Sotto
il regime esclusivo di libertà ch’essi (gli economisti) predicano e che
ha più o meno regolato il mondo economico nei tempi a noi più vicini, i
documenti più innegabili ci mostrano aumento d’attività produttrice e
di capitali, non di prosperità universalmente diffusa: la miseria delle
classi operaie è la stessa di prima. La libertà di
concorrere per chi nulla possiede, per chi, non potendo risparmiare
sulla giornata, non ha di che iniziare la concorrenza, è menzogna, com’è
menzogna la libertà politica per chi mancando di educazione,
d’istruzione, di mezzo e di tempo, non può esercitarne i diritti.
L’accrescimento della facilità dei traffichi, i progressi nei modi di
comunicazione, emanciperebbero a poco a poco il lavoro dalla tirannide
del commercio della classe intermedia fra la produzione e i consumatori:
ma non giovano a emanciparlo dalla tirannide del capitale, non danno i
mezzi del lavoro a chi non li ha.
(Giuseppe Mazzini)
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