Il Venezuela viene
rieletto nel Consiglio dei Diritti Umani dell'ONU (D.D.H.H.) con 105
voti favorevoli su 193 dell'Assemblea Generale ONU.
Il Consiglio è composto
di 47 membri, di cui 14 eletti giovedì e all'America Latina
spettavano due seggi, uno dei quali è stato ottenuto proprio dal
Venezuela e l'altro dal Brasile.
Il Ministro degli Esteri
venezuelano, Jorge Arreaza ha dichiarato, in proposito: “Oggi
abbiamo il coraggio di descrivere queste elezioni come storiche,
perché stiamo affrontando una feroce campagna degli Stati Uniti e
dei suoi governi satellite”.
Sino a poco tempo fa,
infatti, il Venezuela socialista guidato dal Presidente Nicolas
Maduro, era considerato “isolato diplomaticamente”, cosa
che, nei fatti, non è ed è stata confermata anche dal fatto che la
gran parte della Comunità Internazionale ha sostenuto il Presidente
Maduro contro il colpo di Stato guidato dall'ex deputato
dell'opposizione Guaidò.
Il Venezuela ottiene
dunque il seggio nel D.D.H.H., nonostante finanche l'opposizione di
alcune ONG, che si sono attivate in modo contrario. Così come ha
fatto il Costa Rica, presentando una sua candidatura, purtuttavia
sconfitta (ha ottenuto solo 96 voti).
Il Ministro Arreaza ha
poi ringraziato il Movimento dei Paesi Non Allineati, che ha fornito
un forte contributo all'elezione del Venezuela nel Consiglio e
l'Ambasciatore venezuelano presso l'ONU, Samuel Moncada, ha
twittato: “Mai prima d'ora siamo andati alle elezioni contro
forze così grandi e potenti, tuttavia il rischio di perdere ha solo
rafforzato il nostro spirito combattivo perché la nostra causa è
giusta. Difendiamo il nostro diritto all'autodeterminazione e alla
pace”.
Da parte sua il
Presidente Maduro ha affermato, entusiasta, su Twitter: “Con 105
voti a favore, il Venezuela entra nel Consiglio dei Diritti Umani
delle Nazioni Unite come paese libero e sovrano. Al di sopra delle
minacce, la nostra diplomazia di pace bolivariana ha trionfato e la
libera autodeterminazione dei popoli. Viva la Patria !”.
Il Presidente
dell'Assemblea Nazionale Costituente del Venezuela, Diosdado Cabello,
relativamente alle elezioni anticipate dell'anno prossimo, ha
invitato le opposizioni a parteciparvi e a non disertarle, come hanno
fatto in passato: “Il prossimo anno ci saranno le elezioni in
Venezuela (…) speriamo che il settore dell’opposizione possa
partecipare o voglia partecipare (…) esiste una parte
dell’opposizione che è disposto a partecipare, tuttavia il settore
che ha il sostegno degli Stati Uniti non ha ancora deciso”.
Cabello ha altresì fatto
presente che il governo Maduro è da sempre disponibile al dialogo
con tutta l'opposizione.
Luca Bagatin
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