per nulla la Storia.
Una
Storia che le nuove generazioni dovrebbero invece imparare, conoscere
e amare.
Perché
senza passato, senza radici spirituali, senza antiche tradizioni
autentiche, non vi è alcun presente e, men che meno, alcun futuro.
Luca
Bagatin
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