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venerdì 18 ottobre 2019

Marcia della Libertà contro le sentenze di condanna ai leader indipendentisti e per l'indipendenza della Catalogna. Articolo di Luca Bagatin

Sciopero generale in Catalogna, indetto dagli indipendentisti a seguito delle sentenze di condanna del leader indipendentista socialista repubblicano Oriol Junqueras, a 13 anni di carcere, oltre che a pene di poco inferiori ad altri esponenti politici che – il 1 ottobre 2017 – organizzarono un referendum per chiedere l'indipendenza della Catalogna dalla Spagna. Referendum votato da oltre 2 milioni di persone e considerato, dal governo di Madrid, illegale.
Numerosi gli scontri, negli scorsi giorni, fra manifestanti catalani e polizia.
Condanna delle sentenze era giunta anche dal club calcistico del Barcellona, il quale aveva affermato: “La pena preventiva non ha aiutato a risolvere il conflitto, non lo farà la pena detentiva inflitta ora, perché la prigione non è la soluzione. La risoluzione del conflitto in Catalogna deve provenire esclusivamente dal dialogo politico.. Il club chiede ai leader politici di condurre un processo di negoziazione che dovrebbe consentire la liberazione di leader civili e politici condannati”.
Una Marcia per la Libertà – così è stata definita – sta raccogliendo oggi numerosi manifestanti a Barcellona, in marcia in ben cinque colonne, giunti da tutta la Catalogna e comprendenti sia studenti che organizzazioni sindacali.
Numerosi, peraltro, i manifestanti in Gilet Giallo, a significare il fil rouge che lega la loro marcia di libertà a quella dei Gilet Gialli francesi contro il governo liberal-autoritario di Macron e le sue misure di austerità che, da quasi un anno, marciano ogni sabato in Francia.

Luca Bagatin

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