Mentre in Europa stanno
per arrivare 20.000 soldati Statunitensi – ovvero il più grande
dispiegamento di mezzi USA in 25 anni sul nostro continente – e
tutto ciò in barba ai decreti contro il Coronavirus e unicamente per
riaffermare una vetusta quanto assurda e nefasta alleanza militare
fra USA e Unone Europea – a Cuba si è reso disponibile un farmaco
– l'interferone cubano alfa 2B - che si sta rivelando efficace in
Cina, nella battaglia contro il Covid 19. Al punto che la Presidente
dell'Associazione Nazionale Italia-Cuba – Irma Dioli - ha, in
questi giorni, scritto al Ministro della Salute Speranza, affinché
prenda in considerazione la possibilità di importarlo e utilizzarlo
in Italia, attraverso la consulenza di personale medico cubano.
A Cuba, peraltro, ad
oggi, non si segnala alcun caso di Coronavirus, merito probabilmente
di una sanità efficiente (una fra le più efficienti al mondo) e di
frontiere controllate, ovvero l'esatto opposto rispetto a quanto
avvenuto in Unione Europea, ove le frontiere non sono mai state
limitate e ove la sanità ha, nei decenni, subito pesanti tagli di
bilancio. Ovviamente tutto in nome della “crescita” economica e
dei “vincoli di bilancio” (sic !).
E' in questi momenti di
profonda crisi globale che possiamo notare quanto sia pericoloso il
sistema liberal capitalista, fondato sui tagli al settore
pubblico/sociale e sulla indiscriminata circolazione di persone,
merci e capitali, a tutto vantaggio unicamente di una economia della
crescita (che è ormai un dogma ideologico), che non solo è dannosa
nel lungo periodo (in termini sociali e ambientali), ma è anche
insostenibile e tutt'altro che illimitata (e lo stiamo notando
proprio in questi giorni).
La Cina socialista, prima
ad essere stata colpita dal Covid 19, ha risposto con efficienza.
Costruendo ospedali in tempi da record. Fornendo misure precauzionali
e di contenimento del contagio fra la popolazione in modo tempestivo.
Lavorando giorno e notte alla risoluzione del problema. E, ad oggi, i
casi di contagio in Cina stanno diminuendo, mentre le guarigioni
aumentano.
Nell'Unione Europea,
diversamente, a parte la solerzia dei medici italiani, i quali per
primi si sono dati da fare rilevando i primi casi di Coronavirus e
attivandosi nell'arginarli, abbiamo assistito, fra la pessima ironia
della Francia nei nostri confronti e la superficialità di Bruxelles,
a una totale mancanza di strategia nel fronteggiare anche questa
emergenza.
Esattamente come per il
fenomeno immigrazione e nel caso della Turchia, che ha invaso uno
Stato sovrano, ovvero la Siria, l'Unione Europea se ne è lavata le
mani (o, peggio, ha sostenuto la Turchia !) o ha fatto molto poco. E
solo oggi se ne rende conto.
E, ancora oggi, sembra
del tutto sottovalutare il fatto che arriveranno 20.000 soldati USA
nell'ambito di una esercitazione – certamente decisa da anni – ma
del tutto inopportuna, sia in particolare questo periodo di
emergenza, sia perché sotto il profilo politico-militare l'Unione
Europea dovrebbe essere del tutto indipendente da una entità come
gli USA, che ad oggi hanno fomentato i peggiori golpe o tentativi di
destabilizzazione in Paesi laico socialisti e democratici.
Negli USA, Trump,
sottovaluta il problema Covid 19, nonostante i casi in aumento e una
sanità – quella statunitense - che è appannaggio solamente delle
classi più ricche e quindi il problema, da quelle parti, potrebbe
rivelarsi ancora più serio che altrove.
L'emergenza Covid 19 ci
pone di fronte non solo a una sfida epocale, ma anche alla necessità,
nei Paesi ad oggi di ideologia liberal capitalista, di modificare
comportamenti e stili di vita.
La libera circolazione
delle merci e delle persone andrebbe ripensata, così come andrebbe
ripensato del tutto il settore pubblico, nel quale occorre investire
massicciamente, in particolare in sanità, ricerca scientifica e
formazione scolastica.
Attraverso le attuali
tecnologie forme di telelavoro potrebbero essere già utilizzate e
incentivate, così come la possibilità di lavorare meno, passando
dalle 8 ore di lavoro giornaliere di oggi alle 4 ore, ma a parità di
salario. In questo modo le persone potrebbero avere maggiore tempo
libero, per curare i propri affetti e propri cari (da non
sottovalutare il fenomeno in crescita delle baby gang, spesso ragazzi
lasciati del tutto a loro stessi da genitori costretti entrambi a
lavorare).
Occorre che il lavoro sia
sempre più vicino al luogo in cui si abita, in questo modo si
inquinerebbe meno e non si sarebbe costretti a spostarsi,
sradicandosi e stando lontani dagli affetti.
Occorre iniziare a
consumare meno, a vivere del necessario, ad autoprodurre.
Sfide come questa
dovrebbero farci comprendere quanto illusoria e pericolosa possa
essere la globalizzazione e l'ideologia nefasta della “crescita”
(sbandierata da politici di destra e di sinistra, intrisi di
ideologia liberale) ed i conseguenti sistemi di tagli ai servizi
sociali, oltre che il sistema delle privatizzazioni. Privatizzazioni
utili unicamente ai ricchi investitori e a quei ricchi uomini
d'affari che non hanno alcun interesse al benessere della
collettività, bensì considerano la collettività come una massa di
“consumatori” da incardinare nel sistema.
Ad oggi possiamo solo
riflettere e ragionare in modo pragmatico, senza farci prendere dal
panico. Possiamo e dobbiamo seguire le direttive di precauzione
igienico-sanitaria che ci hanno fornito in primis le autorità
medico-sanitarie.
Ma dobbiamo anche
ragionare sul fatto che è necessario cambiare radicalmente sistema
economico-sociale, oltre che stili di vita sociali. Perché quelli
imposti dall'ideologia liberal capitalista della crescita sono del
tutto errati e antisociali.
Altrimenti, un domani,
potremmo non essere più qui a poter leggere o scrivere le nostre
riflessioni. Altrimenti, un domani, potremmo anche non essere più in
grado di poter pensare.
Luca Bagatin
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